sabato 14 giugno 2008

Rassegna stampa dal 1 al 11/6

1/6 /2008 (Giornale di Vicenza)
Per i 24 della maggioranza di centrosinistra sarà la lettura del week-end: un bel pacco di idee e propositi che diventeranno il Documento di indirizzi programmatici per il quinquennio fino al 2013. Sarà sfornato da Achille Variati forse domani o comunque in tempo perché i consiglieri vi dedichino il fine-settimana.Il sindaco sta rifinendo il testo e si prepara a battere il record cittadino di “meditazione”: in consiglio comunale - con le integrazioni al documento portate dai dieci assessori - l’appuntamento con il dibattito e il voto è ancora lontano, tra due settimane, giovedì 19.Prima ci sarà una fase breve, intensa e nuova di confronto portato anche fuori dalla giunta e dalla maggioranza. Interlocutori cercati da Achille Variati, secondo quanto riferiscono i portavoce della sua coalizione: le forze sociali, le liste più o meno amiche presenti alle elezioni ma rimaste fuori dal consiglio comunale, l’opposizione capitanata da Lia Sartori alla quale il sindaco farà avere il Documento in buon anticipo. Perché, se c’è da sparare contro, si spari subito e con cognizione di causa, non solo per dovere di schieramento.Il tris consiliare Partito democratico-lista Variati Sindaco-Vicenza Capoluogo è reduce da una riunione che ha affrontato lo scadenzario ormai pressante in Comune. Da far partire sono, prima di tutto, le commissioni consiliari: potrebbero essere formate già all’inizio della prossima settimana. Poi toccherà alla convocazione ufficiale del consiglio, possibile adesso che il presidente consiliare Luigi Poletto ha finalmente in nota tutti i nomi dei capigruppo, ultima a essere ufficializzata la leghista Manuela Dal Lago. Poi comincerà il bello: dal primo confronto in sala Bernarda a tutto quello che deve succedere per l’assestamento del cambio di maggioranza a Palazzo Trissino.
4/6/2008 ( Il giornale di Vicenza)
COMUNE/1. Il Pdl le rivuole e spera in una rivalsa dopo la sconfitta elettorale di misuraSulle Circoscrizioni il primo scontro politicodi Antonio Trentin
Circoscrizioni da rifare o da superare definitivamente?Sarà su questo interrogativo il primo notevole scontro politico tra il centrodestra ex di governo in città e la nuova maggioranza variatiana. Ed è quest’ultima a voler prendere l’iniziativa, giocando di rimbalzo sulla prima importante iniziativa dell’opposizione. Per non andare a rimorchio su un terreno potenzialmente infido e per impostare “in proprio” la partita in sala Bernarda.Il Popolo della libertà - ma non la Lega Nord che aveva affossato l’idea di mantenere le Circoscrizioni nello scorcio finale della giunta Hüllweck - ha proposto nei giorni scorsi una mozione per la riesumazione delle perdute Circoscrizioni. Non le sette che c’erano e non sono più permesse, per fare risparmi, dalla legge finanziaria 2008. Ma le tre consentite a Vicenza dalla normativa nazionale, funzionanti come e possibilmente meglio di prima, ripartite sul territorio con confini da definire.Perché l’urgenza di questa mozione, a tre mesi dal flop del progetto dell’allora assessore Roberto D’Amore, rimasto con i soli voti di Forza Italia, Alleanza nazionale e Sinistra arcobaleno? Il Pdl aveva dichiarato subito dopo la sconfitta di Lia Sartori per un soffio che il mancato traino del voto per il Decentramento aveva danneggiato il centrodestra. E così oggi due sono gli obiettivi plausibili del Pdl e su di essi contro-ragiona la maggioranza di centrosinistra. Primo: ficcare un cuneo tra i variatiani - che oggi hanno uno dei favorevolissimi (quella volta) alle Circoscrizioni come capogruppo della "lista del sindaco", Giovanni Rolando - e il Partito democratico, a suo tempo contrario alla formula D’Amore. Secondo: arrivare al più presto alla rinascita circoscrizionale e all’occasione di una nuova conta elettorale (già l’anno prossimo in coincidenza conle elezioni europee?), per puntare a ribaltare i numeri che a fine aprile hanno sorriso a Variati.«Se il disegno è questo, piano...» avverte proprio Rolando: «Il Decentramento si deve fare se serve alla città e fatto bene. In cinque anni la passata Amministrazione non aveva riformato niente. Adesso le cose si studiano a fondo». Fa lo stesso ragionamento Vicenza Capoluogo e il Pd punta tutto sull’imminente Documento di indirizzi programmatici che il sindaco sta per sfornare. «L’idea di tornare alle tre Circoscrizioni politiche disegnate da Forza Italia e Alleanza nazionale è quella che ci piace di meno - commenta il capogruppo Federico FORMISANO -. Proponiamo piuttosto di mantenere la struttura amministrativa degli uffici del Decentramento, quella che fornisce servizi diretti ai cittadini, e anzi se possibile di potenziarla. E di creare consulte di zona di nomina del consiglio comunale, coordinate da consiglieri delegati dal sindaco, che siano il tramite diretto con i cittadini nei quartieri».

7/6/2008 ( Il giornale di Vicenza)
Disabili e sport domani a S. Andrea
«Io credo che la migliore risposta la dia sempre il campo. E domani a S.Andrea si avrà modo e occasione per abbattere un altro steccato. Confido in una folta partecipazione". Federico FORMISANO, presidente dello Spartak, l'associazione che promuove la pratica sportiva fra i disabili psichici, liquida senza polemiche l'ultima gaffe del comitato organizzatore di Pechino 2008. In una guida sulle Paraolimpiadi destinata ai 30mila volontari, giudizi tutt'altro che lusinghieri sui portatori di handicap definiti "gruppo speciale con personalità e modi di pensare speciali" quando non "suscettibili, solitari, introversi e poco sociali". A S.Andrea ci saranno tutti i tipi di disabilità: dai ragazzi in carrozzina dell'H81 ai sordomuti del Gruppo Silenzioso Berico, ai ragazzi del Gruppo Non Vedenti ai miei atleti dello Spartak. E ci sarà anche una nuova associazione, Chiamadanza". R.L.

11/6/2008 (Il giornale di Vicenza)
Commissioni, all’opposizione “offerte” due presidenze
Due presidenze all’opposizione, tre alla maggioranza. È questa la proposta che la pattuglia variatiana ha presentato ai gruppi di minoranza per definire la composizione delle cinque commissioni consiliari. Le presidenze offerte, come conferma il capogruppo del Partito democratico Federico FORMISANO, sono quelle della prima e della seconda commissione, che si occupano i Affari istituzionali e Bilancio: in particolare la seconda, è il tipico organismo in cui l’opposizione può esercitare il suo potere di controllo sulla gestione dei soldi pubblici.Resterebbe alla maggioranza, invece, la commissione Territorio. A lungo si era ipotizzata una presidenza di centrodestra della commissione incaricata di occuparsi di temi centrali come l’urbanistica, l’edilizia privata, la mobilità, l’ambiente. Oggi, invece, appare in pole position Pierangelo Cangini del Partito democratico.

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