
Ho inviato a tutti i miei contatti questo invito
REFERENDUM
“Per una legge elettorale
che consenta di avvicinare la nostra democrazia all’Europa”
Vicenza, Sala cinema Patronato Leone XIII
(Ponte Pusterla – centro storico)
Giovedì 7 maggio 2009 alle ore 18,00
Sarà presente l’On. Prof. MARIO SEGNI
Vicenza Riformista, associazione di cultura politica, ha programmato una serie di incontri su argomenti di particolare interesse per i cittadini. Dopo il primo evento in tema di energie rinnovabili, che ha raccolto un notevole interesse e i cui atti saranno messi in rete appena approntato il sito dell’Associazione, viene ora organizzato un convegno di approfondimento in tema di cambiamento della legge elettorale.
Questo appuntamento è stato scelto anche in relazione al prossimo impegno con il voto al REFERENDUM che si svolgerà il 21 giugno prossimo.
Si é spesso parlato a proposito e a sproposito di questo istituto previsto dalla Costituzione e sugli specifici quesiti sulla legge elettorale attuale, per proporre i quali sono state raccolte quasi 900.000 firme di cittadini italiani.
Per fare il punto della situazione e chiarire gli aspetti della normativa invitiamo, unitamente al Comitato provinciale per il Referendum, tutti i cittadini, le associazioni, le organizzazioni di rappresentanza delle categoria produttive e i sindacati dei lavoratori.
Tra le altre ho ricevuto la risposta del mio amico Mariano, che pubblico:
Penso che Mariotto Segni sia stato e tuttora sia una delle mine vaganti più pericolose per la politica e la democrazia in Italia. Non si riesce a capire perchè il PD sponsorizzi un referendum che regala permanentemente il paese al centro destra.
In verità io un'idea ce l'avrei, ma poi mi giudichi fazioso, sono "premoso" di capire la tua: possibilmente senza propaganda del tipo ci avviciniamo all'Europa, come gli altri paesi, semplifichiamo il quadro politico eccetera. Dammi una ragione convincente e non propagandistica, se puoi.
Mariano
Ho inviato a Mariano queste considerazioni: Non mi sono mai fatto tante illusioni sulla capacità del mio partito, il PD di rinnovare la politica; quindi non sono un deluso. Ma è sconcertante l'immagine che stiamo dando che è l'incapacità di un reale rinnovamento. In Italia abbiamo da una parte uno sciagurato gaffeur che di professione continua a fare il venditore di tappeti e imbonisce alla gente messaggi qualunquistici e populistici facendo molta presa, dall'altra parte quattro colonnelli rimbolsiti che non vogliono farsi da parte e continuano in un balletto fatto solo apparentemente di parole di rinnovamento. Caduto il migliore sul piano oratorio che era sicuramente Veltroni, ora restano solo gli altri ognuno con le sue truppe, ma lontani anni luce dal paese reale. L'attuale sistema elettorale dà a questi personaggi la capacità di scegliere tutto il parlamento. Le liste vengono fatte a Roma nelle segreterie politiche o da Berlusconi in persona. I cittadini non hanno nessuna possibilità di incidere. Berlusconi viene eletto in sedici collegi e sceglie chi mandare in parlamento e chi no. E agli italiani va bene tutto. Sono assolutamente consapevole che il Referendum non cambierà questo sistema ma se una grossa parte del paese dovesse andare a votare la classe politica potrà ignorare ancora il messaggio che arriva dagli elettori?? che non sarà certo quello di sostituire la parola partito alla parola lista, ecc. ma sarà quello chiaro ed inequivocabile di gridare "vogliamo sceglierci i rappresentanti che ci governano, effettivamente!!!!!" Non sarà questo referendum a far si che si possa tornare a dei collegi uninominali senza quota proporzionale in cui i candidati siano scelti con il sistema delle primarie. Ma potrebbe essere un modo di andare verso una strada di effettivo cambiamento. Sognare non costa nulla: lasciare le cose come stanno significa permettere alla Lega di mantenere il suo enorme potere di veto sul governo e di raccontare agli elettori la favola del federalismo. E' questo che vogliamo?? Se diamo al referendum il significato più profondo di un cambiamento che nasce dal basso, potremmo avere una nuova stagione della politica. Altrimenti saremo, si, condannati a fare da eterni oppositori!
Federico
Mi risponde, ulteriormente, Mariano
Nella costruzione del PD non vi siete accorti di essere caduti nella
trappola politica dell'ex PCI, PDS, DS e di essere divenuti succubi della
vocazione egemonica di quel partito e dei suoi dirigenti.
Vi lasciano gli spazi marginali e qualche vostra posizione estremistica che
si squalifica da sé: ma gli uomini sono sempre i loro, organici al loro
progetto, altrimenti "cadono", per faide interne, non importa quanto male ne
possa derivare al paese.
Succede sul,piano nazionale e succede anche a Vicenza.
Tutti gli strumenti, anche il referendum super maggioritario, che avvalorino
questa linea dirigistica portano alla distruzione del centro sinistra.
E' evidente il tentativo di assicurarsi "quanto meno, per male che vada" il
25% della rappresentanza politica, come una sorta di rendita di posizione
monopolistica, non valutando la terra bruciata e l'isolamento delle forze
progressiste.
De Gasperi sosteneva "mai da soli", anche quando avrebbero potuto, Togliatti
e soci, invece, hanno sempre sostenuto la politica di "nessuno alla nostra
sinistra".
E' questa la trappola nella quale siete caduti.
La sinistra, il centro sinistra, per tornare a vincere dve faticosamente
ripensare alla partecipazione ed alla politica dei "cento fiori".
Nn abbiamo scorciatoie maggioritarie ed antidemocratiche, solo Berlusconi e
compari possono avvalersi di questi mezzi con vantaggio.
La via della democrazia, invece, è sfortunatamente (o fortunatamente ?) più
faticosa.
Ciao.
Mariano
Nessun commento:
Posta un commento