venerdì 15 gennaio 2010

Il rimpasto di Giunta: intervista rilasciata alla Domenica di Vicenza

Il rimpasto di giunta voluto da Variati si è reso necessario per quali motivi a suo avviso? E come lo giudica?

Immaginiamo che Variati sia l’allenatore di una squadra di calcio, ed immaginiamo che questa sia una squadra che ha ottenuto buoni risultati. Il mister vuole confermare la sua squadra, ma anche ritoccare qualche incombenza tattica, e assestare qualche ruolo. Non stravolge né impianto né modulo perché è convinto che abbia retto bene alle offensive degli avversari e realizzato qualche punto importante, frutto di un’ottima collaborazione fra reparti. Tuttavia sa che si può ancora migliorare, che qualche giocatore ha troppe incombenze ed altri sono meno oberati.
Variati ha fatto semplicemente questo, ritoccando qualche compito e cambiando qualche delega.
Per questo motivo giudico che “ il mister” abbia fatto bene: e che anche una squadra vincente ogni tanto abbia bisogno di qualche ritocco per continuare a dare soddisfazioni ai suoi tifosi.


Di fatto è una bocciatura di alcuni assessori (Tosetto, Ruggeri) o un semplice riequilibrio interno?

Non credo si debba parlare di bocciature. Tosetto aveva più volte richiesto di essere messo nelle condizioni di non operare in affanno. E Ruggeri dovrà occuparsi di un settore delicato come quello del commercio. Inoltre Lago che ha dimostrato di essere un assessore preparato e capace potrà dedicarsi ai delicati rapporti con le aziende.
Credo che i ritocchi apportati siano funzionali al buon funzionamento della macchina comunale.


Perché Variati non ha allargato la giunta come sembrava avesse intenzione di fare con l'inserimento di Cicero, Bottene o Sgreva?

Variati ha grande esperienza e lungimiranza politica. Sa bene che al momento può contare su una maggioranza coesa e solida. Sgreva, consigliere eletto nella lista Variati, segretario cittadino dell’Italia dei Valori, ha dimostrato di essere coerente con il programma del Sindaco e non ha mai fatto venire meno il suo appoggio. Non ho mai sentito di possibili intese con l’area rappresentata dalla consigliera Bottene. E l’atteggiamento costruttivo di Cicero e di Pigato vanno considerati oggetto di una possibile collaborazione politica di ampio respiro che potrà svilupparsi nei prossimi mesi. Sono attento anche alle dinamiche e alle alleanze che si potranno sviluppare in vista delle Regionali e al possibile accord

Ed ecco tutto l'articolo apparso sulla Domenica di Vicenza

Non parlate al sindaco Achille Variati di promozioni o bocciature, quella che ha attuato a fine anno, dopo mesi di rumors politici vari, è una semplice correzione di rotta, che è servita a riequilibrare le deleghe di giunta e ad armonizzare una squadra amministrativa in grado di traghettarlo sino a fine mandato.
Certo, per strada sono rimasti alcuni pezzi da novanta, Claudio Cicero ad esempio, per un matrimonio che non s'aveva da fare, secondo i luogotenenti di Variati, e che in effetti non si farà, nemmeno in futuro.
La novità principale ha riguardato l'assessore PD Antonio Dalla Pozza, che è stato chiamato a gestire una delega complessa ai trasporti, mobilità, ambiente e sicurezza. Lo sviluppo economico è stato assegnato a Tommaso Ruggeri, che lo ha abbinato alle politiche del lavoro, ai rapporti con le associazioni e categorie economiche e alla tutela dei diritti dei consumatori, in aggiunta all’organizzazione interna e al personale, perdendo però AIM e AMCPS finite a Umberto Lago. Del decentramento si occupa ora il vicesindaco Alessandra Moretti, mentre uno spicchio dello stesso è stato incamerato da Umberto Nicolai, che da assessore allo sport tesse adesso anche i rapporti con le associazioni sportive cittadine e circoscrizionali, con particolare riguardo per la gestione degli impianti e delle strutture. Il sindaco continua a occuparsi del turismo e delle relazioni tra palazzo Trissino e il governo, in particolare sui fronti dell’Alta velocità e del Dal Molin.
Ennio Tosetto, ha perso la Mobilità e ha d’ora innanzi solo i lavori pubblici, dalle grandi opere alle infrastrutture stradali. Dalla Pozza perde comunque due deleghe; gli affari legali e istituzionali sono passati alla Moretti, ed il patrimonio è stato assegnato a Pierangelo Cangini, già assessore all’Edilizia privata. Nessuna novità, infine, per Giovanni Giuliari, confermato assessore alla famiglia e alla pace.

