Un immagine eloquente di una recente partita giocata sul campo di San Pio X°
IMPIANTI SPORTIVI.
Vicenza, il futuro degli impianti sportivi all’aperto è in sintetico. Finalmente, dopo che in provincia hanno cominciato a fiorire i campi di calcio in erba artificiale, anche in città sta nascendo un progetto concreto. Nel piano triennale sono stati stanziati circa 500 mila euro, di cui circa la metà spendibili tramite mutui e gli altri da incamerare tramite future (ed eventuali) alienazioni.
L’assessore allo sport Umberto Nicolai crede fermamente nel progetto, che darebbe respiro ad alcune società cittadine costrette ad allenarsi e giocare sullo stesso terreno.«La cifra stanziata al momento ci consentirebbe di realizzare solamente un campo - spiega Nicolai, che è anche presidente del Coni e regge pure l’ufficio di educazione fisica dell’ex Provveditorato agli studi - ma stiamo studiando una forma di collaborazione con le società calcistiche e anche con eventuali sponsor istituzionali, per riuscire a realizzarne almeno tre. A tal proposito abbiamo già cominciato a parlare con l’Aim per cercare una forma di collaborazione. Ma esistono possibilità anche di contributi regionali e noi stiamo cercando di percorrere pure quella strada. Inoltre, le società sportive interessate si sarebbero dichiarate disponibili a sborsare qualcosa, in cambio di una lunga gestione dell’impianto. Anche questa è una formula da analizzare».Ma quali sarebbero gli impianti da inerbare con steli in plastica speciale e palline di caucciù? Va detto che prima delle elezioni l’attuale consigliere Federico Formisano aveva iniziato un monitoraggio dei campi di calcio cittadini, a cominciare da quello di S. Pio X ( Formisano) è anche presidente dell’Altair (errore; il presidente dell'Altair è Maurizio Basso ndt!!!), che è quello che necessita di interventi più urgenti. È infatti dalla fine degli anni ’60 che uno dei più popolosi quartieri della città ha un campo solo per allenamenti e partite della sua squadra (e quelle, numerose, del settore giovanile).Questo è il primo della lista. Seguono quelli della Stanga, del San Bortolo e di via Zanecchin (dietro lo stadio Menti). Tutti sono in condizioni pietose per il troppo utilizzo.«Il campo in sintetico avrebbe una serie di vantaggi - spiega l’assessore Nicolai - Innanzi tutto non si creda che rifare questi campi, ormai distrutti, costerebbe tanto meno; in secondo luogo, sarebbero impianti utilizzabili dalle scuole al mattino, per le ore di educazione fisica o per altre iniziative. I campi sintetici non necessitano di irrigazione, e i problemi all’impianto idrico di questa estate a S. Lazzaro dovrebbero far capire il vantaggio che questo comporta. In terzo luogo sono terreni sfruttabili 24 ore su 24, utilizzabili quindi sia per gli allenamenti che per le partite, senza deterioramento del fondo».L’esperienza in provincia, raccolta nel suo dossier da Formisano sembra confortante. Il primo terreno sintetico realizzato nel Vicentino è stato quello di Lerino. Ora ce ne sono altri a Isola (spesa di circa 300 mila euro, secondo il dossier), Monteviale (283 mila), Costabissara e Montecchio per gli allenamenti (circa 300 mila), e Arcugnano (325 mila) dove è stato realizzato un campo di quarta generazione.
Dal giornale di Vicenza del 7/12/2008 (Federico Ballardin)
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