giovedì 8 ottobre 2009

Il dibattito è aperto!!



Ho ricevuto con molti altri questa mail di Barbara O. che ha inteso aprire un dibattito sul tema molto sentito in questo momento dell'ennesimo attacco di Berlusconi al sistema costituzionale ( e al presidente della Repubblica)
Facciamo qualcosa per contrastare il duro attacco al sistema costituzionale fatto da Berlusconi?
Ciao
Barbara

Federico interviene:
Berlusconi, grazie al controllo della televisione (tre reti FIninvest, due reti RAI ) alla proprietà diretta di alcuni giornali (LIBERO, IL GIORNALE, IL FOGLIO), al controllo attraverso la pubblicità di molte altre testate ha in mano quasi completamente l'informazione in Italia.
Le poche eccezioni (RAI TRE, alcune trasmissioni Rai, Santoro, Repubblica, ecc.) vengono continuamente destabilizzate attraverso messaggi che tendono a deligittimarle.
Lui può permettersi di fare la parte della vittima anche in situazioni macroscopiche come i processi ALL IBERIA, MILLS, MONDADORI, ecc.
E ogni volta, secondo il mio modesto parere, si spinge più avanti o lui direttamente o attraverso i suoi accoliti, tra cui rientra in pianta stabile Bossi.
Le sue forzature arrivano ad attaccare la magistratura, il parlamento, la libera informazione, il Presidente della Repubblica.
Inaccettabile.
C'è peraltro il rischio che lui alzi il tono del dibattito, fino alla soglia della tollerabilità, mettendo in discussione lo stesso sistema democratico del ns paese.
Dobbiamo riportare la discussione nell'alveo della democrazia e del corretto rispetto delle regole.
Attraverso un durissimo, certosino, quotidiano lavoro di convincimento delle persone, utilizzando i sistemi che ancora permettono di comunicare, rilanciando la politica fatta di dialogo.
Sinceramente non vedo altre soluzioni.
Federico
Ed ecco l'intervento di Cristiano:

Bastasse questo!

Se tutto ad un tratto potessimo togliere a Berlusconi il controllo dei suoi mezzi d'informazione, ahimé, non cambierebbe nulla.
In questi 30 anni di TV commerciale e 15 di politica (vabbé... chiamiamola pure politica!) è riuscito ad impossessarsi delle menti di quasi la metà del popolo italiano; lo ha "forgiato" a suo uso e consumo. Non sono tanto "l'anestizzazione" del TG1, le adulazioni del TG4, le bastonate di Feltri o di altri scagnozzi, ad averci privato dell'uso della ragione... ma piuttosto la pubblicità dilagante che spinge al consumo sfrenato, i programmi tutti "tette e culi" (scusate!) che hanno svilito la donna, le trasmissioni in cui conta solo vincere ... fregando l'amico se necessario, oppure quelli in cui l'unica cosa è mostrarsi, esporsi, attirare l'attenzione, oppure "vendersi" per ottenere una particina in qualche fiction o la partecipazione ad un reality.

Non mi preoccupa Berlusconi a Palazzo Chigi, ma il fatto che gli italiani continuino a votarlo ininterrottamente da 15 anni.
Non mi preoccupa Berlusconi che minaccia giornalisti, magistrati, Presidenti della Repubblica come fossero criminali, ma il fatto che ancora una parte consistente del paese gli creda, penda dalle sue labbra, sia pronta addirittura a battersi per lui.
Non mi preoccupa Berlusconi che si crede essere il padrone del paese, ma il fatto che molti italiani così vorrebbero.

Per un po' di tempo siamo andati dicendo che non possiamo essere solo anti-berlusconi, che l'opposizione deve andare al di la di questo per poter tornare a governare il paese. E' vero, non possiamo essere SOLO anti-berlusconi, perché prima di tutto dobbiamo essere anti-berlusconisti! Perché i suoi modi, che a noi fanno rabbrividire, sono invece apprezzati da molti altri; per tantissimi, anche giovani, rappresenta un modello di successo da seguire, un idolo da adulare. Non so quanti anni (chissà... forse meno!) ci vorranno perché l'Italia si liberi di Berlusconi, ma di certo che ne vorranno molti di più per debellare il "berlusconismo"

Cosa dobbiamo fare noi?
Avere uno sguardo all'immediato, perché è urgentissimo riuscire a realizzare un'alternativa seria che possa governare, bene, seriamente, onestamente, per cinque anni ed anche più (pensate, se dovesse davvero dimettersi ora e si dovesse andare alle urne, prenderemmo l'ennesima batosta!).
Ma non solo, è necessario avere anche uno sguardo al futuro più lontano. La nostra azione non può ridursi al semplice (mica tanto!) divenire "maggioranza", ma deve riuscire a creare un'alternativa culturale al berlusconismo. Perché bisogna rifondare tutto in questo paese; parole come "democrazia", "giustizia", "onestà" ... sono state stravolte e vengono ormai comunemente tradotte col vocabolario "Bondi-Ghedini" pittosto che con lo "Zanichelli"!

