martedì 7 agosto 2012

Medagliere Olimpico e Orgoglio Nazionale

L'Italietta che troppo spesso dileggiamo e sbeffeggiamo se ne sta accoccolata sul settimo posto del Medagliere Olimpico.
Davanti a noi ci sono i duecentomilioni di americani, i due miliardi di cinesi, il paese organizzatore, la Corea, la Francia e la Russia con cui stiamo a braccetto per quanto riguarda il metallo più prezioso.
Importante è che dietro di noi ci siano altre duecento nazioni che partecipano alle Olimpiadi. Siamo davanti alla Germania, a tante nazioni europee, al Brasile, al Giappone, ecc. ecc.
E se consideriamo che in sport non olimpici come l'automobilismo e motociclismo abbiamo da anni tra i migliori mezzi meccanici e nelle due ruote alcune dei migliori protagonisti, se consideriamo che negli sport invernali arriviamo comunque nelle migliori posizioni del medagliere, significa che il movimento sportivo nel suo complesso a mantenere alto il nome dell'Italia.
Quando un atleta italiano sale sul gradino più alto del podio, l'inno di Mameli ci ricorda che siamo noi i primi del mondo. E in quel momento in molte persone scatta un senso di appartenenza. Un vago senso di orgoglio.
Grillo dice che è vuoto nazionalismo?? Che strano, quotavo Grillo come una persona intelligente, deve pensare che stia solo cercando di scimmiottare scioccamente certi atteggiamenti della lega di vent'anni fa ma non mi stupisco.
Il posto che Grillo vuole occupare nella politica italiana è quello di leader di un partito di carta che interpreta un vago senso di protesta, molto qualunquismo e sopratutto rilancia l'antiitalianismo che ha caratterizzato proprio la lega per anni.
Non ne abbiamo bisogno: sappiamo tutti che stiamo vivendo un momento critico del nostro paese. Ce lo dicono le statistiche, il Pil e lo Spread TUTTI I SANTI GIORNI.
Ma ogni tanto lasciarsi cadere nell'illusione di essere bravi in qualcosa non fa male alla salute.
Credere che ce la possiamo fare, che possiamo porre riparo persino alla classe politica peggiore del mondo, che dentro di noi possiamo trovare le risorse per uscire da un momento cupo, ricordarsi che siamo il paese che detiene l'80 per cento del patrimonio culturale, artistico e storico di tutto il cosmo e non certo per caso, ma perchè abbiamo avuto Leonardo e Michelangelo, Verdi e Rossini, ecc. ecc.
Se sentendo l'inno di Mameli e mettiamo la mano al petto, se magari una lacrima furtiva scorre sulle nostre guance, di che cosa dovremmo vergognarci?? Di sentire che apparteniamo ad un paese diverso, istintivo, intelligente, ricco di fantasia e di fascino latino. Un paese che ce la può fare, che potrà trattenere qui i propri giovani, che potrà rialzare la testa.
No! Non ci dobbiamo vergognare.
Io tifo per l'Italia e se questo è nazionalismo, pazienza!
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