Rispondo subito ed a scanso di equivoci: si!! se l'impostazione data risponde ad effettive esigenze di servizio, di funzionalità, di giustizia sociale.
E poichè ho avuto modo di sentire l'illustrazione che ne ha fatto l'Assessore Dalla Pozza, ho avuto modo di leggere i documenti accompagnatori e di sentire il Dirigente delle AIM preposto, sono molto consapevole di questo SI che pronuncerò martedì 23 dal mio banco consiliare in Sala Bernarda.

Facciamo una prima considerazione: la tariffa è il corrispettivo del servizio di gestione dei rifiuti urbani. La tariffa a differenza della tassa ha l’obbligo di coprire il 100% dei costi utilizzando nel calcolo non solo i metri quadrati dell’abitazione ma anche il numero di persone che la occupano. Questa semplice regola del buon amministratore è stata sempre applicata: no!! Dal 2004 la tariffa non è stata più aggiornata e questo ha fatto sì che si producesse un buco nei conti del servizio. La differenza fra il costo effettivo del servizio e quanto pagato dagli utenti è stata di un milione e mezzo di euro per ogni anno dal 2004 al 2008 ( per la precisione AIM ha stimato per il 2009 un disavanzo di 1 milione e 440 mila euro). Chi ha dovuto assorbire questo disavanzo, negli anni passati?? L'AIM ha assorbito tale differenza fra entrate ed uscite attraverso un artificio contabile: ha accoppiato i bilanci del settore rifiuti con quello del settore parcheggi; in tal modo i vicentini hanno comunque pagato questo disavanzo con gli utili del settore sosta che avrebbero, invece, essere investiti in nuovi parcheggi d'intersambio,nella realizzazione di piste ciclabili, nella creazione di nuove aree di sosta.
AIM era un'azienda sana fino a dieci anni: aveva addirittura riserve economiche in titoli di stato per 25 milioni di euro. Oggi questa azienda ha centosessanta milioni di euro di debito e produce otto milioni all'anno di interessi passivi. Anche per colpa di scelte come quelle di non far pagare i reali costi della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti. Qualcuno ha pensato alle conseguenze per i vicentini di un simile depauperamento di una loro risorsa??
In commissione ho chiesto al dirigente di AIM Casolin, se l'azienda avesse chiesto al Comune di aumentare la tariffa "Certo- mi ha risposto il dirigente - tutti gli anni, ma il Comune ha ritenuto di non procedere!" Aggirando in tal modo un ben preciso obbligo di legge.
E lo ha fatto per non andare incontro ad una disposizione impopolare di incremento di una tariffa.
Ma chi amministra un ente locale deve avere un quadro globale della situazione e non assumere decisioni di mero carattere populistico, senza pensare alle conseguenze di tali decisioni.
Inoltre la delibera che andremo ad approvare sarà più giusta sul piano sociale introducendo nuove norme a favore delle famiglie che sono in situazione di disagio economico.
Chi potrà dimostrare che il proprio reddito non sia superiore a quello della pensione minima potrà avere un abbattimento della tariffa fino al 75% della cifra da pagare. Verrà inoltre aumentata la quota di abbattimento per chi ricorre al compostaggio domestico (30% al posto del precendete 10%). Saranno introdotte riduzioni per chi utilizza i pannolini riutilizzabili, per chi attua l'attività di autorecupero, per le utenze non attive e molte altre norme ancora che riducono anzichè incrementare l'importo dovuto da particolari categorie di utenti.
Alla fine l'incremento per la media delle famiglie vicentine e delle attività economiche sarà di un euro al mese. Ma il venti per cento, circa, dei nuclei familiari, quelli con cittadini anziani, con handicappati o con persone seguite dai servizi sociali si troveranno ad avere una riduzione dei costi dei servizi.
Infine aumenterà la qualità del servizio mediante l'introduzione di modifiche nel sistema di raccolta, con progressiva eliminazione dei cassonetti stradali nelle aree periferiche, con l'incremento della raccolta, della spazzatura e del lavaggio delle strade in tutta la città.
In sostanza si tratta di una buona delibera. Io ne sono assolutamente consapevole. Per questo affronterò senza titubanze il Consiglio della settimana prossima.
1 commento:
Vorrei segnalare che, il 06.12.2008negli uffici postali ove mi accingevo al pagamento di bollettini vari, lo scrivente notava due persone note che ritiravano la social card. Entrambi molto conosciuti dai miei concittadini, uno Commerciante in Pelletteria e Calzature, l'altro un'Artigiano Tappezziere. Chiaramente i due "poveretti" con il Suv e la casa al mare, non riuscendo a guadagnare abbastanza..hanno pensato bene di potere finalmente comprare il pane usando la Social Card. Che faccia tosta!!! Chi è veramente povero..ma fruisce della disponibilità di un garage, non ne ha diritto...mentre il furbo che dichiara quanto gli pare, come reddito, ha pure il fegato di farsi la fila alla posta per ritirare la Card. Caro Berlusca & Co....non ci incanti più..i tuoi voti vengono solo da una parte...dal Popolo della Libera Dichiarazione dei Redditi...
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