
La Compagnia Stabile di Balletto di Vicenza "European Thersicore Company" fa l'en-plein degli spazi teatrali più prestigiosi della città e raccoglie anche al Civico "Città di Vicenza" gli applausi degli appassionati. L'anteprima nazionale delle due ultime coreografie create dalla direttrice artistica Monique Pepi ha avuto un prologo nel segno della solidarietà con la celebrazione del gemellaggio tra Vicenza e la Fondazione "Città della Speranza". Federico Formisano, in rappresentanza del sindaco Variati, ha ricevuto dalle mani del presidente della fondazione Andrea Camporese la targa che testimonia il sostegno della città alla ricerca sulle leucemie infantili.Il sipario si è quindi aperto sul primo dei due balletti in programma, il "Pulcinella" musicato da Igor Stravinskij che Monique Pepi ha affrontato con brio e disinvoltura, adattando i movimenti dei nove ballerini in scena al clima gioioso della partitura. La vicenda racconta di un turbinoso rapporto d'amore tra Pulcinella, la fidanzata Pimpinella e altre ragazze che si contendono sfacciatamente gli sguardi della fascinosa maschera napoletana. Due innamorati gelosi tendono un agguato a Pulcinella e lo colpiscono con violenza, al punto di crederlo morto. Ma l'astuto trafficone fa solo finta e, dopo aver simulato una miracolosa resurrezione, ritorna alla sua allegra vita sentimentale, promettendo alla fidanzata di aver messo la testa a posto ma continuando a strizzare l'occhiolino ad ogni bella ragazza che incontra. I giovani ballerini della compagnia rendono gradevole la tresca amorosa con movenze leggere ed acrobatiche che assecondano il ritmo con cui Stravinskij ha affrontato l'ambientazione mediterranea della vicenda. Unico neo, una scenografia troppo stereotipata, essenziale nelle struttura ma ridondante di simboli partenopei, decisamente superflui in funzione della dinamica narrativa.Per fortuna più sobria l'ambientazione del secondo set, intitolato "Nocturna" e dedicato alla musica minimalista di autori come Ludovico Einaudi, Philip Glass, Michael Nyman e Ryuichi Sakamoto. Un semplice fondale nero sormontato da una luna gigantesca che cambiando colore, dall'ambrato delle prime ore della sera, al livido della notte fonda, all'indaco che precede l'alba, contrassegna lo scorrere del tempo e il mutare delle emozioni. La notte è attesa dagli esseri viventi come momento di meritato riposo dopo le fatiche del giorno ma è anche temuta per il mistero che la tenebra porta con sé. L'anima dell'uomo attraversa la notte in un continuo variare di sentimenti che lo portano alla coscienza di sé, alla consapevolezza dell'effimero che accompagna la sua esistenza, alla timorosa scoperta di un arcano al quale affidare la speranza di una rinascita. Il ritorno del giorno sembra promettere nuove certezze che il calare di una nuova notte, inevitabilmente, dissiperà.
Le note affascinanti create dai quattro musicisti elaborano un tessuto narrativo perfetto, al quale i corpi dei ballerini si adattano in un susseguirsi di esitazioni, improvvisi entusiasmi, attimi di abbandono, di speranza, di illusione, di desiderio di ricominciare.Alla fine, lunghissimi applausi per la coreografa e per i suoi bravissimi allievi: Gabriele Ceriotti, Giulia Cresci, Stefano Fossat, Amand e Mirand Pulaj, Katia Vianello, Annalisa Fontana. Tomoka Chikanaga e Yuki Imaizumi.
Le note affascinanti create dai quattro musicisti elaborano un tessuto narrativo perfetto, al quale i corpi dei ballerini si adattano in un susseguirsi di esitazioni, improvvisi entusiasmi, attimi di abbandono, di speranza, di illusione, di desiderio di ricominciare.Alla fine, lunghissimi applausi per la coreografa e per i suoi bravissimi allievi: Gabriele Ceriotti, Giulia Cresci, Stefano Fossat, Amand e Mirand Pulaj, Katia Vianello, Annalisa Fontana. Tomoka Chikanaga e Yuki Imaizumi.
