venerdì 13 agosto 2010

Professione Girafrittate


Nel mondo del terzo millennio sono in tanti ad inventarsi nuove professioni. Ma questa del girafrittate non è una nuova occupazione da proporre all'Ufficio di Collocamento: in realtà è l'attività prevalente dei consiglieri della minoranza del Comune di Vicenza.
Quali sono i requisiti per poter svolgere questo mestiere: una buona faccia di bronzo condita da una fantasia abbastanza sviluppata, tempo disponibile, e animo da arrampicatore sugli specchi.
Stamane il Giornale di Vicenza riferisce dell'ultima gag della bella coppia Franzina-Abalti: come raccontare ai cittadini di Vicenza la loro verità sul Tribunale ex Cotorossi.
Poichè non possono dire certo ai vicentini che è bello, visto che non raccoglierebbero molte adesioni, straparlano di ritardi, e di presunti favori fatti ai privati dall'Amminitrazione in carico.
Basta ripercorrere rapidamente la cronistoria della vicenda per capire che chi ha fatto un favore ai privati, anzi al privato con la B... maiuscola, non è stato certo Variati!
Quando il geom. Valle ( non ditemi che questo nome non vi solletica istintiva simpatia..) si trovò sul groppone quell'inutile manufatto collocato in una posizione assai infelice, schiacciato fra il Monte Berico e la Ferrovia, fra la via di accesso a Vicenza da Sud e addirittura fra due fiumi, il Bacchiglione ed il Retrone, pensò che l'unico modo per liberarsene era quello di inventarsi qualche strampalata idea delle sue.
Gli venne in soccorso allora una società importante, che, grazie all'arguzia del suo padrone, il Geom Valle se lo spalma sul panino un giorno si e un giorno anche.
Fu così che Valle si fregò le mani perchè era riuscito a vendere e la famosa società cominciò a pensare all'uso migliore da dare alla vecchia fabbrica.
Faccio una disgressione solo per dire che questa società il cui proprietario ha casa dalle parti di Arcore, sembra stia per cambiare nome: al padrone, infatti, non piace più la parte iniziale di quella sigla. E non ditemi che queste battute sono troppo fini (....) da capire!!
Dopo aver provato a realizzare un centro commerciale, contro il quale, si pronunciarono all'unisono Regione, Provincia, Comune e il pizzaiolo che ha bottega in Borgo Berga, i rampanti immobiliaristi decisero che una bella cosa poteva essere quella di fare lì un bel Tribunale nuovo.
Quando ne parlarono in giro la gente disse "ma siete matti, lì, sotto la Villa Nani e Monte Berico, non starete mica scherzando??!!
Al che questi gli risposero che:
- se il Presidente del Consiglio ( che casualmente aveva a che fare con la società proprietaria) gli dava un pò di soldi per fare un Tribunale nuovo...
- se il Sindaco (che casualmente era amico personale del presidente del Consiglio) gli dava il via libera per questa operazione...
- se la sopraintendenza si distraeva appena un attimo..
Si, la cosa si poteva fare!!!
Ma così si rovinava uno degli angoli più belli della nostra città- obiettarono i vicentini..
Perchè formalizzarsi - tuonarono i padroni del vapore - con una bella base americana all'ex Aeroporto ed un teatro che è collocato in Viale Mazzini con la stessa grazia di un capannone in zona industriale, può andare anche un Tribunale giusto sotto le Scalette di Monte Berico. Vorrà dire che la Madonna tutelerà Giudici,avvocati e condannati vari...

La storia non è finita qui: perchè bisognerebbe raccontare altre piccole o grandi fatti come, ad esempio:
- quella dell'accordo fatto con i privati che concede al Comune in cambio della possibilità di costruire in quella landa desolata, un enorme superfice da destinare a direzionale, a commerciale e a residenziale.
- quella della valutazione delle volumetrie non sul piano di Piazzale Fraccon, bensì sul piano dove sorgono i parcheggi del Tribunale, dettaglio questo che ha fatto aumentare alle stelle il valore delle proprietà dei privati;
- quella di lasciare al Comune il totale onere della viabilità; con i soldi di tutti bisognerà investire un paio di milioni di euro per consentire non solo alle persone che accedono al Tribunale ma anche ai privati che acquistano un ufficio o un abitazione, e ai residenti della zona che correvano il rischio di rimanere imbottigliati nelle loro case, di circolare in quella disgraziata area.
Con pazienza certosina abbiamo cercato di migliorare quell'accordo infausto. Sopratutto abbiamo cercato di mettere mano ad un piano della mobilità molto carente.
E ora ci sentiamo dire che siamo noi che strizziamo l'occhiolino ai privati: dire che è un'indecenza è ancora poco!
Una volta si diceva che questo era un modo per girare le frittate: ecco siamo tornati all'inizio.
Buon Ferragosto!

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