domenica 12 gennaio 2014

Stadio

Dal Giornale di Vicenza del 12 Gennaio 2014 Ci abbiamo messo tre anni per finire un campo da baseball. Figuriamoci cosa succederebbe se noi da soli mettessimo mano al Menti. Meglio una sinergia pubblico-privata per il nuovo stadio, con la permuta di aree da destinare ai privati e il recupero dell´area del Menti da destinare alla città». Parola di Federico Formisano. No, non il presidente del Consiglio; l´ex assessore allo sport. È lui nel 1996 a prendere posizione contro il primo progetto di riqualificazione dello stadio Menti. In quegli anni per la prima volta si parla di spostare l´impianto fuori città; si guarda in particolare a San Pietro Intrigogna e a Ca´ Balbi. Formisano suggerisce proprio questa ipotesi. «Al posto del Menti - dichiara il 14 maggio del 1996 - non sorgeranno condomini. Bisogna mantenere le stesse volumetrie, magari con un bel parco». La giunta esamina la questione nei giorni successivi, e concorda con il proprio assessore, che proprio non vuole parlare di ristrutturazione del Menti. «Con un cantiere aperto per qualche mese - continua quel giorno - il Vicenza potrebbe anche chiederci il risarcimento dei posti che perde (ipotesi ad oggi alquanto remota) . Comunque vada, basta con il partito del sì e del no. Sono stufo di vedere Vicenza pubblicizzata per il suo stadio “albanese” e di essere fischiato e insultato dai tifosi». NI.NE. Che sia chiaro, io resto di quell'idea !! Rifare il Menti significa tenersi un impianto sportivo di grande impatto a 500 metri da Piazza Matteotti. Significa blindare la città ogni volta che si gioca una partita in casa. Significa creare problemi di traffico. Con lo Stadio per quanto rifatto in Via Schio rimane irrisolto il problema della sicurezza. Federico Formisano

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