Rucco: “Un rimpasto politico che sa di bocciatura”

Francesco Rucco, vicecapogruppo del PdL è uno dei pochi del centrodestra che ha preso la palla al balzo per criticare l'ennesimo rimpasto di maggioranza. Rucco lo dice senza mezzi termini: quella di Variati a suo modo di vedere è una operazione estetico-politica ed il tentativo di rivitalizzare una squadra che ha dimostrato di avere poche idee.
«Variati- afferma Rucco- ha tentato di far credere alla città che il rimpasto dei giorni scorsi in Giunta avesse il solo scopo di riequilibrare le deleghe tra gli assessori attuali, ma in realtà tale atto ha una forte caratterizzazione politica che giudico come l’ennesimo tentativo di dare efficienza ad una squadra che manca di idee e progettualità concrete. Ho apprezzato d’altra parte il richiamo del Segretario cittadino del PD a coloro che, anziché pensare al bene della città, dopo nemmeno due anni di poco lavoro in Giunta, manifestano velleità di corse elettorali alle prossime regionali».
Di fatto è una bocciatura di alcuni assessori (Tosetto, Ruggeri) o un semplice riequilibrio interno?
«Sono convinto che Tosetto e Ruggeri ne escano indeboliti e che di fatto tale rimpasto rappresenti la loro bocciatura. Per Tosetto è risultato evidente anche sulla stampa la sconfessione ad opera del Sindaco sul nodo tangenziale Nord: dopo aver sottoscritto come Comune di Vicenza un accordo con la Provincia, Tosetto ha negato tale sottoscrizione incassando la sconfessione pubblica di Variati».

Le briglie a Fazioli

«Quanto all’Assessore Ruggeri – continua Rucco, PdL- è evidente che la revoca della delega alle società partecipate rappresenta una bocciatura. Credo che Variati abbia affidato tale delega ad un altro assessore per tentare di mettere le briglie al Presidente di AIM Fazioli che opera sempre più in solitaria senza confrontarsi con la proprietà, cioè il Comune di Vicenza. Infine, mi si permetta di evidenziare che anche il passaggio della delega allo sviluppo economico dal Sindaco a Ruggeri rappresenta un’auto-bocciatura per Variati, che per tale delega ha effettivamente fatto ben poco».-
Perché Variati poi non abbia allargato la giunta come sembrava avesse intenzione di fare con l'inserimento di Cicero, Bottene o Sgreva, secondo Rucco è presto detto.
«Da politico della Prima Repubblica Variati si dimostra ancora una volta capace di mantenere i giusti equilibri anche con una parte dell’opposizione. Ha illuso Cicero per mesi facendosi approvare delibere importanti a scatola chiusa, ha illuso in passato il movimento No Dal Molin assumendo atteggiamenti demagogici, ha illuso l’Italia dei Valori ripagandola con una delega consiliare. Sono curioso di vedere la reazione di questi gruppi consiliari rispetto alla loro esclusione dalla formazione della Giunta».

Cicero: “Io in giunta? Ma quando mai!”
«In giunta io? Ma quando mai -sbotta Claudio Cicero capogruppo della Lista Cicero a 360 gradi- Solo se Variati dovesse correggere la rotta su alcuni punti della sua azione politica ne potremmo riparlare». Il day after di Claudio Cicero ha un retrogusto amaro che sa di bocciatura, dopo i rumors della scorsa estate che lo davano tra i papabili per un assessorato o per una delega da consigliere alla mobilità. Invece la decisione di Variati ha di fatto spostato nell'ambito della stessa squadra di giunta la delega in questione, finita ad Antonio dalla Pozza. «Qualche contatto c'è stato in passato, ma sul fatto che entrassi in giunta non vi è mai stato nulla di concreto -spiega il capogruppo della Lista Cicero a 360 gradi- Semmai avrei potuto diventare consigliere con delega al traffico, non certo assessore». Se questo significhi rottura con Variati, dopo un periodio di opposizione molto soft, Cicero chiarisce che: «Io parlo con tutti, mi interessano i problemi della gente, non gli schieramenti politici».
Con il nuovo rimpasto però si allontana la possibilità per Cicero di avere ruoli di responsabilità nel prossimo futuro. «Voglio chiarire che un eventuale apparentamento alla maggioranza, attraverso incarichi istituzionali, dipendeva da svariati fattori che non si sono concretizzati, tipo la questione aeroporto. Se Variati dovesse correggere la rotta potremmo riparlarne in futuro -sottolinea Cicero-. Serve una città capoluogo che reciti una sua parte forte. Siamo il capoluogo baricentrico del Veneto». Poi una critica: «Chiaro che Tosetto non ha avuto molta attenzione alla mobilità. È una materia pesante, ostica. La politica dei sensi unici? Spero ci sia confronto nella commissione competente. Va verificata caso per caso. Più in generale la giunta Variati non ha avuto le migliori fortune. Ma i rimpasti fanno parte del gioco. L'assetto di giunta non è mai facile da trovare».

