venerdì 21 giugno 2013

Il testo dell'intervento come Presidente del Consiglio Comunale

http://www.comune.vicenza.it/amministrazione/archiviovideo/2013/20giugno2013.php


Sono entrato per la prima volta in questa Sala nel 1990. Allora quattro consiglieri che oggi siedono sui banchi consiliari o erano appena nati o non erano ancora venuti al mondo, il nostro consigliere anziano Giacomo Possamai del 1990, la sua coetanea Silvia Dalle Rive e i consiglieri Stefano Dal Prà Caputo e Bianca Ambrosini che sono addirittura del 1991.  

Vi è stato spesso un ricambio notevole nei banchi consiliari,  ma questa volta probabilmente si è battuto ogni record: su quaranta consiglieri uscenti solo dieci sono rientrati come consiglieri e tre sono stati promossi al ruolo di assessori (Balbi, Sala, Zanetti).

Mi permetterete di salutare tutti quei consiglieri uscenti (sia coloro i quali hanno deciso di non ricandidarsi, sia quelli che si sono misurati nuovamente con l’elettorato) che non sono ritornati su questi banchi e di ringraziarli per quello che hanno fatto nei cinque anni precedenti. Un particolare ringraziamento vorrei rivolgere al mio predecessore, Luigi Poletto; non nego che sostituirlo mi spaventa un po’, se penso alle cose che sono state fatte nel mandato precedente quando si è provveduto ad applicare norme per la razionalizzazione dell’opera dei consiglieri attraverso il minor utilizzo della carta stampata, attraverso l’introduzione della posta certificata, quando  abbiamo votato un nuovo statuto ed un nuovo regolamento del consiglio comunale, quando abbiamo provveduto ad approvare delibere importanti e strategiche quale l’adozione del Registro dei cittadini di Vicenza che hanno redatto una dichiarazione anticipata di trattamento sanitario (il cosiddetto testamento biologico)  e sulla costituzione delle famiglie anagrafiche per vincoli affettivi (il registro delle coppie di fatto), quando abbiamo completamente rinnovato lo splendido ambiente in cui ci troviamo.  Certo il lavoro non è finito: dovremo approvare ancora i regolamenti sugli istituti di partecipazione e il regolamento sul Consiglio degli Stranieri, che oggi l’art 26 dello Statuto, instituisce senza definire nei contorni e nel funzionamento.  Dovremo procedere ulteriormente sull’informatizzazione del lavoro dei consiglieri, compatibilmente con le risorse economiche e nell’ottica di un risparmio delle spese generali.

Luigi Poletto è stato un Presidente che ha sicuramente evitato qualunque accusa di parzialità mantenendo un ruolo di assoluto garante per le forze di maggioranza e di minoranza ed io ritengo di ispirarmi al suo tratto e alla sua impostazione che è troppo importante per un’equilibrata condotta dei lavori consiliari.

Non a caso nel mio ruolo di Capogruppo di Maggioranza ho avuto in qualche momento l’occasione per scontrarmi verbalmente su alcune decisioni assunte dal presidente, ma, oggi con assoluta serenità, posso ribadire di aver colto lo spirito con cui Poletto ha guidato i lavori consiliari con il giusto distacco e totale equanimità.

Oltre che per il ricambio generazionale questo consiglio si caratterizza per l’importante presenza femminile. Permettetemi di salutare Bianca Ambrosini, Lorella Baccarin, Gioia Baggio, Paola Sabrina Bastianello, Manuela Dal Lago, Silvia Dalle Rive, Monica De Bortoli, Valentina Dovigo, Alessandra Marobin, Benedetta Miniutti, Liliana Zaltron, e di rilevare come ben tre di loro entrano in questa Sala dopo essere state candidate alla carica di Sindaco.

Sono ben undici le donne elette che rappresentano il 34 % del totale dei consiglieri. Nel precedente mandato avevamo sette donne pari al 17,5 % del totale. Il che significa che la presenza femminile si è raddoppiata da un mandato all’altro e non penso che la causa di questo debba essere ricercata solo nella normativa di legge che ha introdotto una presenza minima nelle liste e il doppio voto di preferenza. Non è per piaggeria che affermo che oggi la presenza femminile è significativa ed importante e rappresenta un motivo di riequilibrio per l’impegno e la dedizione ma soprattutto per l’acume, il senso pratico, e per la concretezza.

Margareth Thatcher soleva dire “In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo". Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna”

Auguro un buon lavoro, ovviamente  anche alle quattro donne che siedono sui banchi della Giunta, Cristina Balbi, Michela Cavalieri, Anna Maria Cordova,  Isabella Sala: hanno compiti impegnativi ma sappiamo che non si tireranno indietro nel loro lavoro.

L’augurio di buon lavoro lo estendiamo agli altri assessori e ovviamente al signor Sindaco. Nel suo complesso la Giunta non si attenda sconti: chiederemo che alcuni istituti che abbiamo normato già lo scorso anno quale quello della verifica degli ordini del giorno, quale la risposta alle interrogazioni e alle interpellanze entro il termine di trenta giorni e la loro trattazione nelle commissioni all’uopo delegate, sia attuato come da regolamento e da Statuto e con la massima tempestività.

Il ruolo del consigliere è importante proprio perché egli può esercitare funzioni di verifica e di controllo e come presidente intendo garantire che questo ruolo sia svolto nel modo migliore e senza ritardi.

Durante un recente incontro ho ricordato come io abbia svolto nella mia vita un’intensa attività politico amministrativa, quando terminerò questo mandato sarò stato sui banchi consiliari per vent’anni; mentre per tre anni sono stato assessore. Credo di aver svolto con buona efficacia il compito di amministratore, ma ritengo di essermi molto di più adoperato sui banchi consiliari, credendo moltissimo nella funzione e nel ruolo, e se potrò trasmettere ai giovani consiglieri un messaggio, questo sarà: non pensiate di svolgere l’attività da consiglieri come un punto di partenza per altre mete o per altri obiettivi. Voi, noi siamo stati votati dai cittadini perché essi sono convinti che ognuno per la propria parte, come consigliere di maggioranza o di minoranza, possiamo dare il nostro apporto, in termini di intelligenza, di operosità, di vigilanza, di puntigliosità, affinché l’attività amministrativa si svolga nel miglior modo possibile.  Siate orgogliosi e fieri di sedere su questi banchi.

Viviamo un momento difficile in cui molti guardano a noi.  Facciamoci apprezzare, almeno noi nelle periferie, per alto senso civico ed amore per le istituzioni. 

 Martin Luther King ha detto “Ognuno può essere grande, perché ognuno può servire..” 

 

Nessun commento: