Paolo Lioy
Dopo alcune indagini preliminari, coadiuvato da Giovanni Meneguzzo e con il coinvolgimento di alcuni contadini del luogo, Lioy avviò una campagna di ricerche che portò alla scoperta del sito della località Pascolone. Fu questa scoperta a gettare le basi per nuovi scavi che resero famose le valli di Fimon, non solo a livello nazionale, ma anche europeo. Lo stesso Lioy acquisì rilevanza internazionale venendo in contatto con eminenti studiosi del tempo, come Luigi Pigorini, con il quale ebbe una lunga collaborazione che portò i due archeologi a scambiarsi non solo diverse lettere, ma anche materiali del loro lavoro. I reperti ceramici e litici rinvenuti nei primi scavi vennero donati dallo stesso Lioy al Museo Civico di Vicenza nel 1865; questi reperti sono tuttora conservati nel Museo Naturalistico Archeologico e in parte ancora oggi visibili al pubblico. Lioy tornò poi a scavare nel 1871; dopo la sua scomparsa nel 1911, diverse altre indagini hanno confermato l’importanza dei siti di Fimon. L’ evento commemorativo del 10 maggio vede anche la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, del Comune di Vicenza, del Comune di Arcugnano, della Biblioteca Bertoliana e dell’associazione Oltrefrontiere Lab. La giornata si aprirà alle 9.30, nell’aula didattica del Lago di Fimon, con i saluti delle autorità e l’inaugurazione della mostra dedicata a Lioy e alle scoperte dei siti archeologici di Fimon.
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