martedì 30 marzo 2010

Risultati elettorali: il vento della Lega spazza il Nord e non solo!

La Lega conquista il Nord. Diventa il primo partito in Veneto, è molto vicina al PDL in Lombardia, vince con Cota in Piemonte.
Oggi parlando con un imprenditore mi sono sentito dire "molti di noi votano Lega perchè pensano che Bossi sia l'unico che può mandare a casa Berlusconi.."
Qualcuno dice che vincere e bene, stravincere no. La cartina di tornasole di questa affermazione viene da come metteranno a punto Zaia, Cota e Formigoni le intese di governo delle loro regioni. Dagli appetiti che si scateneranno in casa Lega dopo questo succcesso. Vedremo, ad esempio, chi sarà l'Assessore della Sanità e delle Infrastrutture del Veneto: da lì comincieremo a capire di più.
Prevedo tempi non brevi per la costituzione delle giunte regionali del NORD. E prevedo richieste sempre più esose di Bossi ai sui alleati. Ha già fatto capire che vuole Milano. E cercherà di prendersi molte altre città del Nord.
Tutto dipende da un fatto: riuscirà Bossi a distinguere le responsabilità di Governo dal ruolo di forza di cambiamento al NORD? Riuscirà ancora per molto a tenere il profilo basso per quanto riguarda il ruolo di fedele alleato di Berlusconi nel governo, e a battere la grancassa del federalismo e addirittura della secessione al Nord??
Questa è la vera domanda senza risposta che queste elezioni lasciano in questa prima fase di analisi del voto.


A Vicenza

A Vicenza la puntata si è chiusa con una soffertissima vittoria del PDL sulla Lega. Il PDL difende il 27,5 con le unghie ed i denti e sta lì davanti alla Lega per un punto: questo significa che alle prossime comunali riproporrà, forse, un proprio candidato. Alla fine rispetto alle elezioni politiche del 2008 il PDL ha perso 6500 voti mentre la Lega ha tenuto quasi tutti i suoi 12.000 elettori. Ma la diffusa disaffezione ha colpito tutti tranne proprio la Lega che alla fine cresce in percentuale.
Il PD è in sofferenza: è un dato indiscutibile. Teniamo sostanzialmente rispetto alle Europee dello scorso anno ma già lì eravamo scesi di brutto; e mentre l'anno scorso potevamo dire di andare a pari grazie al voto dei nostri alleati dell'IDV, adesso non possiamo più dire nemmeno questo.
E ci consola poco che siano tutti nella stessa barca, che l'UDC sia in calo, che la sinistra sia misera e sparpagliata, che i nuovi movimenti non decollino, se non il movimento di Beppe Grillo che con il 3% si prenda una non trascurabile visibilità.
Il PD ha condotto male la campagna. Non ha scelto un buon candidato (adesso si può dire non a campagna appena iniziata...), non ha saputo presentarsi come una forza nuova in grado di dare risposta a chi sta perdendo il posto di lavoro, a chi perde potere d'acquisto ogni giorno di più, a chi sente il problema della sicurezza come sempre più impellente per le nostre città.
Non ha cercato alleanze diverse e più di sostanza.
Qualcuno in Regione dovrà rispondere di una conduzione deficitaria.

In ITALIA

In Italia il risultato avrebbe potuto essere migliore se si fosse vinto là dove si è perso per un incollatura (Lazio e Piemonte) ma il PD è il primo partito con 5 milioni di voti precedendo il PDL fermo a 4 milioni e mezzo. Gli alleati fanno ancora la differenza perchè la Lega vale a livello nazionale due milioni e mezzo di voti e l'Italia dei Valori non arriva ad un milione e mezzo. Con l'UDC che fa da ago della bilancia.
Il PD peraltro restringe la sua zona di reale influenza al vecchio Regno Pontificio e poco più e nel Nord è chiaramente in sofferenza, con la Liguria, la Val d'Aosta e il Trentino che diventano ormai degli avanposti da difendere in un mare di verde e azzurro.
Bossi tiene sempre più per una parte anatomica che non posso dire nemmeno in un blog il suo vecchio amico Berlusconi. E quest'alleanza diventa sempre più essenziale ed ingombrante. Ricorda molto quella fra Craxi e la DC. E i vecchi come me si ricordano bene di quando la DC abbia dovuto dare al PSI per mantenere fede a determinati accordi.


ELETTORATO IN CALO

Gli elettori calano dovunque, ma chi pensava che questo andasse a vantaggio del centro sinistra si è sostanzialmente sbagliato: a Roma il -10% di elettori non ha fatto perdere la Polverini, anzi.
Anche il centro sinistra ha perso tanti elettori delusi da scandali e scandaletti. Il caso Marrazzo a Roma, il comportamento di Bassolino in Campania, il caso della sanità a Bari, il caso del Sindaco di Bologna, hanno allontanato molti elettori del PD.
Bersani oggi deve rendersi conto che per recuperare consensi deve fare una grande battaglia di pulizia interna al suo partito. Chi non si adegua va fuori.
Il Partito Democratico, che governa bene l'America con Obama, non può essere minoranza in Italia, perchè non sa scegliere la propria classe dirigente.
Chi sbaglia paga, senza alcuna remissione, nè giustificazione.
E il cambiamento deve dimostrarsi anche nelle periferie. Mi pare da questo punto di vista una buona cosa che Stefano Fracasso sia il primo nel vicentino (è così quando mancano pochi seggi alla fine del conteggio). Gli elettori hanno premiato sicuramente la sua faccia fresca da persona nuova della politica.

2 commenti:

Aldo ha detto...

Abbiamo considerato la deriva della democrazia, cui questo governo ci ha portato, come un gossip. Abbiamo chiesto di parlare di sanità, lavoro, impresa, quando le notizie sugli interventi pubblici e privati del premier,dei suoi sodali e dei mezzi a sua disposizione erano di una portata mondiale e chiarivano esattamente quale fosse il pericolo per la democrazia: per chi capiva.Per chi non capiva(non è una colpa) andava bene evitare di parlare di questi enormi problemi - enormi-.
Sanità, lavoro, scuola eccetera sono la base della convivenza civile; ma chi ci porta fuori da questa convivenza bisogna sconfiggerlo, prima che sia troppo tardi. E siamo ad un buon punto di non ritorno. Le conseguenze mi preoccupano, anche se in molti siamo pronti ad affrontarle.
Sentivo alla radio intervistare Fassino. Io mi auguro che nei prossimi dibattiti non intervenga più; non intervengano e non si permetta di intervenire(per il PD),i vari Latorre, D'Alema, Turco,Melandri, e mi scuso con tutti coloro che hanno fatto più di due legislature se non li cito(sono troppi!!!). Non ne vorrei vedere neanche uno perchè sono i dirigenti politici che hanno portato la politica a questo livello. Vorrei sentire intervenire nei dibattiti(per il PD) coloro che hanno fatto una legislatura e stanno facendo la seconda; e la stanno facendo sapendo che non saranno più ripresentati(illusione) e che riprenderanno il loro mestiere. Vorrei sentire i vari Sbrollini, Civati, Serracchiani ( ed anche qui mi scuso con tutti gli altri che stanno facendo al massimo la seconda legislatura).
Ma tant'è: abbiamo la testa dura e mi auguro che si analizzi senza ipocrisie la situazione. E qualcosa cambi!

Anonimo ha detto...

Fuori dalla sede di Giometto c'è scritto: chi è per il NO al Dal Molin vota Pasinato. A Vicenza Pasinato ha preso 250 voti. Adesso il buon Giometto dirà che solo 250 vicentini sono per il NO al Dal Molin....