domenica 26 gennaio 2014

Pagare la bolletta ai nomadi è diseducativo

Pagare le bollette ai nomadi è diseducativo. Mi dispiace ma così non va bene». Una critica come un´altra nell´ondata di proteste che si è abbattuta sul palazzo Trissino nei giorni scorsi? No, questa volta la voce è fuori dal coro. A parlare non è un consigliere comunale di opposizione ma Federico Formisano, attualmente presidente del Consiglio e rappresentante di punta del Partito democratico.

ATTACCO FRONTALE. L´ex capogruppo del Pd (durante il precedente mandato) non ci sta a rimanere nascosto. Dopo aver appreso della spesa messa a bilancio negli ultimi anni, lancia un duro messaggio all´amministrazione comunale. «Non sono d´accordo - afferma - perché questa operazione non va bene. Spero almeno che non si ripeta più». Formisano non ha dubbi. E affida il suo pensiero anche alla pagina Facebook definendo un «errore quello di pagare la bolletta». Secondo il rappresentante del Partito democratico l´azione «crea un terribile precedente che potrà giustificare qualunque omissione».

UGUAGLIANZA. Il presidente del Consiglio parte proprio dalla situazione attuale, guardando in particolare alle migliaia di famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese. «Dobbiamo stare attenti - continua - perché ci sono molte persone che si trovano nelle medesime condizioni. E non riescono a pagare le bollette. Cercano aiuto, ma soprattutto fanno molti sacrifici. Come quello di mettersi sotto le coperte alle 20 di sera e di spegnere il riscaldamento per risparmiare sui conti».

DISEDUCATIVO. Proprio per questo motivo, correre in aiuto dei nomadi, pagando loro le bollette «crea una sperequazione ingiustificabile con tutte le persone a cui Aim sarà costretti a tagliare la luce per morosità. E - aggiunge - non è educativo nemmeno per i Rom o Sinti, perché sanno che battendo i pugni o minacciando, qualcuno si attiverà per evitare di tagliare loro la corrente. Mi dispiace ma non sono d´accordo con l´azione che è stata intrapresa dall´amministrazione. Spero che non si ripeta ma che ci siano altri interventi».

MALUMORI. Federico Formisano è l´unico esponente del Partito democratico a uscire allo scoperto. Pare di capire, però, che la sua non sia una posizione in solitaria. «Altri consiglieri - racconta - hanno condiviso questo pensiero». E in effetti l´aria che si respira all´interno del partito non è delle migliori. Più di qualcuno ha chiesto spiegazioni e si è detto contrario alla decisione che, per altro, è stata presa anche dall´assessore ai servizi sociali, Isabella Sala, in quota Pd. Certo, i malumori restano per il momento sullo sfondo. E al di là di quella del presidente del Consiglio, non ci sono altre posizioni ufficiali. Anche se da quello che trapela, sembra che il Partito democratico sia intenzionato a chiedere all´amministrazione di fermare il pagamento delle bollette a partire dal 2015. Nei prossimi giorni si cercherà di capire se la questione arriverà anche in Consiglio comunale, previsto per la prossima settimana. Nel frattempo sarà compito di Achille Variati risolvere la situazione.

LA DECISIONE. Il sindaco questa mattina affronterà l´argomento in giunta. Sarà una seduta straordinaria, nella quale si prenderà in mano la calcolatrice, si faranno i conti e si guarderà ai prossimi mesi. Il primo cittadino non si è ancora esposto sull´argomento. Anche se, da quello che si apprende, pare che non abbia gradito più di tanto le modalità di intervento dell´assessorato ai servizi sociali.

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