giovedì 22 gennaio 2009

Appello per la Democrazia

Filippo Andreatta
Appello Pubblicato sul Corriere della Sera del 21/1/2009

Tutto il mondo guarda con ammirazione alla straordinaria capacità di rinnovamento della società americana, al grande esempio di democrazia offerto dalle primarie e dal civilissimo confronto tra i candidati alla Casa Bianca. Il carattere, la storia, la cultura di quella società sono stati determinanti. Ma nulla sarebbe stato possibile se la vita pubblica degli Stati Uniti non fosse basata su alcune regole fondamentali, che ne fanno una democrazia aperta, incompatibile con qualunque chiusura dall’alto.
Queste regole sono innanzitutto:
1) le primarie, che affidano ai cittadini la scelta di ogni candidatura;
2) il collegio uninominale maggioritario, che crea un solido legame tra eletto ed elettore;
3) la scelta popolare del governo;
4) il bipartitismo, che porta chiarezza e stabilità;
5) la separazione dei poteri e la reale autonomia delle diverse istituzioni.
Noi siamo invece impantanati in una transizione infinita che ha condotto a un Parlamento nominato dai capipartito. E le dichiarazioni di chi vuole imitare Barack Obama rendono ancora più evidente la distanza. Perché da noi non nascerà alcun Obama e non vedremo grandi cambiamenti se non rompiamo gli schemi che ingessano la politica.
Nel momento in cui, per uscire dalla transizione, si guarda a grandi modelli, noi proponiamo di assumere come punto di riferimento proprio la democrazia americana, perché crediamo che sia la strada giusta per rinnovare davvero la nostra vita pubblica. E’ una convinzione che accomuna già una larga parte degli italiani. E noi, come liberi cittadini, vogliamo dar voce insieme a loro a questa grande speranza di cambiamento.
Promotori: Filippo Andreatta, Renzo Arbore, Augusto Barbera, Orlando Barucci, Franco Battiato, Giorgio Bocca, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Giacomo Costa, Natale D’Amico, Francesco Giavazzi, Massimo Gramellini, Giovanni Guzzetta, Maurizio Lauri, Gad Lerner, Berardino Libonati, Claudio Magris, Enzo Manes, Cristian Mantero, Antonio Martino, Vincenzo Melluso, Sebastiano Messina, Luigi Moschero, Sandro Parenzo, Arturo Parisi, Gianfranco Pasquino, Mario Pirani, Cesare Romiti, Piero Schlesinger, Alfredo Scotti, Mario Segni, Gian Antonio Stella, Andrea Tavecchi, Mario Usellini, Umberto Veronesi, Guido Roberto Vitale.


Proporrò agli amici di Vicenza Riformista di aderire a questa iniziativa.
Il fatto che venga sostenuta l'idea del cambiamento della legge elettorale, delle primarie, del bipartitismo reale, mi fa sentire personalmente molto vicino ai proponenti, fra cui sottolineo la presenza di persone come Giovanni Guzzetta a cui, noi di Vicenza Riformista, siamo legati da un rapporto di amicizia e di collaborazione. Ricordo che Filippo Andreatta e Gad Lerner furono anche fra gli iniziatori del processo di formazione dell'Associazione per il Partito Democratico.
Federico

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