lunedì 2 giugno 2008

Documento sul decentramento

Villa Lattes Sede della circoscrizione 6
Si possono ipotizzare tre scenari:
1- totale eliminazione delle circoscrizioni con il solo mantenimento delle strutture da utilizzare come centri civici nel territorio per incontri, riunioni, biblioteche decentrate, ecc..
2- mantenimento delle circoscrizioni come servizi territoriali di presenza nel territorio con il quadro organizzativo attuale e l’istituzione di consiglieri delegati ( uno o più per ogni circoscrizione) affiancati dalle consulte territoriali e dalle assemblee.
3- Previsione della introduzione dal prossimo anno di tre macro circoscrizioni così come previste dalla Legge Finanziaria 2007;
ANALISI DELLE TRE IPOTESI

1- Eliminazione totale

Vantaggi

Risparmio economico

Riutilizzo del personale in settori sotto organico

Dismissione di locali inutilizzati o loro conversione

Svantaggi
Mancanza di un collegamento con il territorio
Accentramento di servizi con problemi di funzionamento
Difficoltà di gestione dei centri civici, dei parchi gioco, degli impianti sportivi di quartiere, ecc.


Mantenimento dei servizi territoriali con consigliere delegato di zona.

Vantaggi

Presenza nel territorio

Decentramento dei servizi

Possibilità di gestione in loco di centri civici, ecc.

Attribuzione ad un consigliere di un ruolo strategico con possibilità di gratificarlo nella sua azione amministrativa.
Svantaggi
Mantenimento di una struttura costosa (attualmente 18 persone di cui 2 part-time)
Viene meno la disponibilità del personale per settori oggi sguarniti
Costi delle strutture circoscrizionali e del loro mantenimento ( riscaldamento, manutenzione, ecc)
3 Ripristino delle circoscrizioni con riduzione del loro numero (3)

Vantaggi

I consiglieri eletti svolgono un’esperienza importante dal punto di vista formativo.

Potrebbero essere attribuite alle 3 macro circoscrizioni competenze e deleghe più significative.

Si ritorna alla piena trasparenza delle scelte amministrative attuate da eletti.
Svantaggi
Vengono meno i vantaggi dell’eliminazione (punto 1)
Potrebbero formarsi maggioranze diverse in Comune e nelle circoscrizioni con il pericolo di un uso politico dello strumento che dovrebbe invece essere di partecipazione.
Difficoltà di individuare i criteri unificatori di tre macro realtà molto diverse fra di loro.

Percorso per arrivare al nuovo decentramento
Gli Stati Generali dei quartieri

Un primo passo da compiere al più presto è quello di convocare Circoscrizione per Circoscrizione gli “Stati Generali” dei quartieri: come detto tutte quelle rappresentanze territoriali che prima avevano relazioni (di convenzione, di collaborazione, di partecipazione, di utilizzo dei locali, ecc.) con le Circoscrizioni.
La convocazione dovrà essere fatta dal Sindaco
Obiettivo di questi stati generali sarà quello di:
1) Presentare il nuovo Sindaco e la nuova amministrazione.
2) Spiegare il processo politico che ha portato all’abolizione delle Circoscrizioni.
3) Avviare un processo di partecipazione per la creazione di un nuovo decentramento anche attraverso la proposta di un concorso di idee che si sviluppi a partire da due possibili forme distinte - Circoscrizioni e Consulte di Quartiere, sulle quali comunque l’amministrazione deve dare un indirizzo - e da due modalità di partecipazione non necessariamente in esclusione tra loro: il Bilancio Partecipativo e le Consulte tematiche.

