martedì 7 luglio 2009

Un bagno di sangue che pesa sulle casse della città

Domanda d’attualità

“Come gettare dalla finestra una valangata di milioni di euro”
“Un bagno di sangue che pesa sulle casse della città”

Sul Giornale di Vicenza di oggi è uscito un articolo a firma di Ivano Tolettini; ecco alcuni passaggi del testo:
“È una delle vicende più incredibili della storia recente di Vicenza. Come Aim, partecipata per la totalità dal Comune, abbia deciso di gettare dalla finestra una valangata di milioni di euro - per i consulenti della procura finora sono 16 milioni - per salvare Carlo Valle dal fallimento. Non lesinano critiche pesantissime il prof. Lorenzo De Angelis, ordinario di diritto commerciale a Ca Foscari a Venezia e commercialista a Genova, e l'avv. Diego Manente, in qualità di consulenti nominati dal procuratore capo Ivano Nelson Salvarani e dal sostituto Giorgio Falcone nell'analizzare il complicato caso che solleva pesanti riflessioni sulle responsabilità.
In 160 pagine si incontrano amministratori (Giuseppe Rossi, Sandro Bordin, Bruno Carta e Renato Bertelle) che abdicano al loro ruolo e per gli esperti della procura non fanno certo gli interessi della società a intero capitale pubblico. I quattro, assieme a Silvio Fortuna, Alessandro Moscatelli e Giuliano Tricarico, oltre all'ex sindaco Hüllweck per i trasferimenti tra Aim e Comune, sono sotto inchiesta e rischiano il processo. Tanto più che il 9 marzo 2004 il sito venne sequestrato dalla magistratura e il geom. Carlo Valle è stato condannato, ma in contrà San Biagio fu come se nulla fosse avvenuto…..
I periti del Tribunale sottolineano che la costituzione della società Aimeco ha un vizio di illegittimità tale da comportare la nullità. Una società commerciale destinata «all'apprestamento di servizi pubblici, quali quelli di igiene ambientale alla quale partecipasse un socio privato avrebbe richiesto da parte del Comune l'esperimento di una procedura ad evidenza pubblica per la scelta del socio privato». Dunque, il 25 novembre 2003 quando il Cda di Aim parte per comperare la piattaforma, a Vicenza si «violano norme imperative di legge» perché gli atti dell'individuazione del socio privato di una società mista qual è Aimeco richiedono una procedura pubblica.
Il primo amministratore delegato di Aimeco è Bruno Lombardi il «quale versa in una situazione di conflitto d'interessi». Il 9 marzo 2004 è sottoscritto l'accordo tra servizi Costieri, Ecoveneta e Aimeco in base al quale quest'ultima subentra alla seconda nel contratto d'affitto. A rappresentarle c'è Lombardi che «concluse un contratto con se stesso, di cui Aimeco avrebbe potuto chiedere l'annullamento». Quando Econoveneta si accorge che Marghera è un pessimo affare e decide di uscire, valutando la propria partecipazione 1 euro, Aim va avanti in'operazione commerciale insensata comperando da Valle a scatola chiusa. I consulenti sono stupefatti del fatto che un'azienda pubblica del calibro di Aim compri un ramo d'azienda che produceva pesanti perdite come Servizi Costieri senza valutare i costi. C'è una colpevole disinformazione generale tra i componenti del Cda.
Aimeco si impegna a versare a Ecoveneta 1,2 milioni di euro e i consulenti calcolano che Aim Bonifiche abbia pagato in maniera indebita 528 mila euro. Nonostante «emergano, manifestamente - scrivono i consulenti - serie responsabilità che appaiono incombere sull'amministratore delegato di Aimeco Lombardi» per la negligenza con la quale avrebbe curato gli interessi della società Il 22 luglio 2005 Rossi esce da Aimeco ed entra il medico Sandro Bordin. Da questo momento va in scena un valzer di operazioni commerciali con la costituzione di Aim Bonifiche che subentra ad Aimeco che produrranno effetti pesantissimi. I rapporti tra Aim e Aim Bonifiche sono sempre più stretti da configurare «l'esercizio di una vera e propria attività di direzione e coordinamento della prima sulla seconda». Le cose, però, a Marghera vanno così male che il bilancio di Aim Bonifiche 2005 mostra un patrimonio netto negativo di 1,2 milioni di euro. Amministratori e sindaci avrebbero violato il dovere di convocare senza indugio l'assemblea per ricostituire il capitale sociale. Si è vicini alla saga dell'acquisto della società dopo la perizia di Gianni Giglioli sul conto del quale i consulenti esprimono forti riserve. È un profondo rosso che si riverbera tutt'oggi. I consulenti individuano nove punti che hanno comportato esborsi per 16 milioni di euro. Dall'investimento iniziale di 289 mila euro, ai finanziamenti infruttiferi per 343 mila euro; quindi quelli per 5 milioni di euro, i 528 mila euro indebitamente pagati a Ecoveneta e i 3 milioni di euro per la rinuncia al costo dell'arbitrato. Ancora, 1,7 milioni di euro versati due volte a Valle e 1,2 milioni per costi di trattamento e smaltimento rifiuti non addebitati a Servizi Costieri. Infine, le perdite di Aim Bonifiche dal 2004 al 2007 per 4,2 milioni. Un bagno di sangue che pesa sulle casse della città e che finirà davanti al tribunale grazie al puntiglio di procura e Guardia di Finanza che hanno delineato operazioni negative.

Tali affermazioni dei periti saranno sicuramente oggetto di interventi da parte della magistratura, ma nel frattempo chiedo all’Amministrazione Comunale:

• E’ stata valutata la possibilità di instaurare una causa di risarcimento civile dei danni nei confronti di amministratori che in maniera così palese ed evidente hanno violato le norme di buona amministrazione?
• Esiste la possibilità di accedere alla Corte dei Conti affinchè valuti l’impatto negativo delle operazioni compiute sui conti di AIM e conseguentemente sul Comune di Vicenza, al fine di operare procedimenti di recupero coattivo nei confronti degli amministratori di AIM.?
• Sull’operazione acquisto della piattaforma di Mestre, sono state attivate le necessarie procedure di garanzia per l’acquirente attraverso la stipula di polizze fideiussorie e tali polizze possano essere escusse da AIM?


I consiglieri comunali:
Federico Formisano_______________
Claudio Veltroni__________________
Sandro Guaiti ____________________
Isabella Sala______________________
Luigi Volpiana____________________
Pio Serafin_______________________
Eugenio Capitanio_________________
Francesca Nisticò__________________

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