giovedì 28 marzo 2013

Variati nel simbolo

Chiamatela evoluzione o strappo alla regola o, se preferite, caduta di un tabù: sulla scheda elettorale delle Amministrative, nel simbolo del Partito democratico sarà incluso il nome candidato sindaco “Variati”. Un po' come fa il Pdl con Berlusconi o la Lega con Bossi e Maroni o l'Udc con Casini - e pure Movimento 5 stelle con il riferimento al blog di Beppe Grillo - la “personalizzazione” del logo, tratto distintivo della Seconda repubblica, plana sulla politica cittadina in area centrosinistra. Non è la sola novità per il Pd che, in queste ore, sta confezionando la lista dei candidati consiglieri: si profila una mezza rivoluzione.
LA LISTA CAMBIA. Partiamo da qui. Il Pd si è dato una serie di vincoli - non rigidissimi - per selezionare i candidabili: tra i principali, non più di tre mandati consecutivi nello stesso ruolo e l'essere in regola con l'iscrizione al partito. Da quie dalle volontà dei singoli e del partito prenderà forma una lista rinnovata. Non si ricandideranno due assessori uscenti, Francesca Lazzari e Pierangelo Cangini; e nemmeno Luigi Poletto, presidente del Consiglio comunale, né i consiglieri Mariano Docimo e Claudio Veltroni, né il segretario Enrico Peroni. Poiché Luigi Volpiana e Luca Balzi sono usciti dal partito durante questo mandato, la continuità in lista sarà incarnata da Isabella Sala, Cristina Balbi, Eugenio Capitanio, Francesca Nisticò e Federico Formisano. Tra i nuovi, i giovani Giacomo Possamai, Stefano Dal Prà, Bianca Ambrosini e poi esponenti dei circoli, tra cui Lucio Zaltron, Renato Vivian, Elio Veronese e Valter Bettiato Fava. Alla fine anche Antonio Dalla Pozza, che ha presentato le firme per la precandidatura, così come Sandro Guaiti e Gianni Rolando, ma il presidente dell'Ipab attende un colloquio con il sindaco per sciogliere le riserve.
Dal Giornale di Vicenza
il mio commento su Facebook: forse pensavamo di essere originali noi di Vicenza inserendo il nome di Variati nel simbolo ???
 

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