sabato 17 maggio 2014

Lago di Fimon: festeggiati i 150 anni dalle scoperte di Paolo Lioy

Sabato 10 maggio al Lago di Fimon abbiamo ricordato i 150 anni dal primo scavo archeologico fatto nelle Valli di Fimon da Paolo Lioy. Dopo l'inaugurazione di una mostra dedicata all'illustre archeologo si sono svolte attività didattiche per ragazzi e un trekking letterario. L'associazione Oltrefrontiere Lab ci ha accompagnati con le letture di brani scelti dalla ricca bibliografia di Paolo Lioy a scoprire i siti archeologici, illustrati da Elena Natali dell'associazione Studio D. La manifestazione è stata organizzata dal Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza, con il contributo del Comune di Arcugnano. La figura di Paolo Lioy ed il suo lavoro saranno al centro di una giornata di celebrazioni che viene organizzata per il 10 maggio dal Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza. Era infatti l’estate del 1864 quando Lioy diede il via alle ricerche archeologiche sul comprensorio di Fimon, giungendo a scoprire l’interessante sito di Pascolone-Arcugnano. Un 150° anniversario dunque che sarà ricordato con una serie di iniziative di visita e di approfondimento. La zona del lago di Fimon, in quei lontani anni del diciannovesimo secolo, era da tempo oggetto dell’attenzione dell’illustre naturalista vicentino, che intendeva iniziare scavi nell’area ritenendo che anche nei dintorni del lago si potessero trovare tracce di presenza umana preistorica, come si stava scoprendo allora in altri siti lacustri lombardi, svizzeri e tedeschi.

Paolo Lioy

Dopo alcune indagini preliminari, coadiuvato da Giovanni Meneguzzo e con il coinvolgimento di alcuni contadini del luogo, Lioy avviò una campagna di ricerche che portò alla scoperta del sito della località Pascolone. Fu questa scoperta a gettare le basi per nuovi scavi che resero famose le valli di Fimon, non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Lo stesso Lioy acquisì rilevanza internazionale venendo in contatto con eminenti studiosi del tempo, come Luigi Pigorini, con il quale ebbe una lunga collaborazione che portò i due archeologi a scambiarsi non solo diverse lettere, ma anche materiali del loro lavoro. I reperti ceramici e litici rinvenuti nei primi scavi vennero donati dallo stesso Lioy al Museo Civico di Vicenza nel 1865; questi reperti sono tuttora conservati nel Museo Naturalistico Archeologico e in parte ancora oggi visibili al pubblico. Lioy tornò poi a scavare nel 1871; dopo la sua scomparsa nel 1911, diverse altre indagini hanno confermato l’importanza dei siti di Fimon. L’ evento commemorativo del 10 maggio vede anche la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, del Comune di Vicenza, del Comune di Arcugnano, della Biblioteca Bertoliana e dell’associazione Oltrefrontiere Lab. La giornata si aprirà alle 9.30, nell’aula didattica del Lago di Fimon, con i saluti delle autorità e l’inaugurazione della mostra dedicata a Lioy e alle scoperte dei siti archeologici di Fimon.

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