domenica 19 dicembre 2010

VIaggio in America. Prima Puntata

IL VIAGGIO
Il mio viaggio comincia Sabato 18, all'alba di una giornata livida e gelida: alle quattro del mattino è impressionante lo spettacolo della campagna veneta innevata e gelata; il termometro indica un -7 inusuale. Eppure il traffico è abbastanza sostenuto e sopratutto i bestioni dell'autotrasporto percorrorrono in lento serpentone l'Autostrada.
Alle cinque del mattino l'aeroporto di Venezia è animato come Piazza dei Signori nelle ore dello struscio.
Persone dai visi assonnati sono incolonnate alla reception, molti smanettano nei computer del check in automatico. Arrivano alla spicciolata gli addetti dei negozi che aprono alle 6 in punto del mattino. 
Siamo arrivati con congruo anticipo proprio per la paura della neve e del ghiaccio.
Le piste sono state liberate con grande tempestività. Sulla pista si muovono pigri i bestioni con le lame e con gli spargisale. Pochi sono i voli annullati: un Venezia - Amsterdam viene procrastinato alle prime ore del pomeriggio.
Alle sette puntuali sono sull'aereo, che deve portarmi a Parigi, dove ci sarà il primo ed unico scalo.
L'attesa sul vettore della AIR FRANCE  sarà abbastanza lunga condizionata dai problemi alla pista ma alle 7.40 l'agile forma argentea dell'aereo si stacca dalla pista: il mio viaggio è veramente iniziato.  L'arrivo a Parigi sarà condizionato dal ritardo iniziale: non ho tempo per osservare se non di sfuggita le splendide volte del "Charles De Gaulle" perchè molto rapidamente devo portarmi al Gate da dove m'imbarcherò per Salt Lake City. Arrivo che è già iniziato l'imbarco dei passeggeri. I soliti controlli e siamo sull'aereo: stavolta il Boeing DC qualcosa è molto più grande di quello che ha varcato le Alpi. I posti sono più comodi, il servizio più accurato. Ho la fortuna di avere per me tutti i due i posti e sono vicino al finestrino. Gli schermi proiettano le immagini del viaggio che stiamo per fare. Sugli stessi schermi verranno proiettate ben quattro pellicole di film. In undici ore di viaggio avremo modo di vedere le immagini di InvictusMatt Damon e Morgan Freeman che interpreta splendidamente la figura di Nelson Mandela, di Salt con Angiolina Jolie, nei panni di una splendida spia e di Going the distance con  Drew Barrimore, che interpreta la solita melensa storia di due innamorati che si lasciano perchè fiaccati dalla distanza che li separa ma tornano assieme perchè il loro amore supera anche le battiere della lontananza.
Il quarto film me lo perdo preso dalla leggera sonnolenza del viaggio e dalla stanchezza di rimanere attaccato allo schermo.
Molto più interessanti saranno le immagini dall'oblo dell'aereo: dopo la delusione delle nuvole che mi impediscono di vedere Parigi e Londra dall'alto, ecco apparire le coste della Groenlandia. Lo schermo informa che siamo sulla Baia di Baffin: dall'alto colgo la potenza incredibile delle montagne di ghiaccio, della neve perenne, degli iceberg che si staccano dalla costa. Più al largo si scorgono poderose navi che arrancano in un mare semigelato dribblando gli iceberg.
Attraversiamo con il volo quasi tutto il Canada, e l'immagine che mi rimane è quello di una landa incredibilmente vasta e selvaggia, coperta ovunque dalla bianca coltre.
Dopo ore e ore di viaggio, di stewart ed hostess che passano e ripassano proponendo bibite o cuffie per ascolare musica o film, cuscini da viaggio e inutili coperte, improbabili tranci di "italian pizza" , ecco che sullo schermo appare la cartina che ci dice che siamo sul territorio americano.
Dall'alto il Lago Salato è enorme e brullo. Appare come un susseguirsi di enormi pozzanghere poco profonde.
Dopo undici ore la sensazione dell'aereo che posa il carrello sulla pista è rilassante.

1 commento:

Anonimo ha detto...

CRONACA DEL MIO VIAGGIO DI RITORNO
alle 5.45 ti ho lasciato in aereporto sicura che saresti partito. Ho pagato il posteggio, trovato la macchina, ma non trovavo l'uscita !!! alla fine dopo due giri ci sono riuscita. e' cominciato a nevicare ed io con il cuore in gola mi sono diretta verso Milano. Dopo un po' ha smesso di nevicare ma il gelo (- 7 e anche - 8 a Padova) mi ha ghiacciato l'acqua dei tergiscristalli e ci vedevo poco ma ho corso come una matta, sempre con il cuore a mille perchè non vedevo l'ora di arrivare a Vicenza, al sicuro. Alle 7 ero a casa tua. Sicuramente il 30/12/2010 sarò più tranquilla... di giorno e con il tragitto già visto andrà meglio...sono contenta comunque di essere stata costretta dalla situazione perchè forse posso superare questa paura che mi impedisce di muovermi ovunque in modo autonomo. La seconda puntata il 30/12/2010 viaggio di andata a Venezia....