domenica 26 gennaio 2014

Consiglio alle nove del mattino

Dal Giornale di Vicenza del 25 gennaio

Un Consiglio così non s´era mai visto. C´è chi ricorda le discussioni notturne passate in sala Bernarda; chi le pizze da asporto ordinate. E chi la stanchezza dopo una lunga giornata di lavoro che si è conclusa a palazzo Trissino. Questa volta, però, non ci sarà niente di tutto ciò. Per la prima volta l´assemblea comunale andrà in scena alle 9 di mattina. Una vera e propria seduta straordinaria, voluta (e dovuta) dopo il blocco degli straordinari deciso dai dipendenti comunali

LA PROTESTA. È questa la prima conseguenza del caso stipendi. Come noto, nei corridoio del municipio serpeggiano malumori e rabbia. La paura di dover restituire parte dei soldi attanaglia i lavoratori del Comune che, in segno di protesta, durante l´assemblea sindacale che si è tenuta al cinema Odeon hanno deciso di bloccare gli straordinari su indicazione dei sindacati. Il risultato? Stop ai turni extra e alle ore di lavoro aggiuntive.

I DISAGI. La posizione, finché non giungeranno novità da Roma, appare irremovibile. E le conseguenze non sono di poco conto. I consiglieri comunali l´hanno già sperimentato sulla propria pelle nei giorni scorsi, quando, durante le commissioni, si sono dovuti improvvisare “segretari” e hanno dovuto procedere autonomamente alla verbalizzazione delle sedute. «Giustamente - spiega il presidente del Consiglio, Federico Formisano - i dipendenti che avevano terminato il loro turno se ne sono andati a casa e non sono rimasti. Va considerato, infatti, che le commissioni iniziano alle 18. Non il migliore degli orari».

L´ANTICIPO. E non è nemmeno ideale l´orario del Consiglio comunale, il cui fischio di inizio è previsto solitamente alle 17.30 «Troppo tardi», sentenzia Formisano. Da qui la decisione: anticiparlo di otto ore e mezza. La prossima seduta, che si terrà martedì 4 febbraio, inizierà alle nove di mattina. Una prima assoluta per palazzo Trissino. «Durante la conferenza dei capigruppo - spiega il presidente del Consiglio - abbiamo preso questa decisione. È impossibile mantenere l´assemblea alla stessa ora. I dipendenti comunali non sono disponibili a restare. E non possiamo organizzarci da soli. Dobbiamo anticipare i lavori».

LA PERPLESSITÀ. Tutti i capigruppo si sono detti d´accordo. Non Liliana Zaltron (Movimento 5 stelle) che ha espresso le proprie perplessità. «Sinceramente - afferma la consigliera comunale - non mi sembra la migliore delle scelte per alcuni motivi. In primis molti consiglieri lavorano e successivamente va considerato che le sedute sono pubbliche. Quanti cittadini potranno permettersi di assistere in un normale martedì mattina?». Secondo Zaltron «si poteva organizzare il tutto in un altro modo. Cercando di arrangiarsi e successivamente di modificare i turni. I vigili non avrebbero avuto problemi. Quest´orario non è consono». «Va ricordato - ribatte Formisano - che per i consiglieri è previsto un apposito permesso lavorativo nei giorni di Consiglio comunale».

PASSO INDIETRO. La seduta non è ancora stata ufficializzata. Questo perché da una parte si attendono altri argomenti da inserire all´ordine del giorno e dall´altra si aspetta di capire se Roma sbloccherà la situazione. «Ovviamente - aggiunge Federico Formisano - se l´emendamento sarà approvato e se il Governo troverà una soluzione al caso stipendi, non ci sarà alcun anticipo alle 9 di mattina. Ma si tornerà all´orario tradizionale delle 17.30. In ogni caso adesso dobbiamo fissare la seduta a quest´ora per rispettare anche i dipendenti. Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno novità, come auspichiamo».

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