mercoledì 11 agosto 2010

Una pagina da chiudere in fretta

Non sono solito lasciarmi andare ad atteggiamenti giustizialistici. Dopo aver letto sui giornali dell'ennesima disavventura capitata ad un'azienda a partecipazione comunale, tuttavia, qualche domanda comincio a pormela.
Anche perchè sento forte le mie responsabilità di amministratore della Città di Vicenza.
I sei milioni di buco dei Magazzini Vicentini graveranno ancora una volta sui bilanci della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio, così come è stato per la Scuola d'Arte e Mestieri, per l'Aeroporto Civile, ecc.
Il Comune di Vicenza deve leccarsi le ferite che gli ha inferto l'infelice gestione di AIM fra il 1999 ed il 2008, deve in qualche modo risolvere i problemi lasciati all'Ipab, deve persino trovare una quadratura all'ignobile situazione dell'Ipab Principe di Piemonte dove il Presidente è scappato con la Cassa.
La domanda sorge spontanea: ma dove sono andati a cercarli amministratori così poco avveduti?
Per quanto tempo la Magistratura vicentina dovrà lavorare per venire a capo delle incredibili situazioni lasciate pendenti da una classe di amministratori eccessivamente disinvolti?
Ieri Chiara Roverotto scrive sul Giornale di Vicenza a proposito della questione Magazzini Generali. "Secondo qualche ben informato il progetto, nato ancora nell’era Hüllweck, era molto chiaro: spostare l’attività dei Magazzini generali da via delle Fornaci direttamente al Foro Boario. Questo avrebbe permesso di mettere a disposizione un’area di 100 mila metri quadrati a ridosso dal centro o quantomeno all’interno di un’area sicuramente appetibile sotto il profilo urbanistico. Naturalmente si tratta solo di supposizioni, ma che senso avrebbe avuto investire 4 milioni di euro per attrezzare un altro magazzino per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci dall’altra parte della città e sempre vicino all’area autostradale, se non si ipotizzava un futuro trasloco? Per ora si sta cercando di fare chiarezza sui conti, al riguardo Comune e Provincia - che con Banca Popolare e Camera di commercio sono i soci di maggioranza - hanno chiamato a raccolta i loro direttori generali Simone Vetrano e Angelo Macchia, a cui spetterà il compito di valutare i conti. Sul resto si vedrà."
Sembra di intuire che a Vicenza per anni non sia esistita una vera regia politica, che si sia lasciato spazio ad una sorte di assalto indiscriminato alla diligenza, che il bene pubblico sia stato affidato a persone tutt'altro che trasparenti.
Oggi questa stagione è decisamente cambiata: il sindaco Variati potrà forse essere criticato per non aver dato ai partiti un ruolo forte nella vicenda della gestione degli enti pubblici, ma sicuramente ha scelto sulla base di competenza e della massima trasparenza amministrativa.
Non è un caso che AIM passi da 150 milioni di debito dichiarati alla fine del 2008, ai 130 della fine del 2009 e ad un preconsuntivo a metà 2010 che apre alla speranza di un ulteriore passo verso la soluzione dei problemi aziendali.
Non è un caso che siano state chiuse partite pendenti come quella dell'Aeroporto Civile, della Scuola d'Arte e Mestieri e che sia stia mettendo mano a quella dei Magazzini Generali e delle cosidette IPAB minori dove si va verso un razionale e funzionale accorpamento.
Ma è indubitabile che spendere le energie migliori di un'amministrazione solo per sanare le incapacità ( e in alcuni casi le evidenti disonestà) di altri, non è il massimo.
Mi auguro a questo punto che i Vicentini sappiano cogliere l'evidente diversità di comportamenti. E che sappiano capire a chi non devono certo tornare ad affidare la guida di amministrazioni locali il cui primo pregio deve essere la massima trasparenza.

Federico Formisano

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