Inequivocabile.
Il PDL tiene solo al Sud. E nemmeno dappertutto.
Mentre al Nord i casi eclattanti di Milano, Varese e Novara dimostrano che si sta rompendo qualcosa anche nei rapporti fra PDL e Lega.
Se tra due settimane a Milano vince Pisapia, ma sopratutto se a Napoli vince De Magistris che io dò per favorito, sarà catastrofe.
De Magistris |
Il terzo polo si ferma quasi ovunque al 5,5 % e Fini pare non avere portato alcun apporto alla coalizione di Casini e c.
I tre dell'Ave Maria (Casini, Rutelli e Fini) devono mettersi a ragionare su due possibili ipotesi: accettare le aperture del centro sinistra e cercare di dare la spallata definitiva a Berlusconi oppure argomentare con i colonnelli del PDL che non sono ottenebrati dal desiderio di vendetta per rientrare nel centro destra.
Ma che senso ha per loro andare adesso con un perdente??
Zezza |
Il PD guadagna qualcosa ma deve confrontarsi con esigenze di chiarezza ormai inderogabili:
1- Il SEL riesce a presentare candidati credibili e "vincenti" anche alle primarie; Vendola sta mandando avanti gente dalla faccia pulita che piace agli elettori, come Pisapia e il giovanotto di Cagliari; Ne consegue che il PD non può continuare a mettere in un angolo i "rottamatori" di Renzi ed i giovani in generale.
2- Grillo non rappresenta più un incognita. Nella sinistra la voglia di novità è tanta e mentre cala l'astro di Di Pietro (a parte il caso De Magistris che è in pectore il delfino dell'ex PM..) crescono gli uomini del comico genovese. Il 10% di Bologna deve far riflettere: è un chiaro voto di protesta nei confronti dell'establishment.
3- i signori delle tessere che cercano di impapocchiare anche le primarie (vero Bassolino?) devono fare un passo indietro. Ed in fretta.
I prossimi giorni saranno determinanti per chiarire i rapporti fra PDL e Lega.
E potrebbero aprire a scenari oggi imprevedibili.
Capoluoghi, 13 a 4 per il centrosinistra
Altri 13 comuni andranno al ballottaggio
Primo bilancio delle principali sfide.
Partite già chiuse per il rinnovo di 17 amministrazioni. Tre ribaltoni a due per l'opposizione. Secondo turno in bilico a Trieste e Cagliari. Stop che pesano per la maggioranza a Varese e Novara
di PASQUALE NOTARGIACOMO Su REPUBBLICA del 16/5/2011
ROMA - Il primo round nei trenta comuni capoluogo chiamati al voto si chiude sul 13 a 4 per il centrosinistra. Questo è il risultato già archiviabile, mentre per conoscere il "colore" di altre tredici amministrazioni sarà necessario aspettare i ballottaggi in programma il 29 e il 30 maggio. Centrodestra in svantaggio anche nei "ribaltoni", che si chiudono sul 3 a 2 per le forze all'opposizione. Passano al centrosinistra Fermo, Olbia (dove il sindaco, a dirla tutta resta, lo stesso, "Gianni" Giovannelli, ma con una coalizione modello "Cnl" anti Cavaliere a sostenerlo) e sempre in Sardegna, Villacidro, mentre il centrodestra conquista Caserta e Catanzaro.
Anche a livello provinciale 1 centrosinistra in vantaggio tre a due nelle cinque partite già decise. Lucca, Gorizia e Ravenna restano all'opposizione, mentre la maggioranza si riconferma a Treviso e conquista Campobasso. Appuntamento tra due settimane per le altre sei amministrazioni.
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