venerdì 30 aprile 2010

Olimpiadi a Venezia: cosa ne pensano Formisano, Franzina e Sbrollini




DA LA DOMENICA DI VICENZA (on line)
Giusto sostenere la candidatura di Venezia e del Veneto alle prossime Olimpiadi? Può essere l'Olimpiade fattore trascinante per l'economia del Veneto e di Vicenza?

Daniela Sbrollini, parlamentare del PD: «Considero l'occasione delle Olimpiadi a Venezia un'opportunità importante e utile per tutto il Veneto. Ho aderito, sin dal principio, al Comitato promosso e composto dai parlamentari Veneti e coordinato dall'On. Gava. Posso quindi dire che sostengo convintamente la candidatura Veneta alle Olimpiadi. Questa occasione potrebbe rappresentare la possibilità per il Veneto, ma anche per le singole province, di concretizzare e portare a buon fine progetti e investimenti duraturi, penso allo stadio a Vicenza o al grande volano turistico che un evento mondiale come questo può rappresentare».

Maurizio Franzina, capogruppo PdL Vicenza: «Si è giusto. È quella dell'Olimpiade una grande opportunità ed una vetrina del Veneto nel mondo. È il riconoscimento di quanto il Veneto ha saputo realizzare negli ultimi 40 anni. Siamo passati dall'essere "terra di emigranti", ed ogni famiglia Veneta ha emigranti in Europa del nord, America, Australia.... dd essere motore dello sviluppo italiano e terra di grande benessere. Il miracolo italiano è stato anche il miracolo Veneto. Oggi questa nostra terra rivendica tutto ciò, in una ottica federalista che è prima di tutto una capacità di produzione di ricchezza, ma che diventa anche capacità di governo».

Federico Formisano, capogruppo PD Vicenza: «Faccio il tifo per Venezia perché la reputo una grande possibilità per tutto il Veneto. Le olimpiadi possono fare da volano per l'industria, ma anche per un settore come quello del turismo che può diventare trainante viste le tante opportunità della nostra regione.
In fondo Roma può dimostrarsi capitale anche in questo, coinvolgendo le altre regioni e ricordando che sotto il cupolone ci sono già state le olimpiadi del 1960, si sono chiusi i campionati del mondo di calcio e ci sono stati molti altri avvenimenti sportivi importanti».

Il ruolo di Vicenza è consono o defilato rispetto al progetto generale delle Olimpiadi veneziane?

Sbrollini: «Vicenza sta giocando la sua parte in questa fase di "sponsorizzazione" della candidatura di Venezia. Non si può considerare l'Olimpiade come un avvenimento circoscritto a Venezia, è ovvio che tale evento investe di responsabilità, impegno e passione tutta la Regione. La lungimiranza del Sindaco e dell'Amministrazione saprà cogliere il massimo del profitto possibile che le Olimpiadi, se svolte in Veneto, sapranno dare a Vicenza e all'intera provincia berica».

Franzina: «Credo ci sia ancora molto da definire, e non dobbiamo farci cogliere impreparati né accontentarci delle briciole. L'Olimpiade Veneta non potrà che essere una Olimpiade policentrica, perché così è il Veneto. A Vicenza sembra sia riservato lo spazio del Calcio, il più popolare sport al mondo. E questo è certamente un buon inizio. Credo però non basti. Va valorizzata la città come polo attrattivo del turismo legato all'evento (accoglienza). È anche l'occasione per realizzare un villaggio olimpico che poi si trasformerà in villaggio universitario, incubatore di aziende, centro tecnologico».

Formisano: «La distanza molto contenuta potrebbe agevolare Vicenza e ovviamente Padova e Treviso. Ritengo prematuro fare valutazioni di questo tipo, visto che non sappiamo ancora se Venezia otterrà la designazione. Tuttavia Vicenza ha una grande tradizione in alcuni settori importanti. Vedrei bene la realizzazione di un circuito ciclistico sui monti berici, un'ipotesi di utilizzo dello specchio d'acqua di Fimon per gare di canoa e cannottaggio, alcune gare in impianti di eccellenza che una volta realizzati possano servire anche per il futuro.

Oltre ad un nuovo stadio per ospitare il calcio quali altre attività vedrebbe bene svolgersi sul territorio vicentino?

Daniela Sbrollini: «Il bello delle Olimpiadi è che per il lasso di tempo in cui si svolgono, l'attenzione di tutti è rivolta allo sport a 360°. Nelle settimane in cui si accendono i riflettori sulle Olimpiadi, tutte le discipline si pongono sullo stesso piano, e non esiste più quella predominanza quasi assoluta di una sola categoria. La questione stadio è sicuramente importante e strategica, e va seguita con attenzione. Mi piacerebbe però che le Olimpiadi portassero anche nel Vicentino una grande occasione di sviluppo di quelle discipline che, a volte sottovoce, coinvolgono molti giovani e che rappresentano una ricchezza fondamentale per il nostro territorio. Speriamo che con il supporto di tutti, dai politici alle categorie economiche, da quelle sociali a quelle sportive, Venezia possa raggiungere l'obiettivo di organizzare ed ospitare le Olimpiadi; risultato che questo territorio merita e che può realizzare con successo».

Franzina: «Abbiamo una grande tradizione sportiva anche nel ciclismo, nel pattinaggio artistico, e l'Olimpiade può essere una occasione. Soprattutto dobbiamo però utilizzare l'evento olimpico per pubblicizzare Vicenza, le sue bellezze, il Palladio, le Ville, i colli, la nostra montagna. Una vetrina mondiale per una realtà che non ha nulla da invidiare a Verona e a Padova».

Formisano: «C'è un altro aspetto che non va sottaciuto ed è quello delle attività di supporto. Le Olimpiadi ospitano migliaia di atleti che hanno bisogno di allenarsi, di effettuare test amichevoli ecc. È tutto un ampio bacino quello che è chiamato a svolgere questa attività sussidiaria. Non possiamo non valutare anche l'aspetto della crescita tecnica di chi si confronta in gare di preparazione con atleti olimpici. In sostanza una buona opportunità».

Nessun commento: