
Dal Giornale di Vicenza di Sabato 11 Luglio 2009
PRIMAPAGINA,
In una lettera apparsa sul Giornale di Vicenza di Mercoledì scorso, il consigliere comunale del PDL, Gerardo Meridio, chiede di aprire un confronto pubblico basato sulla chiarezza; Meridio a sua volte riprende l'editoriale domenicale del Direttore del Giornale di Vicenza, tutto dedicato alle vicende di AIM.
Meridio parte da una domanda: c'era differenza fra la presidenza Rossi e Zanguio e l'attuale conduzione di Roberto Fazioli? Da questa domanda il collega parte per un'analisi della situazione aziendale e si spinge a dire che il dibattito deve essere sereno "anche nei confronti del passato".
Un dibattito sereno in quanto sono in gioco i destini di un'azienda importante per la città di Vicenza.
Evidentemente Meridio, che è uno dei pochi consiglieri comunali del PDL non coinvolti a livello amministrativo nella “straordinaria" epopea del presidente Rossi, sembra assumersi l'onere di fare “tabula rasa" sul passato con lo scopo dichiarato di aiutare l'azienda ad uscire da una fase difficile.
Lo ringrazio di questo sforzo, ma ritengo che la sua posizione sia molto debole. Senza voler anticipare alcuna decisione che dovessero assumere i tribunali vicentini vorrei riassumere alcune delle vicende prendendo spunto dalle cronache apparse anche negli ultimi giorni sui quotidiani.
Perché in tal modo apparirà chiaro a tutti ciò che ha rappresentato per questo azienda il passato (con tutto il suo carico di negatività) e che il futuro è una cosa ben diversa (con il suo bagaglio di speranza) e che confusione non è possibile farne.
È stata scritta una brutta pagina nella storia amministrativa della nostra città e non saranno polveroni o tattiche di confusione a far cambiare parere alla città di Vicenza.
E certamente riportare a chiarezza il torbido che c'è stato in quegli anni bui non può creare ripercussioni all'azienda, dato che è chiaro ed evidente che una nuova stagione è già iniziata.
Questa stagione è basata sulla trasparenza, sull'effettivo controllo del Comune al punto che il Presidente Fazioli è già venuto numerose volte a rapportarsi con i rappresentanti eletti della città a differenza di Rossi, mai venuto a rendere conto del suo operato sui banchi della Sala Bernarda.
Il passato per contro è segnato da incredibili performance, da ardite operazioni, da errori pacchiani che sono stati evidenziati dai periti nominati dal Tribunale.
Questi hanno già portato le loro conclusioni, evidenti, lapidarie, chiarissime.
Ecco alcune delle perle che Meridio sembra ignorare:
1) l'indebitamento è passato da 6,2 milioni di euro nel 2000 a 168 milioni nel 2006!!! (dal Giornale di Vicenza del 8/7/2009)
2) i trasferimenti al Comune che sono stati la principale causa del indebitamento sono avvenuti sulla base di provvedimenti deliberativi discutibilissimi in ordine alla legittimità degli stessi (Consulente del Tribunale Masullo)
3) Sui conti pesano i 29 milioni di euro pagati da Aim alla società uscente che gestiva il servizio di distribuzione del gas a Treviso su cui si esprimono censure “rilevanti per la Corte dei Conti" (idem)
4) Il Consiglio comunale non ha svolto adeguato controllo anche per “l'accertamento di debiti fuori bilancio dell'ente verso Aim, derivati da lavori eseguiti da Aim per conto del Comune" (consulenti del Tribunale)
5) L'amministrazione comunale, in primis il sindaco pro tempore Hullweck hanno esercitato effettivamente, fino al 2004, un potere di direttiva sulla società partecipata, finendo per far prevalere gli interessi dell'ente su quelli della società (idem)
6) Nel 2002 avviene una corresponsione da Aim al Comune di 2,5 milioni di euro “del tutto arbitraria e non giustificata e non giustificabile.." (idem)
7) Le azioni “di pressante ingerenza amministrativa provenienti dal Comune di Vicenza, non supportate da motivazioni giuridico-economiche, sono volte unicamente ad assicurare al Comune l'introito, prima di 10 milioni di euro fino al 2003, poi di 6,8 milioni per il 2004".
