IL SOGNO DI HEUSS
Nel marzo 2006 l'associazione "Città di Vicenza" presentava il film Un atto d'amore dedicato alla figura di Thomas More. Ora l'associazione presenta un nuovo film di cui Antonio Baldo ha curato regia e sceneggiatura. Il titolo è Il sogno di Heuss, l'intreccio è desunto da Wandervögel, ponderoso romanzo che il poliedrico Baldo ha stampato nel 1999. Conrand Heuss vi compare, bambino, nel prologo del 1913. Molto tempo dopo egli diventa il creatore della Fondazione, un colosso finanziario con sede a Ginevra e ramificato in tutto il globo. L'accumulo di ricchezze - vi hanno contribuito traffici di diamanti e opere d'arte - ha avuto come sfondo la Germania tra le due guerre mondiali e negli anni del trionfo nazista. Ora la Fondazione è a un delicato punto di passaggio: i tempi sono maturi per una nuova presidenza. I maneggi coinvolgono molti: il presidente del Brasile e un candidato (non abbronzato) alla presidenza statunitense, un finanziere giapponese, un'aristocratica tedesca e Giorgio Morelli rettore della sede veneziana della Goldberg & Bart University.È una rischiosa partita a scacchi che ha come nicchia ospitante anche Vicenza. Anzi è proprio uno sparo nel Teatro Olimpico che innesca l'azione del film, come potranno verificare quanti interverranno alla prima (ingresso libero) di sabato 13, ore 18, al Teatro S. Marco, preceduta da un’anteprima a inviti domani sera all’Hotel de la Ville.Agli spettatori le Antonio Baldo Productions non offriranno solo conflitti di potenti ma anche, nella passerella degli interpreti, personalità del teatro vicentino (Piergiorgio Piccoli, Silvano Guarda, Donatella Pigato, Carlo Properzi Curti, il compianto Gianni Sterchele) e un piccolo gotha di amministratori ben noti: Enrico Hüllweck, Amalia Sartori, Paolo Pellizzari, Ubaldo Alifuoco, Federico Formisano, Gherardo Meridio… Sul manipolo di coraggiosi che, consegnandosi all'immagine elettronica, hanno sfidato il giudizio dei contemporanei e dei posteri si tornerà a ragion veduta.
E.P. dal Giornale di Vicenza del 11/12/2008
Questa sera alle 18 al teatro San Marco un film con protagonisti autorevoli vicentini e la regia di Antonio Baldo. La scena del Teatro Olimpico fa da sfondo ad un balletto moderno, che viene interrotto bruscamente da uno sparo, che colpisce uno degli artisti. Da qui muove la vicenda de Il Sogno di Heuss, film che viene presentato per la prima stasera alle 18 al teatro San Marco, con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in sala. Realizzato per l'associazione Città di Vicenza da Antonio Baldo, che ne ha curato sceneggiatura e regia, il film si rifà al romanzo Wandervoegel, dello stesso autore, e narra una spietata lotta di potere per acquisire il controllo di una grande scoperta scientifica, che porterebbe a sviluppare enormemente l'intelligenza umana. Una scoperta in mano della ricca Fondazione, alla cui presidenza ambiscono in molti. E l'episodio d'apertura in teatro si svela proprio come un regolamento di conti tra gli spietati concorrenti. Da qui muove un intreccio ricco colpi di scena. La vicenda è ambientata a Ginevra, sede della Fondazione e teatro di complessi intrighi internazionali, e si allarga a varie città, tra le quali anche Venezia e Vicenza, che viene rappresentata nella scena cruciale al Teatro Olimpico. Nella realtà, il film è stato interamente girato scegliendo location per lo più vicentine. Allo stesso modo, vicentini sono la produzione ed il cast, che si avvale di attori professionisti, attori amatoriali, semplici comparse e giovanissimi al debutto sulla scena. Oltre a Piergiorgio Piccoli, Donatella Pigato, Carlo Properzi Curti, Silvano Guarda e numerosi esponenti del teatro vicentino, nel cast figurano protagonisti della vita pubblica locale, quali Enrico Hllweck, Dino Menarin, Amalia Sartori, Paolo Pellizzari, Ubaldo Alifuoco, Federico Formisano , Gerardo Meridio, Mariano Galla, e tanti altri che si sono prestati all'avventura non solo come semplici comparse. Va citata la partecipazione dell'indimenticato Gianni Sterchele.
Matteo Crestani dal Gazzettino
sabato 13 dicembre 2008
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1 commento:
carino anche se la trama è un po' complicata, bravi gli attori sia i professionisti che i debuttanti.
Stefano
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