martedì 21 maggio 2013

L'insostenibile leggerezza dell'essere, ovvero l'intervista a Manuela Dal Lago.

Stamattina un giornalista mi ha detto: la campagna del Dal Lago è fiacca, lei stessa sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori. Sono andato a leggermi l’intervista che ha rilasciato al Giornale di Vicenza di oggi e non posso che convenire con il giudizio di questo amico. La campagna della Dal Lago è veramente priva di guizzi e di proposte serie.

NOMADI

Dopo una prima fase di virulenza verbale contro i nomadi, e dopo generiche ed inattuabili minacce di allontanarli dalla città, la Manuela si limita a chiedere che vengano spostati da Via Cricoli e da Ponte Alto, ma quando il giornalista le chiede Dove pensa allora che debbano andare?” Lei risponde “dobbiamo trovare un sito sufficientemente lontano dalle abitazioni…” Risposta talmente general generica da non meritare di essere presa in considerazione.  Altrettanto insulsa l’affermazione successiva “Comunque devono adattarsi a vivere secondo le regole della civile convivenza”. Vi immaginate un candidato che affermi il contrario: “Ai nomadi è concesso di delinquere… oppure tutti devono rispettare le leggi, i nomadi un po’ meno..”

STADIO

Lo Stadio deve essere ristrutturato dov’è. Ma in passato questa non era la posizione della Lega – replica l’intervistatore- “Non è detto che nella vita dobbiamo essere d’accordo sempre. Una cosa sono le idee politiche e un’altra le cose concrete da fare..” E’ un concetto che apre uno spiraglio ad una visione improvvisamente civica della signora candidata del centro destra: peccato che nel suo passato ci sia una vecchia militanza nel Partito Liberale, una presidenza della Provincia condotta nel suo ruolo di leader indiscussa della Lega, dove è stata anche triumvira ed infine qualche annetto in Parlamento: alla faccia del civismo…

MUNICIPIO e GIOSTRE ALLA DOMENICHELLI

La Dal Lago continua “Il Municipio deve restare dov’è  E’ l’ennesima idea innovativa:- stadio e municipio devono restare dove sono! A questo punto perché non dire che devono restare dove sono anche la Stazione Ferroviaria, l’Ospedale e la Basilica Palladiana???

Il giornalista non può glissare su tale fatto e ricorda che in passato anche esponenti della sua area politica era sostenitori della necessità di spostare la sede comunale raggruppando una volta per tutte le varie sedi. La Dal Lago sembra non sentirlo, e sposta l’asse sulla sua proposta di utilizzare l’area ex Domenichelli come luogo privilegiato per le giostre.

Ho fatto un esempio di aree che hanno bisogno di una riqualificazione urbanistica – dice l’ex parlamentare - : ho detto che si potrebbe creare un parco tematico, tipo Minitalia, e dentro al parco mettere qualche piccola giostra per i bambini. Ne parlavo dicendo che è necessario riqualificare certe aree, quella in primis.” E per riqualificare un’area ci mettiamo le giostre?? Ci mettiamo il parco tematico? La proposta più forte della signora Dal Lago è forse questa??? Altro che fiacchezza, qui siamo al sonno profondo….

 

PIU’ CEMENTO, MENO CEMENTO

Devo ripetermi: qui proprio non ci siamo. La Dal Lago dice chiaramente che bisogna stoppare la colata di cemento. La cementificazione è la prima causa delle alluvioni (infatti il mostro del Tribunale è stato partorito da una giunta in cui sedevano tre assessori leghisti..)

E così quando l’intervistatore fa presente che nel programma di un partito della coalizione si fa riferimento ai BID e alla necessità di ampliare le concessioni fatte da Variati ecco che la signora compie un vero e proprio capolavoro del dire e non dire. “Il programma che fa fede è quello firmato dai miei sostenitori (e cioè??). I Bid fanno parte delle promesse mai mantenute, sia nel mandato Hüllweck che in quest´ultimo. A queste piccole domande si può e si deve dare risposte”. Ma come? Le diamo le risposte o non le diamo? E di che cosa stiamo parlando visto che i BID ai quali è stato detto di no riguardano aree significative e  non marginali della città? Signora Dal Lago ci può dire chiaramente che cosa intende lei per fermare la colata di cemento???

AIM

Io non posso che riportarvi su questo punto integralmente le domande e le risposte.

Capitolo Aim: giusta la strategia delle aggregazioni?
Prima bisogna vedere dentro cosa c´è. Aim ha bisogno di una rivisitazione completa. Credo che non debba più essere al 99,9% di proprietà del Comune, che possa anche essere immessa sul mercato o aggregata. Penso anche ai privati...
Far entrare i privati?
In alcuni settori, però è tutto da vedere. Credo che questa possibilità potrebbe non essere negativa, comunque con una quota che il pubblico deve mantenere per garantire la socialità del servizio.
Una quota di maggioranza o una quota?
Una quota, non necessariamente di maggioranza.

Veramente poche idee ma ben confuse. Aim ha bisogno di una rivisitazione completa ??? Ma cosa vuol dire: che tipo di rivisitazione facciamo: scegliamo di fare un’azienda che stia sul mercato o no?
Quando il giornalista insiste sul ruolo dei privati lei risponde con un’affermazione che lascia basiti “E’ tutto da vedere!!!” E’ tutto da vedere cosa??? Ma la signora sa di cosa stiamo parlando. “Il pubblico deve mantenere una quota per garantire la socialità del servizio. Ma questa quota non deve essere necessariamente di maggioranza!”. Lo sanno anche i bambini che se in un azienda i privati hanno la maggioranza, la cosiddetta socialità del servizio diventa una pura utopia.

Siamo alla fine. Non riesco ad estrapolare una proposta che sia una. A parte quella arrivata un mese fa sulle giostre alla ex Domenichelli che certo non ha incontrato il parere favorevole dei residenti.

Solo dei preconcetti no al nuovo Stadio e al nuovo Comune. Su Aim la scivolata è terribile: sembra di parlare con una persona che non conosce l’argomento. Che non conosce le regole basilari dell’economia e della finanza.
Insomma si ha la sensazione di una persona che si è completamente allontanata dai problemi di una città e di un ente locale come il Comune.
Evidentemente cinque anni a Roma possono fare questo effetto.

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