giovedì 22 marzo 2012

Poche idee ma ben confuse

Ieri è stata approvata la delibera antiostruzionismo.
Una delibera di cui sono dotate quasi tutte le amministrazioni locali, dai comuni più importanti, Roma, Milano, ecc. alle città amministrate dal PDL e dalla Lega (Verona e Treviso) alla Regione Veneto dove il governatore è Zaia, anche lui leghista.
A Vicenza la Lega ha fatto filibustering sul Piano Casa. Gli è andata male perché la Delibera è stata comunque approvata. Ci riprova su questa delibera.

Fa un po’ di fuoco di sbarramento in Commissione, ma senza molto costrutto.
Allora preannuncia mille emendamenti e tiene pronti nei cassetti anche mille ordini del giorno, fotocopia degli emendamenti.

La settimana scorsa i capigruppo di maggioranza dopo aver confezionato la delibera fanno un ultimo giro di consultazioni con la minoranza. Sulle indicazioni di Franzina del PDL, della Bottene e di Sgreva, predispongono un emendamento alla Delibera che di fatto stravolge l’impianto della stessa. Viene tolto il limite individuale degli ordini del giorno e demandato il tutto ad un decisione della Conferenza dei Capigruppo che dovrà stabilire se ammettere o meno gli ODG.

Su questo impianto troviamo l’accordo con Franzina che peraltro non garantisce di portare su questo posizione tutti i consiglieri del PDL; con la Bottene e con Sgreva (No Dal Molin e IDV) non si arriva all’accordo perché loro chiedono che nella conferenza dei capigruppo o in Consiglio Comunale ci sia una maggioranza qualificata con la presenza anche minimale dell’opposizione.

Nella giornata di Venerdi, un consigliere mi dice che le nostre carte vogliono essere viste anche dalla Lega. Dopo una rapida consultazione invio il testo dell’emendamento concordato a questa persona che si presta a fare da tramite e che mi garantisce di averlo fatto avere a Rigon, segretario cittadino della Lega. Nel pomeriggio di Martedì, prima del Consiglio il capogruppo Borò incontra il Sindaco; annuncia che potrebbero essere d’accordo sull’emendamento che per comodità chiamerò anch’io Formisano (ne sono stato il primo sottoscrittore) in quanto migliorativo rispetto alla proposta presentata inizialmente. Avendone peraltro sentito parlare solo dai media e non avendone potuto prendere visione chiedono che la delibera sia riscritta e mandata in Commissione per essere successivamente approvata in Consiglio Comunale. E’ una manovra chiaramente dilatoria che il Sindaco non accetta.

Ieri in consiglio comunale:
1- La lega presenta gli emendamenti;
2- Non partecipa alla discussione generale
3- Dopo alcuni interventi di consiglieri della maggioranza e del capogruppo Franzina il Presidente chiude la discussione generale; gli ordini del giorno non possono più essere presentati dopo la conclusione della discussione generale e rimarranno sul tavolo di Borò e c.
4- In conferenza dei capigruppo Borò fa una strana richiesta: chiede di votare tutti gli emendamenti da loro presentati in blocco; è una richiesta che non può essere accettata; seppur di poco ma gli emendamenti sono uno diverso dall’altro e non possono essere votati insieme perché creerebbe una sostanziale contraddizione (se tutti vengono accolti, quale dato numerico dobbiamo prendere per buono ?) Proponiamo a questo punto alla Lega di discutere e votare almeno i primi emendamenti; l’assessore Dalla Pozza a nome della Giunta si riserva di applicare l’Art 36 che prevede la possibilità di un voto bloccato recependo solo in parte gli emendamenti presentati.
5- Borò chiede di consultarsi con i suoi e al ritorno in conferenza propone di ritirare la delibera e di riportarla in commissione. Come dire che dobbiamo tornare punto e a capo: inaccettabile.
6- Proponiamo alla Lega di continuare il Consiglio con gli altri punti all’ODG e di rimandare al giorno successivo (oggi) la trattazione in Consiglio della delibera antiostruzionismo, in modo da dargli la possibilità di studiare il nostro emendamento (che peraltro conoscono da cinque giorni)
7- Anche questa mano tesa viene ricusata. Si torna in aula e la Lega inizia la litania della presentazione degli emendamenti. Sono tutti uguali ad eccezione del numero di ODG che ogni consigliere può presentare, ma loro leggono le stesse frasi e le stesse parole per undici volte.
8- Ad un certo punto il Sindaco annuncia che viene applicato l’art. 36 del regolamento e che tutti gli altri emendamenti decadono con l’eccezione dell’emendamento Formisano.
9- La Lega va in fibrillazione, la sua manovra dilatoria è priva di armi. La montagna di ODG preparati non è stata presentata. Mazzuoccolo tenta una sortita con il Segretario Generale ma viene respinto con fermezza sulla base di un regolamento non interpretabile.
10- Il trucchetto maldestro di inserire tra gli emendamenti un documento che ricalca il nostro emendamento non riesce. Perché nel frattempo noi abbiamo apportato una piccola variante all’emendamento inviato nella giornata di venerdì. Ma svela che Borò ha mentito quando ha dichiarato di non conoscere il nostro documento: per copiarlo doveva averlo letto.
11- L’ultima sortita arriva dalle dichiarazioni di voto: Mazzuoccolo irrefrenabile fa la dichiarazione a nome del suo capogruppo, la Barbieri per parlare deve distinguersi da Mazzuoccolo e dichiara di votare a favore della delibera,
Alla fine i consiglieri della Lega voteranno tutti a favore e dimostreranno in tal modo di aver fatto una battaglia per un provvedimento che sostanzialmente condividevano.
12- La delibera passa con ventotto voti a favore e un solo contrario (Sgreva). A nulla è servito aver bloccato la delibera Meridio, aver presentato mille emendamenti seriali, aver scritto senza presentarli altri mille ordini del giorno, aver ricusato le proposte di rinvio, aver tentato il trucchetto (abbastanza squallido) di invalidare il nostro emendamento facendone bocciare uno simile presentato precedentemente, aver cercato in tutti i modi di bloccare il Consiglio (persino di sospenderlo per mezzora durante l’assenza del Sindaco motivata da un incontro istituzionale). La lega non riesce a mandare agli atti nemmeno la sua contrarietà.
In conclusione è evidente che è mancata una strategia. Errori marchiani come quello di non presentare gli Ordini del Giorno che avrebbero potuto tenerci per giorni in Consiglio Comunale non si spiegano, così come sono evidenti le diverse visioni all’interno del gruppo, i trabocchetti di Mazzuoccolo che per ansia di dire al Sindaco il suo pensiero non fa fare al suo capogruppo uno straccio di dichiarazione di voto..
Mentre a Milano la Lega lombarda finisce sotto inchiesta per tangenti, a Vicenza ci si perde nella pochezza di un personale politico non adeguato ad una realtà complessa come quella dei regolamenti consiliari. Divisa fra varie anime, pronta ad allontare chiunque esprima il benchè minimo dissenso, in calo nei sondaggi, ed, ora, almeno a Vicenza anche acefala: ahi,ahi povera Lega.

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