domenica 1 febbraio 2009

Due articoli dal Giornale di Vicenza di domenica 1 febbraio

IL CASO. Domanda di attualità del capogruppo del Pd dopo la sentenza civile
«Comune e Aim si rivalgano su chi aveva rimosso Balbo»
Non devono essere le casse pubbliche a tirar fuori i soldi per risarcire l’ex presidente dell’Aim, Pierluigi Balbo, rimosso senza giusta causa dal vertice dell’azienda. È il messaggio chiaro che il capogruppo di maggioranza Federico Formisano (Pd) invia al suo sindaco Achille Variati con una domanda di attualità diffusa ieri. Formisano prende spunto dall’articolo del nostro Giornale «a firma di Ivano Tolettini - scrive il consigliere - in cui si legge che il licenziamento dell'ex presidente di Aim, Pierluigi Balbo fu immotivato e illegale. Fu sbattuto fuori dalla stanza dei bottoni di Aim spa senza “giusta causa” perché il sindaco dell'epoca, Enrico Hüllweck, ritenne di sollevarlo dall'incarico perché non era più strategico ai voleri della giunta». Dall'articolo - sottolinea ancora Formisano - si apprende che Balbo ha ottenuto dal giudice circa 90 mila euro dall'Aim, 66 mila per i mancati introiti (in pratica, gli stipendi cui aveva diritto, conteggiati dalla data del licenziamento fino a quella in cui sarebbe regolarmente scaduto il suo mandato), 10 mila euro per la lesione della reputazione personale e professionale e infine 15 mila euro di spese legali sostenute.Sul nostro Giornale, prosegue il capogruppo del Pd, si legge che «secondo il giudice Guido Santoro fu scelta una strada sbagliata per troncare il rapporto professionale tra il Comune, padrone di Aim, e il manager di provata esperienza. Il vero motivo per il quale a Balbo venne dato il benservito non si è mai compreso. Solo supposizioni. Non certo per i risultati economici - metro per il quale andrebbe valutato un management - che, come dimostrano i bilanci, erano buoni. In realtà, i motivi erano politici e, col senno di poi, per il Comune è stato un doppio autogol. Aim è andata male con ripercussioni negative per milioni di euro e adesso deve pagare anche i danni all'ex presidente per l'ingiusto licenziamento». Come noto, lo scontro in atto in quel momento tra il Comune e l’Aim era dovuto proprio a una questione che si è trascinata poi nel corso degli anni: la firma dei contratti di servizio tra l’Amministrazione e l’azienda, alla quale venivano affidata la gestione dei vari servizi cittadini come energia elettrica, gas, acqua, trasporti e così via. Lo scontro fu soprattutto sul “cosa” il Comune si teneva in proprietà, invece di assegnarlo all’azienda, e sul “quanto” in termini di soldi il Comune chiedeva alla sua azienda come corrispettivo per le diverse assegnazioni.La trattativa non avanzava, e il sindaco Hüllweck decise di azzerare il cda dell’Aim e imporre un amministratore unico, Giuseppe Rossi: nei mesi seguenti furono siglati tutti i contratti di servizio.«In base a tale articolo apprendiamo quindi che Aim sarà obbligata a pagare una cifra abbastanza importante per un'azienda che deve uscire dalla pesante situazione in cui l'hanno lasciata gli anni di conduzione del centrodestra», dice Formisano che chiede «se sia intenzione di Aim o del Comune di Vicenza proprietario della società di rivalersi nei confronti di chi ha causato con una scelta definita “immotivata, illegale, sbagliata, incomprensibile, esclusivamente politica, autolesionistica”, un grave danno alla stessa».

Il Comune verifichi i lavori in Fiera»

Il Comune verifichi la situazione del cantiere della Fiera. È un’altra richiesta, stavolta sotto forma di interpellanza, del capogruppo del Pd Federico Formisano Il quale ricorda che l'Immobiliare Fiera ha avviato il cantiere da 60 milioni di euro per la ristrutturazione-ampliamento della Fiera, e che riguarda anche l’area dell’ex distributore Agip. «Alcuni giorni fa, accogliendo i ricorsi presentati, il Tar Veneto ha annullato gli atti di gara e tutta la procedura si è fermata in attesa di verificare gli effetti di tale pronunciamento». Alcuni lavori peraltro sono già iniziati. Formisano chiede che «il Comune verifichi bene gli aspetti di sua competenza relativi al permesso di costruire e alla condizione ambientale dell'area soprattutto negli spazi in precedenza occupati dalla stazione di servizio». Il capogruppo Pd chiede quindi al sindaco che sia verificato «lo stato di fatto del cantiere anche in relazione al permesso di costruire rilasciato» e si controlli l’eventuale inquinamento del terreno dell’ex stazione Agip.


APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO SULLA TARIFFA RIFIUTI

L’ultimo agonismo in materia di ‘scoasse’ si è concentrato ieri su ordini del giorno e emendamenti. Alcuni sono transitati con tranquillità: provare a pulire le tacche di gomma americana dai marciapiedi del centro storico (Rolando, lista Variati), far partire una nuovo punto di raccolta per rifiuti ingombranti per la zona sud-est della città (“sta per essere inaugurata” ha assicurato l’assessore Dalla Pozza ai democratici Docimo e Capitanio), cercare e smaltire l’amianto ancora presente nella vecchia edilizia (Soprana, Vicenza capoluogo). Di particolare importanza è il documento di Formisano e Balbi (Pd) con Soprana e Rolando – approvato all’unanimità - sui beneficiari dello sgravio previsto dall’Amministrazione in base al reddito e al livello Isee: una lunga e dettagliata tabella di sconti sulla tariffa che Aim e Comune renderanno nota per estendere al massimo la rete delle famiglie agevolate.

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