venerdì 31 maggio 2013

Giunta, da Variati mano tesa al Pd

Giunta, da Variati mano tesa al Pd

 

Il sindaco Achille Variati sta meditando sulla composizione della nuova Giunta comunale
Accelerare per uscire dall´ingorgo. A volte stare fermi o marciare lenti è rischioso e deleterio. Deve aver pensato questo il sindaco Achille Variati, sempre più orientato a sfornare in tempi stretti la sua Giunta, già questo fine settimana o all´inizio della prossima. Un modo per rendere subito operativa la nuova amministrazione ma anche per placare il ribollire di troppe aspettative nella sua maggioranza: del resto, sono i rischi della vittoria.
Ogni successo ha il suo lato B e il centrosinistra lo sta sperimentando: la coalizione vince, il Pd di più; il sindaco, alla prima uscita, rivendica autonomia nelle nomine; nel Pd la prendono male: più d´uno è «avvilito» e parla di «difesa preventiva immotivata».
LA TELEFONATA DI VARIATI. È una tensione che Variati ha avvertito e che lo ha spinto a lanciare segnali di distensione. Ieri era previsto un incontro con Enrico Peroni, segretario locale del Pd, ma questi era impegnato a Bruxelles, Il vertice slitta a oggi ma già ieri Variati ha voluto rassicurare il Pd. Ha contattato sia Peroni che Federico Formisano, capogruppo uscente, fornendogli “l´interpretazione autentica” del suo pensiero sulle nomine: autonomia del sindaco, certo, ma anche riconoscimento del peso del Pd, che ha vinto con il 28,5%, 12.629 voti, 3.800 in meno delle Politiche, ma 3 mila in più del 2008, e nelle cui file c´è Isabella Sala, “miss 1.122 preferenze”. «Ho sentito il dovere di una telefonata per chiarirci - spiega Variati -. Non ho mai detto: “ho vinto io e gli altri sono comparse”. Io rivendico la libertà di scelta che la legge stessa mi dà. Ovvio che valuto tutto, che intendo creare una squadra in linea con i miei obiettivi e che rispetti la maggioranza politica. Ma l´ultima parola tocca a me». Ora si tratta di tradurlo in assessori e capire se volontà del sindaco e aspettative del Pd s´incontreranno, tenuto conto anche delle attese di Lista Variati e Udc.
«CALMA ED EQUILIBRIO». «Credo che il Pd riceverà un giusto riconoscimento del lavoro svolto nel primo mandato e del risultato elettorale - osserva Formisano -. In 5 anni io ho cercato, da capogruppo, di tenere in equilibrio l´autonomia del sindaco e il ruolo del partito. Ora capisco le aspettative di qualcuno, ma dobbiamo stare calmi e non farci prendere dal nervosismo». «Non penso - aggiunge -che si innescherà un processo di divaricazione tra il Pd e il sindaco. Sarebbe inutile, dannoso e incomprensibile. Il sindaco per legge sceglie in piena libertà gli assessori. Nella Prima Repubblica avvenivano trattative, transazioni e ricatti, ma oggi non è così ed è un bene. Ma i gruppi consigliari conservano un potere enorme nei confronti dell´esecutivo: basta farlo valere. Chi ha vinto le elezioni? Variati ha dato un contributo decisivo, ma le vittorie sono sempre imprese collettive».
DAL GIORNALE DI VICENZA

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