Oggi Franceschini ha detto che una risposta a Berlusconi la potremo dare il 25 ottobre. E' verissimo! Dobbiamo dimostrare, per noi e per "loro", che c'è gente che non si arrende e vuole un paese diverso; che non si ferma davanti alle false promesse e nemmeno alle minaccie.
Per questo credo sia importante che tutti quanti ci diamo da fare per portare quanta più gente possibile alle primarie. Non importa se per votare Franceschini, Bersani o Marino, ma per votare DEMOCRATICO. Bisogna che la gente si riavvicini a questo progetto, che si ritrovi nelle nostre parole e nella nostra speranza, nella nostra voglia di essere per davvero partecipi di un partito e non solo la corte plaudente di un regnante (o meglio, di un gerarca).Sarei quindi felice se potessimo organizzare una riunione di circolo, il prima possibile, per organizzarci per le due settimane che verranno. Bisogna organizzare almeno un incontro pubblico e publicizzarlo il più possibile, avere del materiale informativo da distribuire (io me lo sono stampato "fai-da-te"), andare a parlare con la gente, ...

Questo è il momento.

Cristiano

Interviene Ubaldo

E' proprio così.

Bisogna riflettere sul fatto che gli Italiani votano un corruttore di professione. Perché?

Perché l'alternativa non appare affidabile. Abbiamo avuto due occasioni storiche: il primo governo Prodi e il secondo. E ci siamo auto affondati.

Ci sono i responsabili, e continuano a pontificare invece di fare una onesta autocritica. Alcuni di quelli che fecero fallire l'esperienza di Prodi, andando alle sedute di governo il mattino e alle manifestazioni contro il governo il pomeriggio, pensano che la piazza possa risolvere il problema del Paese. Non è così. Serve invece un impegno serio e non di breve periodo.

Occorre un PD che si organizzi come un vero partito: prepari quadri, faccia formazione e invii nelle istituzioni persone che capiscono di cosa si parla, che non vivano di politica ma che portino proprie esperienze professionali. Non si improvvisano parlamentari, assessori, consiglieri comunali!

Berlusconi non lo si batte con manifestazioni di piazza, e nemmeno con le barzellette. Serve serietà e impegno. Una nuova Lotta di Liberazioni fatta con le armi della politica, per sconfiggere la corruzione che ormai ha invaso tutto il paese, e purtroppo anche il centrosinistra. Una lotta che sia fatta di "cultura delle riforme", e non di ideologia allo stato puro. Il PD può diventare la nuova frontiera per la democrazia solo se saprà guardare avanti e non indietro. Onore delle armi al SOCIALISMO per le battaglie fatte nell'800 e nel '900: ma la nuova frontiera è quella del P.D., dell'estensione della democrazia senza aggettivi, di un progressivo riformismo intelligente. Le rivoluzioni che volevano cambiare tutto, e tutto in un colpo, hanno fallito e hanno lasciato sul terreno più problemi di quelli che dovevano risolvere. Come sinistra, e paghiamo ancora il prezzo, e molta gente non si fida ancora e preferisce un venditore di fumo che lavora solo per il suo impero, e per gli amici degli amici.

Bisogna sperare e lavorare perché lo spirito originario del PD progredisca.


Ubaldo

Anche Patrizia dice la sua
Avete detto tutti delle cose vere, molto interessanti e condivisibili ma sono convinta che solo avendo TEMPO per informare anche con il "porta a porta" o avendo la possibilità di organizzare piccoli incontri anche nei bar si potrebbe combattere il suo monopolio mediatico. Ma la mancanza di tempo è il responsabile di quanto sta accadendo. Dopo il lavoro, che occupa gran parte della giornata, la maggioranza delle persone ha voglia di svago di fare ginnastica, guardare la televisione e la voglia di parlare di politica è l'ultimo pensiero. Si parla volentieri dei fatti di cronaca, magari di stupide trasmissioni per distrarsi dalla stressante vita che il progresso ci ha portato a condurre. Una volta (parlo di trent'anni fa...) mi ricordo che con gli amici ci si trovava al bar, a casa di qualcuno, e si stava fino a tardi e si parlava molto di quello che accadeva intorno a noi.. Se ognuno pensa a tutto quello che deve fare dopo il lavoro si rende conto che non può nè trovare il tempo nè la voglia di impegnarsi oltre alle due tre riunioni settimanali che si svolgono sempre fra le stesse limitatissime persone. Forse è perchè a me manca il tempo che vedo la situazione attuale in questo modo ma mi accorgo che ogni volta che tento di proporre a colleghe/colleghi qualche iniziativa che non sia di puro svago le risposte sono : alla sera sono stanco/a e non mi muovo... di politica non so niente, non ci capisco niente è difficile e poi sono tutti uguali...Sono sicura che se si potesse lavorare 6 ore al giorno forse ci sarebbero meno soldi ma più tempo.
Notte
Patrizia

Scrive Stefano dal Canada:
vi porto a conoscenza che qui in canada le maggiori televisioni riportano la notizia del lodo alfano e della reazione di Silvio ....
Chiedono adirittura ai giornalisti italiani se sono imbarazzati ....
Siamo messi male ....

