sabato 23 luglio 2011

Il documento del Sindaco

Dalla Domenica di Vicenza

Il sindaco Achille Variati sta per comunicare al Consiglio Comunale le proprie linee programmatiche che di fatto andranno a chiudere il mandato. Tra queste alcuni passaggi sono destinati a ridisegnare la città. Che città ne uscirà?



Federico Formisano, capogruppo PD in Consiglio Comunale: «Spero migliore: ovviamente un conto sono i documenti e le idee, un conto sono le risorse e le disponibilità. L’Italia sta vivendo un momento di grande crisi e ha bisogno di tanta iniziativa per uscire da questo momento: contiamo ovviamente anche su una grande collaborazione e sinergia di tutte le forze politiche, amministrative, imprenditoriali che accolgono il disegno della nuova città con disponibilità e sentendosi coinvolti.


Gli aspetti di questo Documento più significativi riguardano la grande attenzione all’ambiente, le politiche sociali (attraverso gli accordi di programma con USL e IPAB), la revisione della grande viabilità attraverso alcune considerazioni importanti sul prolungamento di Via Aldo Moro e sulla tangenziale Nord, l’attento esame delle funzioni eccellenti

Lei che ne pensa della linea della giunta e del sindaco sull'utilizzo dell'area ex Domenichelli per creare il nuovo municipio?




Formisano: «L’area ha sicuramente bisogno di un intervento strutturale importante. Nel contempo il Comune di Vicenza può solo trarre un grande vantaggio dall’accorpamento dei servizi (oggi distribuiti su dieci stabili diversi) sull’ergonomizzazione dei costi, sulla riorganizzazione del lavoro complessivo.


Ma soprattutto questa idea può far decollare un’idea a cui io sono affezionato da molto tempo quella della creazione in centro di un Polo Commerciale che possa riportare i vicentini verso il centro della città e non verso i centri commerciali».

Nuovo stadio, giusto costruirlo a Vicenza est? Servirà davvero alla città? E che ne farebbe del vecchio Menti?




Formisano: «Il destino del Vecchio Menti è già stato scritto: sarà la sede più idonea per il Politecnico della Meccatronica; del nuovo Stadio ne parliamo da quindici anni e lo abbiamo sempre pensato in quella zona della città».

Il vecchio tribunale lei come lo utilizzerebbe?






Formisano: «Sul vecchio tribunale la discussione è aperta: area culturale, area residenziale, area commerciale. Dobbiamo valutare ancora quale sarà il miglior utilizzo. Personalmente devo dire che vedrei meglio un centro commerciale lì piuttosto che vicino alla Basilica; ma dobbiamo ancora ragionarci e sono certo che la scelta che ne uscirà sarà importante».

Un altro nodo riguarda l'area Laghetto. Condivide il progetto di questa amministrazione comunale?




Formisano: «Per il momento quello presentato non è ancora il progetto dell’Amministrazione Comunale o almeno a me non risulta. Si tratta di un’ipotesi presentata dai privati che introducono alcuni ragionamenti nuovi, basati sulla qualità della vita e sull’apertura verso nuove tecniche realizzative. Questo progetto è molto diverso dal vecchio PP10 e comunque dovrà essere discusso con il territorio».

Il progetto di nuclei residenziali per gli anziani è condivisibile a suo modo di vedere?




Formisano: «Non vorrei sembrare eccessivamente allineato, ma credo che una struttura da mille posti come il Salvi rappresenti una vecchia concezione del modo di vedere le case di riposo per anziani. Oggi bisogna andare nel territorio ed essere più vicini ai bisogni delle persone. Con strutture da cento posti si razionalizzano i costi e si possono risolvere molti problemi. Mi pare, tra l’altro che questa fosse un’idea sostenuta in campagna elettorale dalla candidata del centro destra Lia Sartori. Alla quale mi pare si debba attribuire in questo caso una concezione moderna ed intelligente della politica sociale a favore degli anziani».





















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