
L'altra mattina il treno diretto a Verona ha fatto un'imprevista sosta in mezzo alla campagna. Il capotreno ha fatto presente che la sosta era dovuta ad una rottura del locomotore.
I viaggiatori hanno atteso più o meno pazientemente che il treno venisse riparato. Sono trascorse tre ore e mezzo.
Ad un certo punto per tranquillizzare le persone che stavano perdendo una giornata di studio e di lavoro, il personale viaggiante ha fatto presente che all'arrivo a Verona i viaggiatori sarebbero stati rifocillati con bibite e cibi di conforto.
E così i poveri pellegrini, tormentati dalla sete e dal caldo, hanno avuto almeno il miraggio di un bicchiere di aranciata.
Giunti a Verona i passaggeri sono stati invitati a recarsi al servizio ristoro dove solo i primi arrivati hanno ricevuto un bicchiere di aranciata. E agli altri?? Niente!! Alla richiesta di avere almeno una bottiglietta di acqua minerale è stato risposto che al massimo potevano averne un bicchiere: alla faccia della generosità.
Una rottura della motrice può essere chiaramente usata a giustificazione per un ritardo: quasi quattro ore di sosta sembrano decisamente un tempo inaccettabile. La giornata è persa, l'umore rovinato, il disagio gravissimo.
E di fronte a questo non arriviamo nemmeno a concedere un minimo conforto ai viaggiatori. Questo fatto mi ha ricordato i treni africani o indiani, stracarichi di viaggiatori e di animali.
E le segnalazioni, purtroppo non finiscono qui.
Succede spesso sulle piccole tratte che i treni accumulino ritardi di mezzora, di un'ora. Succede sempre più spesso che viaggiatori senza biglietto vengano fermati dal capotreno e rimandati alla biglietteria e che il treno anzichè ripartire attenda i morosi creando disagi a tutti gli altri viaggiatori.
Se un viaggiatore è senza biglietto non può accedere al treno, ma non può pensare che la logica del servizio pubblico lo garantisca comunque. Secondo il mio modo di vedere quel treno deve partire senza attendere gli inadempienti.
I viaggiatori che pagano sono i veri utenti del servizio pubblico e devono essere garantiti.
Le Ferrovie devono decisamente cambiare passo e politica sopratutto nei confronti dei pendolari, dei giornalieri, di quei viaggiatori che usano il treno tutti i giorni.
E' bello avere supertreni iperveloci che conducono ovunque viaggiatori d'affari e turisti d'elite, ma è anche giusto che non ritorniamo alle tradotte e ai carri bestiame!
Nessun commento:
Posta un commento