venerdì 10 dicembre 2010

Dalla domenica di Vicenza: sulla monorotaia coro di Si!

Monorotaia e Tav, due facce della stessa medaglia? Potrebbe essere. Una lettura affascinante di quello che sarà la mobilità del futuro a Vicenza o solo un sogno? La politica si interroga al riguardo, ma restando sulla terra intanto il progetto Intamin presentato sulle colonne della Domenica di Vicenza incassa un primo sì da parte del sindaco Achille Variati che si sarebbe detto disponibile ad incontrare i vertici della ditta svizzera in grado di finanziare un project financing per realizzare l'opera a Vicenza sul binario ipotizzabile che corre da park Bassano a piazza Matteotti, dipanandosi verso il nuovo tribunale e la stazione dei treni fino in zona fiera, proprio laddove il sindaco pensa ad una fermata della Tav o alta capacità ferroviaria.

La Tav andrà presto prima in commissione Territorio e poi in consiglio comunale», ha affermato il sindaco. Il tutto dopo l'esito di uno studio commissionato dalla Camera di Commercio che ha individuato diverse ipotesi, consegnate ai primi di novembre, dove spicca la soluzione considerata migliore: fermata sì a Vicenza, ma a ovest della città, alla Fiera, considerata ottimale.
Concorda? È la soluzione ideale?
Federico Formisano, capogruppo PD: «Ho sempre sostenuto che: bisogna fare tutti gli sforzi possibili perché la TAV interessi anche la nostra provincia; non possiamo "pagare" questa scelta con eccessivi sacrifici per il nostro territorio (l'affiancamento al vecchio tracciato o all'Autostrada comporta eccessivi sacrifici per la Riviera Berica e non solo). La soluzione migliore avrebbe potuto essere la galleria. Di fronte a questa soluzione che non ho ancora avuto modo di studiare e di comprendere fino in fondo, ritengo che si debba necessariamente fare un approfondimento, senza esprimere contrarietà preconcette e valutando la nuova ipotesi soprattutto per quanto riguarda il tragitto nel suo insieme e non solo nel punto di diretto contatto con la città».

È anche tornata di moda la monorotaia, che potrebbe collegare anche la vecchia stazione ferroviaria alla Fiera, oltre che park Bassano a piazza Matteotti: che ne pensa della proposta di project financing della Intamin e crede che la monorotaia possa aiutare a sgravare del traffico il centro storico?

Formisano: «Potrebbe essere una soluzione interessante. Anche in questo caso chiederei di valutare bene aspetti positivi e negativi senza partire da schemi precostituiti. Dobbiamo valutare i costi e l'impatto sulla città. Per Vicenza che ha una particolare situazione viabilistica con vie di comunicazioni spesso strette e impossibilitate a sopportare percorsi dedicati per i bus o per un metrotram, la monorotaia potrebbe essere una situazione meno impattante e più funzionale. Quello che è certo è che dobbiamo risolvere il problema sempre più "asfissiante" del traffico cittadino».


Meglio la monorotaia che ha bisogno di tracciati alternativi, o le corsie preferenziali degli autobus che hanno però bisogno di seguire linee da tracciare sulle attuali sedi stradali, molto limitate nello spazio?

Formisano: «È evidente che non possiamo non considerare un'integrazione fra i due sistemi. La monorotaia non arriva dappertutto e laddove possibile i bus devono avere percorsi agevolati dalle corsie preferenziali».




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