Formisano: “Un riequilibrio necessario”

Usa la metafora calcistica il capogruppo del PD Federico Formisano nel difendere l'operato di “mister” Variati. Anche se una squadra è vincente ogni tanto qualche ritocco serve, secondo Formisano, ed era giusto far “rifiatare” chi ha avuto deleghe molto pesanti in questo anno e mezzo.
Formisano, il rimpasto di giunta voluto da Variati si è reso necessario per quali motivi a suo avviso? E come lo giudica?
«Immaginiamo che Variati sia l’allenatore di una squadra di calcio, ed immaginiamo che questa sia una squadra che ha ottenuto buoni risultati. Il mister vuole confermare la sua squadra, ma anche ritoccare qualche incombenza tattica, e assestare qualche ruolo. Non stravolge né impianto né modulo perché è convinto che abbia retto bene alle offensive degli avversari e realizzato qualche punto importante, frutto di un’ottima collaborazione fra reparti. Tuttavia sa che si può ancora migliorare, che qualche giocatore ha troppe incombenze ed altri sono meno oberati.
Variati ha fatto semplicemente questo, ritoccando qualche compito e cambiando qualche delega.
Per questo motivo giudico che “il mister” abbia fatto bene: e che anche una squadra vincente ogni tanto abbia bisogno di qualche ritocco per continuare a dare soddisfazioni ai suoi tifosi».

“Intese con la Bottene? No!”

Formisano non vuol sentir parlare di bocciature.
«Non credo si debba parlare di bocciature. Tosetto aveva più volte richiesto di essere messo nelle condizioni di non operare in affanno. E Ruggeri dovrà occuparsi di un settore delicato come quello del commercio. Inoltre Lago ,che ha dimostrato di essere un assessore preparato e capace, potrà dedicarsi ai delicati rapporti con le aziende. Credo che i ritocchi apportati siano necessari al buon funzionamento della macchina comunale».
La lista dei “delusi” non preoccupa più di tanto il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale.
«Variati ha grande esperienza e lungimiranza politica -spiega Formisano- Sa bene che al momento può contare su una maggioranza coesa e solida. Sgreva, consigliere eletto nella lista Variati, segretario cittadino dell’Italia dei Valori, ha dimostrato di essere coerente con il programma del Sindaco e non ha mai fatto venire meno il suo appoggio. Non ho mai sentito di possibili intese con l’area rappresentata dalla consigliera Bottene. E l’atteggiamento costruttivo di Cicero e di Pigato vanno considerati oggetto di una possibile collaborazione politica di ampio respiro che potrà svilupparsi nei prossimi mesi. Sono attento anche alle dinamiche e alle alleanze che si potranno sviluppare in vista delle Regionali e al possibile accordo con l’UDC. Ma di questo avremo modo di parlarne nel prossimo periodo».

Variati è autonomo nelle scelte

«Variati dopo le due grandi scelte su AIM e PAT è rimasto fedele a quanto annunciato ed ha riorganizzato la squadra per darne più efficienza -puntualizza Stefano Soprana, capogruppo Vicenza Capoluogo- Credo che sia proprio compito del Sindaco (e non dei partiti) e sua intelligenza orchestrare al meglio la giunta. Nessuna bocciatura e nessun rimpasto politico. Un Sindaco “civico” che pensa al bene della città, che riqualifica la sua squadra di giunta e non guarda agli appetiti dei partiti o dei singoli, questo è Variati. Le opposizioni possono leggere questi fatti come credono (meglio per loro non aprire confronti con la passata amministrazione), ma due sono le osservazioni. Il Sindaco ha perso due assessori per motivazioni esterne, ha mantenuto comunque la rotta e dopo AIM e PAT ha riequilibrato le deleghe, ed inoltre è rimasto fedele a mantenere contenuta la squadra di giunta; due obbiettivi che confermano la qualità politica e amministrativa di Achille Variati. Ai fatti che ne seguiranno la sentenza, e Vicenza Capoluogo conferma la fiducia al Sindaco e alla sua giunta».



Il testo è scritto da Luca Faietti – indirizzo e-mail faiettil@tvavicenza.it

Nessun commento: