venerdì 10 gennaio 2014

La micragnosa povertà dei comuni e le interrogazioni fuori luogo

Duello a distanza sugli “scontrini” della Giunta. La consigliera 5 stelle Liliana Zaltron fa le pulci alle spese di sindaco e assessori, chiede il conto e gli scontrini, e il presidente del consiglio Federico Formisano replica su Facebook in diretta. «Come consiglieri di opposizione abbiamo il dovere di controllare l´operato dell´amministrazione», premette Zaltron in una interrogazione, in cui chiede «quali siano state le spese sostenute dal sindaco, dal presidente del Consiglio e da ogni assessore, compresi i costi per viaggi, auto di servizio, spese postali, eventuali pranzi e cene di “lavoro”, omaggi a vario titolo consegnati a enti, associazioni o cittadini e quali sono i giustificativi presentati dagli stessi assessori». Zaltron chiede il conto anche per il «mandato 2008-2013». «L´impegno dei M5s è encomiabile - scrive Formisano su Fb -, ma trascura il piccolo particolare che la spending review ha tagliato tutte le spese di rappresentanza, ammesso che già prima ce ne fossero. Il panettone di Natale ai consiglieri l´ho pagato di tasca mia, così come la cioccolata calda per i lettori della Costituzione. Non ho speso un solo centesimo in spese di rappresentanza nei sette mesi di incarico. E il mio predecessore Poletto ha usato lo stesso approccio. Forse i 5 stelle dovevano provare ad andare a fondo a Venezia e soprattutto a Roma». Dal Giornale di Vicenza A Natale mi sono arrivati i tradizionali biglietti di auguri di autorità ed enti; fra gli altri quelli del Console Birmano a Venezia che ebbi l'occasione di conoscere qualche anno fa. Non ho potuto rispondere in maniera ufficiale. Le spese postali non sono ammesse in questi casi. Avrei dovuto mandare un biglietto personale acquistandomi il bollo. Ovviamente il problema non è rappresentato dall'acquisto di una decina di bolli, quanto dalla mancanza di ufficialità nella risposta. Così abbiamo rimediato spedendo dall'indirizzo del Presidente del Consiglio delle mail. Niente di più anonimo e impersonale. Tant'è questa è la spendind review che ha fatto risparmiare al comune sette, otto euro di spese postali. In Consiglio Comunale è stata eliminata anche l'acqua minerale: si usa con convinzione l'acqua del sindaco, ovvero l'acqua dell'acquedotto. Alcuni consiglieri anche di minoranza avevano chiesto bicchieri di vetro al posto di quelli di carta: no possible! i bicchieri costano e anche lavarli. Se riceviamo una delegazione, un gruppo di studenti o personalità importanti non possiamo offrire nemmeno un caffè. Ricarichiamo di monetine la chiavetta e passiamo dalla macchinetta distributrice: ampia scelta dal caffè alla cioccolata... qualcuno dice che fa schifo? Peccato non c'è alternativa!! Questa micragnosa povertà ci fa fare figure pessime, ma almeno che gli assertori convinti del risparmio a tutti i costi, se ne stiano tranquilli !!!

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