Da Facebook ecco Carlo A.

La strategia di berlusconi e' sempre stata molto banale...
uso delle parole forti ma e' per colorare adeguatamente il concetto: l'arraffamento dell potere. Grazie anche alla gestione dei vari dettagli tecnici da parte di vari (e non tanto improvvisati) "scagnozzi" che hanno soffiato sul fuoco di alcuni temi caldi per far credere a molti italiani che lui si sarebbe preoccupato dei loro interessi.
Alla fine (e' sotto gli occhi di tutti) lui si preoccupa solo dei suoi interessi e non si fa scrupolo a dare dei pessimi esempi di correttezza istituzionale non appena ravvisa qualche "sgarro" da parte del resto delle istituzioni.
Del resto lui e' (e lo e' sempre stato per molto tempo) un "intoccabile" ed e' il primo ad essere convinto di esserlo. Ha il potere, reale, totale.
Chiunque ne parli male viene sbriciolato mediaticamente, il che' oggi consiste sicuramente nell'essere scientificamente immesso nel circuito mediatico nel modo piu' dannoso possibile.... Visualizza altro
Il nodo del potere televisivo e mediatico purtroppo la sinistra (come opposizione ma anche come maggioranza) non l'ha mai affrontato veramente e queste sono le conseguenze, ormai esiziali.
Questo secondo me la sinistra deve riconoscerlo, perche' e' la sua piu' grande responsabilita' verso gli italiani: aver consegnato la nazione nelle mani del potere mediatico di Berlusconi.
Oggi tutto cio' puo' essere corretto solo attraverso uno strappo violento e contro la voce degli elettori che (sembra) hanno consegnato il potere nelle mani di Berlusconi.
Non so se con i vari interventi strutturali fatti dal polo, lentamente Berlusconi si sia costruita "nottetempo" una "gabbia" che permettesse l'acquiszione del potere elettorale (il maggioritario, ad esempio) effettivo (quello che lui regolarmente ostenta appena si mina il suo ruolo), pero' di fatto lui ha ed e' oggi il potere in italia, da ogni punto di vista.Oggi lui se venisse processato, potrebbe comunque affermare che "il popolo e' con lui". Dal punto di vista legale non conterebbe nulla ma questa e' la sua linea e lo sara' sempre, anche "manu militari". Non ha scrupoli a creare contrasti istituzionali e ha il molosso della lega pronto a intervenire a gamba tesa (e forse anche bastoni alla mano)...
la nostra e' una situazione molto grave che e' purtroppo gradualmente sempre piu' sfuggita di mano. L'anomalia che all'estero ci e' sempre stata contestata e' arrivata all'apice...
Non so francamente che vie d'uscita ci siano, anche perche' penso che moltissimi elettori e politici del polo la pensino esattamente nello stesso modo e, ipotizzo, il loro atteggiamento protettivo all'eccesso verso il loro leader dovrebbe andare visto anche nell'ottica di un "padre padrone".... la sindrome di Helsinki... ve la ricordate?

Credo che ormai ce lo terremo per sempre.
Solo nel momento in cui Berlusconi per un qualche motivo "autonomo" dalla politica (malattia, disastro giudiziario, attentato, bombardamento straniero, febbre suina, fuga in india, smarrimento tra le lenzuola) dovesse mancare allora si potrebbe discutere del problema anche se non c'e' un altro leader equivalente in italia, dobbiamo riconoscerlo...

Io stamattina ho questa negativa visione ma, del resto, di berlusconi ormai e' stato detto il peggio possibile da ogni punto di vista e lui e' sempre li'... ha ragione a considerarsi immortale ed insostituibile... dopo tanti anni anch'io mi convincerei di questo...
Carlo Alberto

Anche Luca da Facebook
Sono pienamente d'accordo con l'analisi di Cristiano.
Il più grande errore della sinistra è quello di aver trascurato la diffusione della cultura di tutti in favore del solo benessere materiale individuale, che poi si estrinseca in consumi banali e alienanti, che sono diventati la cosa più importante. Basti pensare a questo: come si è fatto conoscere Berlusconi? attraverso il calcio. Quale è stato il suo motto vincente e il nome stesso del suo partito? "Forza Italia", lo stesso che milioni di tifosi gridano quando vedono una partita di calcio. Cioè non sport, ma pseudo-sport. E via di questo passo con pseudo-sesso ecc.
Bisogna fare uno sforzo per far tornare a pensare la gente, in modo che agisca secondo i suoi veri desideri e bisogni, non quelli indotti dalle varie pubblicità.
Luca

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