giovedì 12 dicembre 2013

Giornata piena

Dal Giornale di Vicenza Le polemiche non sono mancate. Ma tutto ciò era da mettere in preventivo. Alla fine, però, tra tensioni, litigi e discussioni il caso Aim arriverà (nuovamente) in Consiglio comunale. L´appuntamento è per martedì 17 dicembre e giovedì 19 «anche se vogliamo finire già al primo giorno e non andare avanti». Questa la decisione che è emersa martedì al termine della riunione di capigruppo. La comunicazione è arrivata nella giornata di ieri da parte del presidente del Consiglio, Federico Formisano. «Un quinto dei consiglieri comunali - spiega - ha presentato richiesta di trattazione della vicenda riguardante “l´acquisizione da parte di Aim della piattaforma di Marghera” con l´audizione di Dario Vianello e Gianni Giglioli. Volevano fare un Consiglio unico e monotematico ma abbiamo respinto la richiesta, inserendo invece l´oggetto tra i vari che sono presenti all´ordine del giorno». Ecco appunto che tra gli altri punti si trova la «comunicazione del sindaco sull´inquinamento rilevato al pozzo di Bertesina» così come «l´approvazione del rendiconto della bilancio 2012 della biblioteca Bertoliana e il bilancio di previsione per il 2013-2015». Come anticipato, ci sarà poi la discussione su Aim e infine si discuterà sulla mozione presentata da Valentina Dovigo, consigliera comunale di Sel, riguardante «l´aumento della sicurezza di percorribilità delle rotatorie per pedoni e ciclisti». Voti ricontati, Formisano ora chiede provvedimenti Il presidente Formisano «La presidente del seggio 62 dev´essere rimossa. Gli scrutatori di quella sezione vanno depennati dalle liste. E prima delle prossime elezioni sarà opportuno organizzare una fase preparatoria. La fretta non giustifica gli errori». È un Federico Formisano infuriato quello che interviene sul caso dei voti ricontati. Il giorno dopo le dichiarazioni della consigliera comunale Monica De Bortoli, il presidente del Consiglio esce allo scoperto. Fino a questo momento non si era mai espresso. Ma adesso va all´attacco, senza mezzi termini. «Mi astengo dal giudizio - premette - che spetterà al Tar. Tuttavia il riconteggio di lunedì dimostra quello che sapevamo: c´è stato un errore clamoroso con l´inversione di due liste (Pd e Variati sindaco). Mi dispiace ma non possiamo permetterci questi errori». Secondo Formisano, le conseguenze rischiano di essere pesanti «e tutto, quando sarebbe bastato verificare i conteggi. Adesso servono provvedimenti». Anche in questo caso il presidente del Consiglio non va giù morbido. «Ho scritto una lettera al presidente del tribunale per chiedere che la presidente del seggio 62 sia rimossa. Ma non solo: chiederò che gli scrutatori vengano depennati dall´elenco. Inoltre, voglio che prima delle prossime elezioni amministrative sia istituita una fase preparatoria». Formisano si dice «amareggiato. Per colpa di un atteggiamento sciatto e pressapochista ci sono persone che sono rimaste molto male. Sia gli esclusi che gli inclusi. Sono furibondo, perché errori di questo genere non vanno commessi». NI.NE. GARANTE DEI DIRITTI Quattro nomi per un posto. Tante sono le candidature depositate in Comune per ricoprire la figura del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, istituita dal Consiglio comunale alla fine del 2010. Tra i vicentini (e non solo) che hanno presentato domanda ecco comparire alcuni volti noti. Su tutti Monica De Bortoli, già consigliera comunale (va precisato che l´eventuale incarico sarebbe incompatibile con il suo ruolo in aula) così come Nino Carpenedo, del Fiero. «Ci sono poi Rosaria Bonuso - illustra il presidente del Consiglio, Federico Formisano - e Maurizio Ruzzenenti di Verona, che però ha depositato la propria domanda fuori tempo massimo». Le candidature sono state trasferite alla quinta commissione che avrà ora il compito di vagliare le schede presentate. Sarà poi il Consiglio a dover eleggere il rappresentante. «Tutti possono essere nominati - commenta Formisano - basta dimostrare conoscenza degli elementi carcerari». Tra le attività del garante ecco la promozione dell´esercizio dei diritti, le opportunità di partecipazione alla vita civile e l´accesso ai servizi comunali delle persone private della libertà personale oppure limitate nella libertà di movimento, domiciliate, residenti o dimoranti nel territorio del Comune di Vicenza. NI.NE.

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