8) Vicenda Servizi Costieri: “È una delle vicende più incredibili della storia recente di Vicenza. Come Aim, partecipata per la totalità dal Comune, abbia deciso di gettare dalla finestra una valangata di milioni di euro per salvare Carlo Valle dal fallimento". (!!) (Il Giornale di Vicenza del 6 luglio)
9) Il 9 marzo 2004 il sito venne sequestrato dalla magistratura e il geom. Carlo Valle è stato condannato, ma in contrà San Biagio fu come se nulla fosse avvenuto. (idem)
10) Nel 2003 quando Giuseppe Rossi alla guida di Aim comunica al Consiglio d'amministrazione che vuole imbarcarsi nell'operazione Servizi Costieri gioca l'azzardo coi soldi della città. La società dell'amico Valle è in grave crisi. I consulenti scoprono che aveva già subito un pignoramento infruttuoso bancario e c'era un'istanza di fallimento che non venne dichiarato perché l'avvocato del debitore sbaglio tribunale.(!!!!!) (idem)
11) Il 25 novembre 2003 quando il Cda di Aim parte per comperare la piattaforma, a Vicenza si “violano norme imperative di legge" perché gli atti dell'individuazione del socio privato di una società mista qual è Aimeco richiedono una procedura pubblica. (prof. Lorenzo De Angelis, ordinario di diritto commerciale a Ca Foscari a Venezia e l'avv. Diego Manente, in qualità di consulenti del Tribunale)
12) I consulenti sono stupefatti del fatto che un'azienda pubblica del calibro di Aim compri un ramo d'azienda che produceva pesanti perdite come Servizi Costieri senza valutare i costi. C'è una colpevole disinformazione generale tra i componenti del Cda. !!!
13) È andato in scena un valzer di operazioni commerciali che produrranno effetti pesantissimi. Le cose vanno così male che il bilancio di Aim Bonifiche 2005 mostra un patrimonio netto negativo di 1,2 milioni di euro. (Il Giornale di Vicenza del 6/7)
14) I consulenti individuano nove punti che hanno comportato esborsi per 16 milioni di euro. “Un bagno di sangue che pesa sulle casse della città e che finirà davanti al tribunale grazie al puntiglio di procura e Guardia di Finanza che hanno delineato operazioni negative"!!!! (idem)
Questa fase “horribilis" della mala gestione della politica è arrivata al capolinea. In poco tempo i risultati economici hanno cominciato già a volgere al meglio: se nel 2007 c'erano state perdite per 4,9 milioni di euro nel bilancio, del 2008 comincia ad intravedersi un utile per 2,0 milioni di euro e questo nonostante rimanga la sofferenza di 1,5 milioni di euro di AIM Bonifiche (con accantonamenti di 2,2 milioni di euro per costi da sostenere per la bonifica del maledetto sito di Marghera).
Nonostante a causa delle opinabili gestioni pregresse, AIM Vendite abbia dovuto ancora chiudere in perdita (seppure contenuta) per effetto dei trascinamenti negativi. In sostanza oggi Aim è un’azienda che può dichiarare di “denotare un netto miglioramento dell'andamento economico rispetto all'anno precedente" e di prevedere per il 2009 una previsione di pareggio del bilancio e di riduzione dello stock del debito.
Sono usciti dalla stanza dei bottoni tutti i personaggi nominati dalla politica solo in virtù della loro appartenenza partitica e non in base alle reali competenze; oggi in AIM vi sono manager, professori universitari, professionisti che non sono stati scelti sulla base di mere logiche spartitorie.
I dati che ho scritto su questa breve dissertazione sono oggettivi in quanto non derivano da opinioni ma da valutazioni tecniche di esperti. Credo di aver risposto all'esigenza di chiarezza espressa dall'amico Gerardo; spero soprattutto di essere stato chiaro per i lettori del Giornale e per i cittadini di Vicenza.
Federico Formisano Capogruppo del Partito Democratico
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