Davide Golin sul GAZZETTINO
La compagnia stabile di balletto European Thersicore Company di Vicenza sarà la testimonial del neonato gemellaggio tra il capoluogo berico e la Fondazione Città della Speranza. L'incontro che formalizzerà ufficialmente questa liason avverrà il prossimo giovedì 4 dicembre al Teatro Comunale, data della presentazione in prima nazionale della nuova produzione della compagnia coreutica vicentina. Sarà uno spettacolo diviso in due parti: Pulcinella, balletto in atto unico su musiche di Stravinskij, e la nuova creazione Nocturna, una ricerca di stampo neoclassico sulle musiche di maestri minimalisti come Einaudi, Glass, Nyman e Sakamoto. Le coreografie sono a cura del direttore artistico Monique Pepi, già docente e coreografa di varie accademie dell'est europeo, tra i relatori all'incontro di presentazione dell'evento a Palazzo Trissino insieme all'assessore del comune Federico Formisano , Stefania Fochesato della Città della Speranza e a Maria Teresa De Gregorio della Regione Veneto. "Siamo davvero lieti di supportare l'attività dell'European Thersicore Company, - ha puntualizzato quest'ultima - l'unica compagnia stabile di danza nel Veneto e nota per l'alta qualità del suo repertorio grazie anche ai suoi nove danzatori professionisti - sette dei quali solisti - provenienti da tutta Europa". Punto di forza della compagnia è una produzione artistica di stile classico e neoclassico, una ricerca che mira all'essenziale rifiutando contaminazioni e che rivisita con rigore la tradizione accademica. La cerimonia di gemellaggio avverrà giovedì sera alla presenza del sindaco Variati per poi alzare il sipario alle ore 21. Ghiotto antipasto nel pomeriggio sempre di giovedì alle 17.30, quando nel foyer del Comunale verrà illustrato lo spettacolo alla presenza del critico Alberto Testa. Metà del ricavato dello spettacolo verrà devoluto a favore della Città della Speranza per contribuire alla costruzione di un nuovo reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale di Padova e per sostenere la ricerca sulle neoplasie infantili. Ma questa non è che una prima tappa: la Thersicore Company infatti destinerà alla fondazione benefica anche metà dei proventi de "Il sogno dell'Accademia Olimpica", uno spettacolo itinerante ideato in occasione del 500esimo di Palladio sulla vita e sull'ispirazione artistica dell'architetto in una brillante ambientazione da Commedia dell'Arte. Dopo la prima assoluta lo scorso giugno a Bruxelles e la prima nazionale che avuto come logica cornice l'Olimpico di Vicenza, l'evento ora toccherà altre regioni italiane. Grande la soddisfazione per questo gemellaggio tra Vicenza e la fondazione, come hanno ricordato Formisano e Fochesato: "La Città della Speranza è nata proprio a Vicenza, anche se poi ha più legato il suo nome alla realtà di Padova e a importanti conquiste contro le malattie infantili. Conta già il gemellaggio di 70 comuni e finalmente ora anche Vicenza è tra questi".
