domenica 26 gennaio 2014

Nikolaiewka settanta anni dopo

Ho riletto con passione le vicende della battaglia Di Nikolajewa, che sono richiamate nel Sergente nella neve di Mario Rigoni Stern, in Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi, nel Diario di un alpino in russia di Nuto Revelli, e nella canta Le voci di Nikolaiewka di Bepi De Marzi. Ritornano le immagini di sofferenze indicibili, della nostalgia per l’Italia e per la famiglia, dell’eroismo di questi uomini che decidono di non lasciarsi sconfiggere da forze predominanti, meglio armate, meglio attrezzate, e rompono l’assedio della tenaglia russa raggiungendo Shebeniko, il che significa raggiungere la salvezza. Grazie agli alpini della Tridentina e ai loro comandanti fra cui va ricordato il generale Luigi Reverberi, riuscirono a mettersi in salvo in circa 20.000, 7000 dei quali feriti o congelati. Altri 40.000 uomini o furono uccisi o furono catturati e pochi fra questi fecero ritorno solo anni dopo alle loro case. A distanza di quasi settanta anni in fondo soffriamo della stessa sindrome dell’accerchiamento: siamo attorniati dalla violenza e dall’egoismo, dall’emarginazione e dalla povertà di spirito. Basti pensare agli accadimenti dell’ultima settimana in questa strada a pochi metri di qui, dove la violenza cieca ha lasciato una lunga scia di sangue sulla strada e dove l’emarginazione e la dipendenza hanno portato una persona probabilmente a por fine alla sua esistenza. Eppure Vicenza è una città ricca di cultura, di spirito di accoglienza, di serenità. E Borgo Casale, dove io ho trascorso la mia infanzia, era una zona tranquilla e vivibilissima. Dovremo tornare a batterci con lo stesso coraggio degli alpini di Nikolaiewa per vincere i nemici che ci accerchiano che non sono più i soldati russi, vestiti di bianco per celarsi in mezzo alla neve, ma sono la crisi e la povertà, l’egoismo e la violenza cieca, spesso anche loro celati fra di noi come fantasmi invisibili. Personalmente rimango convinto che usciremo da questa tenaglia e che supereremo questa fase difficile con la stessa intraprendenza e la stessa volontà di vittoria di quegli uomini che oggi ricordiamo qui ed eleviamo al rango di eroi. L'indirizzo di saluto del Presidente del Consiglio.

Dal Giornale di Vicenza

Per garantire lo svolgimento della celebrazione del 71° anniversario della battaglia di Nikolaevka, un tratto di Borgo Casale verrà chiuso al traffico domenica 26 gennaio dalle 9 alle 11 circa. La temporanea modifica alla circolazione interesserà, nel dettaglio, il tratto compreso tra l’incrocio con viale Margherita e l’incrocio con via Fratelli Coronaro. Lo spazio sarà infatti riservato al raduno, alle 9.15, in prossimità della sede del Gruppo alpini “Tosato” di Borgo Casale e, dalle 9.45, all’alzabandiera, agli onori ai Caduti, al saluto del presidente del consiglio comunale Federico Formisano, e al trasferimento in corteo fino alla chiesa S. Pietro per la messa delle 10.30.

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