domenica 21 marzo 2010
L’ACCUSA. Il capogruppo Pd ha visitato il Salvi: «Camere piccole, senza bagni, niente sale»
Una foto del Consiglio Comunale tratta dal Giornale di Vicenza
Dal Giornale di Vicenza
Domenica 21 Marzo 2010
Federico Formisano
Una domanda di attualità sull’Ipab, frutto di una visita all’Istituto Salvi, dal quale è uscito con «somma sorpresa».Non certo positiva. Usa queste parole il capogruppo Pd in consiglio comunale a Vicenza Federico formisano per descrivere i reparti di recente ristrutturati, dove dovrebbero essere trasferiti gli ospiti dei reparti Chiostri e nei quali si è recato dopo le polemiche dei famigliari. Accusavano la condizione fatiscente dei reparti, a fronte della richiesta di aumento delle rette. Questa è la situazione descritta dal consigliere: «Con mia somma sorpresa ho scoperto che le camere sono piccole (le dimensioni sono 3,20 x 5.40 metri oppure 3,10 x 5,40); tra il muro ed il letto, la cui lunghezza è di 2,20 metri, non esiste lo spazio per far passare una normale carrozzina che ha larghezza minima di 1,01 metri); nella camera esiste solo lo spazio minimale per un piccolo armadio di 40 x 90 cm.; si tratta di camere a due letti prive di servizi igienici in camera; esistono in tutto il reparto di 26 camere solo tre bagni; non c’è una sala da pranzo, solo un piccolo slargo dove possono sostare al massimo dieci persone; non esistono luoghi per l'aggregazione, a meno che non si vogliano considerare tali i lunghi corridoi presenti nella struttura; le finestre sono alte e non consentono a persone che stanno in una carrozzina di guardare fuori dalla camera o dai corridoi; i bagni sono realizzati senza tenere conto delle normali misure previste per i portatori di handicap che prevedono lavandini ribassati e privi di ostacoli per effettuare le abluzioni minime. In sostanza non esiste lo spazio sotto i lavandini per far avvicinare la carrozzina su cui si muovono la maggior parte degli ospiti».
«Appare evidente - prosegue formisano - come i lavori siano stati realizzati senza tenere conto delle esigenze primarie degli ospiti senza alcuna consultazione con il personale dell'Istituto o con esperti del settore. Tali lavori sono stati eseguiti e completati da circa un anno e sono rimasti inutilizzati per tutto questo tempo. Dopo l'arrivo del Commissario è stato disposto che gli ospiti dei Chiostri venissero trasferiti nei nuovi reparti con integrazione della retta pari a euro 220 circa al mese. Solo dopo l'approvazione dell'odg del consiglio comunale del 4 marzo, ai familiari è pervenuta una proposta che prevede due opzioni: o il trasferimento a tempo indeterminato. o il trasferimento provvisorio con mantenimento dell'attuale retta».
LA DOMANDA D'ATTUALITA' INTEGRALE
Lavori di ristrutturazione al Salvi: chi è responsabile di un tale disastro?
In questi giorni sono apparsi sulla stampa alcuni articoli che riguardano le denunce presentate dai familiari degli ospiti degli Istituti che fanno capo all’IPAB di Vicenza. In particolare nell’edizione odierna del Giornale di Vicenza è comparso un pezzo dal titolo “All’Ipab reparti fatiscenti Salgono le rette, non i servizi». Nell’articolo si fa riferimento ad una dettagliata denuncia dei signori Chimento e Campagnolo che illustrano la situazione dei reparti e le manchevolezze già denunciate da tempo.
Nell’edizione on line della Domenica di Vicenza, gli stessi argomenti sono stati ripresi e ulteriormente riportati con dovizia di particolari.
Per tale motivo, nel pomeriggio di venerdì 19 marzo, mi sono recato presso l’Istituto “Salvi” e qui ho avuto modo di visitare i reparti recentemente ristrutturati e dove dovrebbero essere trasferiti gli ospiti dei reparti Chiostri.
Con mia somma sorpresa ho scoperto che:
1- le camere sono piccole (le dimensioni sono m. 3,20 x 5.40 oppure 3,10 x 5,40); tra il muro ed il letto (la cui lunghezza è di m. 2,20) non esiste lo spazio per far passare una normale carrozzina ( che ha larghezza minima di m. 1,01);
2- Nella camera esiste solo lo spazio minimale per un piccolo armadio di 40 x 90 cm.
3- si tratta di camere a due letti prive di servizi igienici in camera;
4- esistono in tutto il reparto di 26 camere solo tre bagni;
5- non esiste una sala da pranzo, solo un piccolo slargo dove possono sostare al massimo dieci persone;
6- non esistono luoghi per l’aggregazione e per l’intrattenimento, a meno che non si vogliono tali considerare i lunghi corridoi presenti nella struttura;
7- le finestre sono alte e non consentono a persone che stanno in una carrozzina di guardare fuori dalla camera o dai corridoi;
8- i bagni sono realizzati senza tenere conto delle normali misure previste per i portatori di handicap che prevedono lavandini ribassati e privi di ostacoli per effettuare le abluzioni minime. In sostanza non esiste lo spazio sotto i lavandini per far avvicinare la carrozzina su cui si muovono la maggior parte degli ospiti.
Appare evidente come i lavori siano stati realizzati senza tenere conto delle esigenze primarie degli ospiti di una struttura similare e senza alcuna consultazione con il personale dell’Istituto o con esperti del settore.
Tali lavori sono stati eseguiti e completati da circa un anno e sono rimasti inutilizzati per tutto questo tempo.
Dopo l’arrivo del Commissario è stato disposto che gli ospiti dei Chiostri venissero trasferiti nei nuovi reparti con integrazione della retta pari a euro 220 circa al mese. Solo dopo l’approvazione dell’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 4/3/2010, ai familiari è pervenuta una proposta che prevede due opzioni (o il trasferimento a tempo indeterminato o il trasferimento provvisorio con mantenimento dell’attuale retta) .
Tutto ciò premesso il sottoscritto consigliere comunale chiede
1. quanto sono costati all’IPAB gli interventi di sistemazione dei nuovi reparti?
2. quale ditta ha provveduto a tali lavori?
3. chi ha diretto i lavori e chi ha provveduto alla progettazione?
4. per quale motivo non sono stati richiesti i pareri del personale o di persone competenti nella materia delle case di riposo?
5. se si intenda segnalare tale grave disservizio alla Corte dei Conti perché intervenga per danno erariale.
6. Come si intende risolvere la questione importante della mancanza di spazi comuni, di soggiorno e di aggregazione degli ospiti, oggi del tutto inesistenti nei nuovi reparti?
7. Se l’Amministrazione Comunale sia favorevole all’incremento delle rette per chi viene trasferito a titolo definitivo dai Chiostri ai nuovi reparti?
Federico Formisano
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