giovedì 2 febbraio 2012

Avanti con le norme anti ostruzionismo e l'attacco della Lega.

La maggioranza insiste

Dopo il ritiro della delibera di Meridio (Pdl) i variatiani rilanciano la proposta Sul tavolo cinque ipotesi

Il presidente Poletto con il pacco di ordini del giorno della Lega
«No all´ostruzionismo fine a se stesso, sì alla governabilità». Quello che era il cavallo di battaglia del pidiellino Gerardo Meridio - insolito fornitore di un assist al sindaco Achille Variati dai banchi dell´opposizione - diventa ora un impegno della maggioranza: Partito democratico, Lista Variati, Vicenza Capoluogo, Udc e Lista Cicero sono pronti a portare in Aula una delibera anti-ostruzionismo, che limiti il numero di ordini del giorno (o li blocchi) per consentire al Consiglio comunale di assumere decisioni con rapidità.
Con un ripensamento dell´ultimo minuto, Meridio aveva ritirato la delibera da lui proposta, spiegando di essere stato invitato a temporeggiare da Sergio Berlato, il vice-capo provinciale del suo partito, aspirante leader. Il sindaco aveva maldigerito la retromarcia, criticato Meridio e invitato la maggioranza a non lasciar morire la proposta. E la maggioranza si sta muovendo. «Siamo determinati - afferma Federico formisano, capogruppo Pd - a definire una delibera che dia alla maggioranza il diritto di governare con tempi certi».
All´orizzonte del Consiglio ci sono tappe delicate: il Piano degli interventi e il bilancio di previsione, con quel tesoretto da 18 milioni (quote Autostrada) da destinare in opere e i possibili ritocchi alle tasse: quale miglior occasione, per opposizione o franchi tiratori, per ostruire la strada alla Giunta a suon di ordini del giorno? Il voto sul Piano Casa è un ricordo scottante: la Lega ne presentò a centinaia.
Perciò la maggioranza, in tempi brevi, intende varare la norma. Sono cinque le ipotesi sul tavolo: una che ricalca la “delibera Meridio”, con la possibilità del voto bloccato, che annulla gli ordini del giorno, a patto che sia il Consiglio a decidere sul voto bloccato e non la Giunta; la seconda ipotesi copia da Milano, con un numero limitato di ordini del giorno per ciascun consigliere per ogni delibera; la terza ricalca il modello-Regione.

Dal Giornale di Vicenza del 2 Febbraio

I quattro consiglieri comunali della Lega inviano una nota sul regolamento comunale, a proposito delle possibilità di fare ostruzionismo con gli emendamenti.
«Leggiamo - scrivono Daniele Borò, Patrizia Barbieri, Sabrina Bastianello e Paolo Mazzuoccolo - le aberranti considerazioni sulle motivazioni che spingeranno la maggioranza alla modifica degli art. 32-36 del regolamento comunale da parte del presidente Poletto appoggiato dal capogruppo del Pd Formisano. Formisano dice che vuole avere il diritto di governare in tempi certi ? Ma lo sa che in quasi quattro anni di amministrazione non c´è stata una delibera che non sia stata approvata dall´attuale maggioranza o in tutto questo tempo ha vissuto una realtà di un consiglio comunale parallelo pieno di insidie?»
«Vediamo - proseguono i quattro - personalità di spicco presenti nella attuale maggioranza trasformati per obbligo di obbedienza in figurine buone solo a pigiare il bottone a favore delle delibere presentate dal sindaco! Ed ora Formisano dopo essere riuscito a trasformare la maggioranza in vegetali vorrebbe fare la stessa cosa con l´unica forza di opposizione in consiglio comunale la Lega Nord! Ma quando Formisano parla di franchi tiratori forse si riferisce ai componenti della sua stessa maggioranza che mal digeriscono la deriva centrista posta in essere dal sindaco ? Noi crediamo di sì».
Quindi i consiglieri leghisti così chiudono la loro nota di dissenso: «Si vuole la modifica del regolamento prendendo a colpa il filibustering sul piano casa posto in essere dalla Lega Nord , ma le motivazioni sono altre e prima o poi caro Formisano qualcuno dei suoi le presenterà il conto.Non accettiamo che lei usi la Lega Nord come specchietto per le allodole solo al fine di porre in essere la sua logica di totalitarismo volta a proteggersi dal risveglio dei vegetali e faremo opposizione democratica in ogni sede possibile per evitare questo attacco alla democrazia».

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