«L’elezione del presidente non può avvenire senza le minoranze. Il problema è l’ostruzionismo»
Giovedì 18 Marzo 2010 GIORNALE DI VICENZA CRONACA, pagina 14
«Nessun problema di maggioranza, ma solo ostruzionismo dell’opposizione». Federico Formisano, capogruppo del Pd, non ha dubbi. Le complicazione nell’elezione di Pio Serafin a presidente della commissione cultura e sviluppo economico non sono ricollegabili a guai in maggioranza.
«Le assenze di due commissari di maggioranza, annunciate da tempo e dovute a motivi verificabili (Soprana si trovava all'estero in vacanza e Diamanti era impegnato a Milano per motivi di studio) non vanno ricondotte a problemi interni alla maggioranza, ma solo ad un atteggiamento ostruzionistico di Valerio Sorrentino (Pdl) che va contro alla prassi di comportamento generalmente tenuta nella gestione delle commissioni».
formisano ricorda infatti che «le commissioni sono regolate da norme ma anche da una consolidata tradizione di collaborazione fra le parti politiche. Anche perché la stretta applicazione del regolamento potrebbe creare una situazione di impasse nel caso in cui le minoranze non partecipassero alla nomina del presidente. Per questo considero ingiustificato l'atteggiamento di Sorrentino che, pur presente, ha rinunciato a votare facendo rinviare la nomina». G.M.Mancassola
Il testo completo di quanto inviato al GDV
Le commissioni del Consiglio Comunale sono regolate da norme ma anche da una consolidata tradizione di collaborazione fra le parti politiche. Anche perchè la stretta applicazione del regolamento comunale (che su questo punto è evidentemente lacunoso) potrebbe creare una situazione di impasse nel caso in cui le minoranze non partecipassero all'attività della stessa in occasione della nomina del nuovo presidente.
D'altro canto se dipendesse dalla semplice logica numerica non ci sarebbe spazio per la nomina di presidenti o di vicepresidenti, espressi dalla minoranza. La maggioranza che attualmente governa la città ha ritenuto di attuare un coinvolgimento delle minoranze nella gestione delle commissioni affidando a loro rappresentanti la presidenza di due commissioni (quella istituzionale e quella del bilancio) e la vicepresidenza di tutte le altre tre commissioni.
Per tale motivo considero ingiustificato l'atteggiamento del Vicepresidente Sorrentino che, pur essendo presente, ha rinunciato a votare per l'elezione del presidente della commissione, facendo rinviare tale nomina.
In tal modo ha ottenuto l'unico risultato di fermare un'attività preparatoria e consultiva della commissione non certo di creare problemi alla maggioranza cittadina.
Le assenze di due commissari di maggioranza, annunciate da tempo e dovute a motivi verificabili (Soprana si trovava all'estero in vacanza e Diamanti era impegnato a Milano per motivi di studio) non vanno ricondotte come espresso nell'articolo di martedì, a problemi interni alla maggioranza, ma solo ad un atteggiamento eccessivamente ostruzionistico di Sorrentino che va contro alla prassi di comportamento generalmente tenuta nella gestione delle commissioni
Federico Formisano
Capogruppo del Partito Democratico
Le integrazioni di Pio Serafin
1) se c'è stato un ritardo questo è dovuto anche al ricovero ospedaliero di Sorrentino che ha reso inutile la convocazione già fissata per il 1° marzo (senza che Sorrentino abbia ritenuto di dover avvisare qualcuno. La cosa è stata saputa da Pigato che ha informato la Isabella).
2) la segretaria Toscano lo aveva pregato di avvisare quando fosse guarito, ma lui non l'ha fatto.
3) la nuova convocazione gli è stata sollecitata da Poletto che l'aveva incontrato in Corso (guarito)
4) la maggioranza (6 consiglieri su 12) non ha la maggioranza qualificata richiesta (7 su 12) per votare il presidente. Ergo: senza opposizione non è possibile eleggere il presidente della commissione.
5) le asserite "numerose assenze" erano in numero di 2.
venerdì 19 marzo 2010
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