sabato 27 luglio 2013

Ciao GianMauro

Gian Mauro avrebbe scritto che definire bello un funerale è un ossimoro, cioè è una palese contraddizione di termini.
Eppure, sono convinto, che la cerimonia di stamattina gli sarebbe piaciuta. Vedere accanto a sé i cronisti del Giornale di Vicenza (dal direttore Gervasutti, ai tanti ex ed attuali giornalisti, Candiollo, Rasotto, Galla, Tamiozzo, Libondi, Di Lorenzo e chissà quanti altri che ora non ricordo ) , la vecchia redazione di Sport Quotidiano quasi al completo (Nicoli, Pozza, Belloni) oltre ovviamente a quella attuale (con Paola e Laura) avrebbe fatto sentire Anni al suo posto, a casa.
E d’altra parte quella chiesa (San Giorgio) è ad un passo dalla sua abitazione e sede storica delle sue imprese di Via Casarsa. Vederla così piena di gente, con tante persone fuori nel giardino impossibilitate ad entrare, ma comunque comprese e coinvolte dall’altoparlante posto all’esterno, avrebbe sollecitato la sua vena ironica: “Ma con sto caldo..non potevate andare tutti al mare o in montagna…” .
C’erano il Sindaco di Vicenza, Variati ed il suo predecessore, Hullweck, l’assessore allo Sport Nicolai ed il presidente del Consiglio Comunale (chi è che non mi ricordo mai il suo nome ??) , c’erano tutti i vertici della FIGC con Ruzza, partito da Venezia, con Guardini , venuto da Verona, con Pitton, i De Gasperi, e tanti altri. C'erano gli esponenti dell'AIA, Callegaro e Fagnani. 
I colori biancorossi, più nella memoria che nell’attualità, erano rappresentati dall’ex presidente Dalle Carbonare, da Sergio Gasparin, da Andrea Fabris, dagli ex giocatori, Maraschi, Lelj, Menti, Rossetti, e chissà quanti altri, tratteggiati nei ritratti di GianMauro per TVA.
C’erano molti dirigenti di società ed allenatori (Bedin, Sammarco, Massignani..) qualche amico ristoratore come Vittorio di Righetti o Rigodanza del Cursore, o la vedova di Luigino Vettorato di De Gobbi.
Si c’era il clima giusto: un clima da pacche sulle spalle e da confidenze fra amici. “Dov’è il mazzo di carte da foracio?” Ha chiesto qualcuno pensando che non avrebbe potuto mancare lì, vicino ad una copia fresca di stampa di Sport Quotidiano con il coccodrillo e le foto di tanti ricordi.
Si, è stato un bel funerale e non ditemi che non vi siete commossi quando è stato intonato il Signore delle Cime o quando a fine cerimonia è stata eseguita quella canzone che piaceva tanto a GianMauro.
Si, è stata una bella cerimonia: era finita da mezzora e ancora la gente stava lì a tirar tardi a ricordare e chiacchierare amabilmente. Mancava solo lui, o forse no??

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