Consulte territoriali – Assemblee territoriali
Quello delle Consulte (di Quartiere, territoriali, circoscrizionali) è un modello decisamente diverso rispetto a quello sperimentato delle Circoscrizioni, meno strutturato dal punto di vista amministrativo ma forse più incidente da quello politico.
La partecipazione della popolazione all’attività amministrativa del Comune, prevista dalle norme statutarie, si realizza con l’istituzione delle Consulte determinate territorialmente dal Consiglio Comunale. La costituzione delle Consulte di Quartiere implica l’esistenza di un ufficio di Segreteria apposito ed un Assessorato al Decentramento e Partecipazione. Le consulte affiancano il consigliere delegato. Senza essere troppo specifici sulla normativa di riferimento per la costituzione ed il funzionamento delle Consulte di quartiere, le caratteristiche salienti possono essere riassunte nel modo seguente:
1) Nomina diretta. Le Consulte di quartiere sono elette direttamente dal Consiglio Comunale.
2) Indirizzo politico e coordinamento territoriale. Sono principalmente organismi di indirizzo politico e coordinamento territoriale tramite le Assemblee territoriali o di Quartiere convocate dal Consigliere Delegato. A differenza delle Circoscrizioni, Le Consulte non hanno autonomia amministrativa.
3) Istituto gratuito. Ai membri delle Consulte di Quartiere non compete alcuna indennità o compenso.
L’Assemblea di Quartiere ha lo scopo di ampliare e rendere attiva ed effettiva la partecipazione della popolazione del quartiere all’attività amministrativa del Comune. Compete all’Assemblea discutere ed approvare proposte, programmi ed altre determinazioni risultanti all’ordine del giorno della convocazione.
Rimane da precedere e da discutere l’eventuale introduzione delle commissioni di lavoro, che svolgerebbero un’attività preparatoria per i provvedimenti di competenza della consulta. Delle commissioni sarebbero chiamati a far parte rappresentanti di Enti ed Associazioni.
Poteri del Consigliere Delegato

Il consigliere delegato rappresenta L’Amministrazione Comunale nel territorio, sovrintende al funzionamento degli uffici delle zone, adotta gli atti amministrativi predisposti dall’Assessore e i relativi piani di intervento in particolare:
• Firma gli atti inerenti alla attività delle zone;
• Sovraintende alla esecuzione delle delibere dell’Amministrazione Comunale;
• Sovraintende alle attività amministrative delle zone;
• Sovraintende alla corretta gestione degli uffici, dei servizi;
• Gestisce i fondi per il funzionamento delle zone fino ad un limite di 2000 Euro per ogni provvedimento;
• Esercita le funzione di delegato del Sindaco nelle zone;
• Ha compiti di gestione dei centri civici, dei centri socio culturali, dei centri diurni per anziani, assistenza di base, impianti sportivi, parchi gioco, dei giardini, delle aree verdi, dei mercati rionali e di promozione di attività sportive, culturali e di animazione sociale.

Per la stesura di questo documento sono state valutate le proposte e le valutazioni presentate dai consiglieri Luigi Volpiana, Luca Balzi ed Eugenio Capitanio, nonchè il documento sul nuovo decentramento redatto dall’ex consigliere di circoscrizione Alessandro Furlan a nome del Circolo della zona 6.


1 commento:

Anonimo ha detto...

A seguito della proposta “Furlan” e alle successive considerazioni”Formisano” sono a condividere la soluzione “consulte territoriali” in quantità almeno così come previsto nella vecchia suddivisione delle circoscrizioni.
La seconda ipotesi”Formisano” è per me la più condivisibile e personalmente la completerei in un regolamento tipo “Furlan” nel quale inserire delle proposte gestionali
Tipo :
*Realizzazione e diffusione di un questionario ogni 6 mesi nel quale sia richiesto al cittadino il suo livello di gradimento sulla gestione del territorio nonché le priorità di intervento magari con delle proposte allegate ;
*Assemblea fissa ogni 9 mesi per l’analisi pubblica dei risultati del questionario suddetto con la partecipazione della giunta comunale al completo ;
*Realizzazione di un sistema di monitoraggio ogni 3 mesi sullo “stato di salute” del territorio a cura della consulta ;
* Individuazione di un locale per la realizzazione del “ centro di ascolto del cittadino” gestito tutto l’anno da dipendenti pubblici ( le attuali segreterie andrebbero benissimo ) con la partecipazione condivisa di associazioni di volontariato esistenti nel territorio allo scopo di registrare in modo oggettivamente documentato le osservazioni e criticità del territorio.