Natascha Baratto sul Giornale di Vicenza del 27/11/08
La fondazione “Città della Speranza” allarga il gruppo dei compagni di viaggio nel suo cammino di solidarietà. Ieri il Comune di Vicenza ha ufficializzato il gemellaggio con la fondazione, che dal 1994 si occupa di raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica nel campo dei tumori e delle malattie oncoematologiche pediatriche. È grazie a “Città della Speranza” se oggi l'ospedale cittadino San Bortolo ha il day hospital all'interno di Pediatria: in quattro anni la Fondazione ha infatti investito 500mila euro per la costruzione e il sostentamento del reparto. Il prossimo progetto, che seppur ambizioso ha già preso il via, è la torre di ricerca pediatrica che verrà costruita nella zona industriale di Padova. «Ho un bellissimo ricordo della fondazione - ha spiegato Federico Formisano, capogruppo del Partito democratico con delega ai gemellaggi - da quando nel 1997 venne organizzata l'ultima partita della nazionale calciatori in città. All'epoca devolvemmo il ricavato proprio a Città della Speranza: da allora la fondazione ha continuato in un cammino pieno di solidarietà, raggiungendo traguardi importanti. Sono orgoglioso di poter dire che oggi anche il Comune di Vicenza si affianca nel percorso della fondazione». Felice per il riconoscimento anche Stefania Fochesato, responsabile cittadina di Città della Speranza: «È' per noi un risultato prezioso, che riconosce la nostra importanza anche territorialmente». Il gemellaggio verrà presentato alla cittadinanza venerdì 4 dicembre, alla prima nazionale del balletto “Pulcinella" e della nuova creazione “Nocturna" nel Teatro comunale “Città di Vicenza”. Parte del ricavato dello spettacolo, che avrà le coreografie di Monique Pepi dell'European Thersicore Company, verrà devoluto proprio a “Città della Speranza”. Sul palco saliranno il sindaco Variati, il presidente della fondazione, Andrea Camporese, e il primario di Pediatria, Paolo Colleselli, per presentare il gemellaggio.Sul Giornale di Vicenza del 30/11/2008 Le proposte di FORMISANO (Pd)Nuovi gemellaggiDagli Usa si fa avanti Cleveland«Un nuovo gemellaggio? Costerebbe troppo. Meglio studiare altre forme di legame con altre città». Lo sostiene Federico FORMISANO, capogruppo del Partito democratico, consigliere delegato ai gemellaggi, ricevuto nell’ultima riunione di giunta per relazionare sullo stato dell’arte.FORMISANO propone di aggirare l’ostacolo economico (a bilancio ci sono appena 30 mila euro, che a fatica saranno confermati nel 2009) attivando formule inedite ispirate ai regolamenti di altre amministrazioni comunali, come quella di Firenze. Potrebbero allora essere stipulati “patti di fratellanza” e “patti di amicizia”.Ci sono già due candidature. La prima e più prestigiosa è quella avanzata da Cleveland, capoluogo della contea di Cuyahoga, nell’Ohio. Non sarebbe un rapporto alla pari (Cleveland conta mezzo milione di abitanti) ma sono stati proprio gli americani a farsi avanti dopo aver effettuato una ricerca, facendo cadere su Vicenza la loro scelta.«Dopo la vicenda Dal Molin - spiega FORMISANO - Vicenza ha necessità di far risaltare il proprio ruolo di città aperta e ospitale, ispirata ai valori della solidarietà e dell’amicizia fra i popoli. Significativo sarebbe in tal senso un patto con una città statunitense, in cui venga fatto risaltare l’elemento dell’amicizia tra le genti».La seconda candidata per stringere patti di amicizia è Osijek, città croata di 114 mila abitanti, crocevia della guerra nei Balcani, spinta dal desiderio di uscire dalla fase di emergenza. FORMISANO vi era stato in visita negli anni Novanta con Vincenzo Riboni per l'inaugurazione di un ospedale da campo. Patti di fratellanza, invece, potrebbero essere stretti con comunità africane dove sono attivi missionari e volontari vicentini.Nel frattempo le celebrazioni palladiane sono l’occasione per saldare i legami, già buoni, con la gemella francese Annecy, ma soprattutto per ridare ossigeno al gemellaggio con la tedesca Pforzheim: «È necessario un rilancio delle attività - rileva FORMISANO - oggi ridotte ai minimi termini anche per la crisi dell’oreficeria».G.M.M.
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