martedì 14 agosto 2012

Parolin capisce fishi per fiaschi


Sul Giornale di Vicenza il signor Luciano Parolin, ex esponente del PD cittadino e candidato "trombato" a Thiene, dove l'IDV, con lui candidato a Sindaco, non ha preso neanche il voto degli iscritti, fa delle azzardate dichiarazioni che riporto integralemente.

Parolin parla con amarezza. Proprio quel silenzio seguito alla sua richiesta, anche da parte del Partito democratico, «è stato il motivo che mi ha spinto a lasciare il Pd. Sono tutti in accordo tra di loro».
Lo ricorda come se fosse ieri: «Formisano non può non sapere - si rivolge al capogruppo - perché proprio nel 201o mi rispose: sei del Pd, pertanto il sindaco non ti nomina. L´unico che s´interessò della richiesta fu Poletto che mi disse di lasciar perdere». Parolin parla anche con rabbia: «Da allora ho capito tutto. Variati vuole mantenere il controllo. E quanto si sta verificando è scandaloso. È colpa sua se sta accadendo tutto ciò, multa compresa. Perché, dopo quella richiesta, non ha nominato? Solo silenzio. Mi dispiace ma non l´accetto. Anzi, ora capisco il motivo».

Parolin dice cose imprecise...
Ho inviato una replica al Giornale di Vicenza.

Non ho mai detto che Parolin non poteva entrare nel direttivo dell'Opera Pia Cordellina in quanto iscritto al PD.

Io invece ho sostenuto, anche in un acceso dibattito via mail,  che non può diventare elemento premiante il solo fatto di essere iscritto ad un partito.

La discontinuità fra la precedente amministrazione e quella attualmente in carica si basa principalmente sul fatto che gli amministratori non vengono scelti in base a logiche di pura lottizzazione, ma sulla base delle effettive competenze e della preparazione alla funzione.

E' evidente che non può essere nemmeno il contrario e cioè che una persona competente e preparata possa essere esclusa solo perchè aderente ad un partito.

Rimango fermamente convinto che una nuova fase della politica che possa piacere di più ai cittadini non può che partire da questi punti fermi.

Nel caso di Parolin credo che la mancata nomina sia dovuta alla sua poca affidabilità, confermata dalla facilità con cui ha lasciato il partito democratico.

Se si è convinti delle idee e dei valori di un movimento non si abbandona lo stesso solo perchè non si è stati nominati in un consiglio, perchè non si ha uno strapuntino da occupare.


Questo è il testo del Giornale di Vicenza di oggi

Federico formisano va all´attacco: «Non può diventare elemento premiante il solo fatto di far parte di un partito come voleva Parolin».
LE VERIFICHE. Variati allarga il tiro in merito a presunti doppi incarichi di alcuni dipendenti comunali come segnalato da Formisano. «Ho chiesto al segretario generale di avere i nomi. Perché tutti devono essere stati autorizzati».

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