domenica 21 agosto 2011

La solita storia della pagliuzza e della trave....

Nella primavera del 2008 quando entra in carica l'attuale Amministrazione comunale guidata dal sindaco Achille Variati, la situazione di Aim è tutt'altro che rosea. Nell' ultimo esercizio di bilancio (quello del 2007), i conti sono in rosso per la ragguardevole cifra di 5,7 milioni di euro.Come si possa accumulare un simile deficit in un solo anno, per un'azienda che opera in regime quasi monopolistico, risulta inspiegabile ai più.


Oggi, a tre anni di distanza, la situazione, pur in un periodo di crisi e di contrazione generale dei consumi, è notevolmente cambiata: nel 2010 il Gruppo produce sette milioni e mezzo di euro di utile lordo (tassato per quasi 5 milioni di euro). Gli investimenti sono aumentati a 43 milioni di euro, e l'indebitamento complessivo è nettamente diminuito pur in presenza di un notevole trend di crescita negli investimenti.

In questa situazione globalmente migliorata e semplificata, grazie alla riduzione della galassia di aziende in cui prima Aim era suddivisa, ci presentiamo a una fase delicata di trapasso; siamo, infatti, alla conclusione di un periodo in cui l'azienda ha dovuto rafforzarsi nel mercato, superando la fase più delicata di un momento difficile.

Con la situazione ereditata, la scelta “in house” era praticamente doverosa. Oggi bisogna guardare con fiducia ad una fase nuova in cui si ricerchino sinergie con le entità più aperte ad una collaborazione, per affrontare in termini più dinamici un mercato concorrenziale aperto alla presenza del mondo privato.

In questi anni la Giunta e il Consiglio comunale hanno attuato importanti operazioni di razionalizzazione, di diminuzione dei Consigli d'amministrazione, di drastica riduzione dei costi delle aziende.

Solo nell'ultimo anno (come opportunamente ricorda anche il Giornale di Vicenza) si è passati da 23 amministratori ai 18 di oggi (dei quali molti rivestono la duplice carica di dirigenti e quindi non percepiscono compensi).

Si è passati da 660 mila euro ai 593 mila di quest'anno. Ma la cifra era molto superiore negli anni scorsi.

Nel 2005 solo per Aim Spa il Consiglio d'Amministrazione percepiva una cifra molto vicina a quella oggi guadagnata per tutte le aziende. Ma esistevano compensi per Sit, per le aziende della Galassia Aim.

La sola Aim Spa aveva il massimo degli amministratori consentiti dallo statuto (sette), e così per le molte aziende collegate, come Valore Ambiente, come Sit, eccetera.

Negli anni passati non si rifuggiva da una logica spartitoria fra partiti: i nomi sono calibrati fra partiti e correnti interne: così Rossi era in quota Alleanza Nazionale, altri appartenevano all'area di Forza Italia, altri facevano riferimento alla Lega e nessuna negava questa circostanza. Nel recente passato la nomina di Roberto Fazioli e dei consiglieri ora in carica non aveva alcun aggancio alla politica e l'attuale presidente è sempre stato ritenuto, da tutti, un tecnico.

La discontinuità è evidente e spiace che gli unici a non rilevarla siano i consiglieri di minoranza che evidentemente hanno la memoria corta.

Nel recente dibattito in Consiglio Comunale sul Bilancio AIM, esponenti della maggioranza hanno ribadito la volontà di ridurre ulteriormente il numero dei componenti dei Consigli d'amministrazione ed hanno favorevolmente accolto la proposta formulata dal sindaco Variati di nominare Amministratori unici in tutte le aziende, ribadendo altresì la necessità di avvalersi di figure di valore, preparate sul piano tecnico e in grado di interagire con la realtà del territorio vicentino e veneto. Nessuno ha chiesto ritorni al passato e nomine pesate con il vecchio manuale Cencelli.

Oggi possiamo guardare con fiducia al futuro di Aim, consapevoli di poter gestire al meglio una situazione che obiettivamente solo tre anni fa era molto critica.

Federico formisano

Capogruppo PD
Pubblicata sul Giornale di Vicenza di domenica 21 Agosto




Nessun commento: