"Tanti nemici, tanto onore" diceva una volta un famoso personaggio politico.
Questo referendum ha avuto troppi nemici e per questo motivo non è passato. Ecco i nemici del referendum:
1- la Lega, la scelta bipolare avrebbe portato il partito di Bossi a doversi sciogliere nel PDL o ad uscire dalla maggioranza di Governo; entrambe le prospettive non entusiasmano il Senatur e company. Una lega stemperata nel PDL non potrebbe giocare la sua partita sulle due sponde, quella governativa e quella dell'opposizione a Roma ladrona che seppur in maniera un pò contradditoria continua a portare avanti.
2- l'area centrista (UDC e c.). Casini non avrebbe più potuto sostenere che il bipolarismo è di là da venire: lui la sua partita la sta giocando ancora con raffinata bravura. Berlusconi continua a portargli via parlamentari e iscritti ma Casini rimane agganciato al suo treno del 5% e cerca di condizionare entrambi gli schieramenti con la consueta spregiudicatezza.
3- L'Italia dei Valori. Di Pietro ha sostenuto il referendum, ma nel frattempo ha visto nascere PD da una parte e PDL dall'altra ed ha capito che lo avrebbero potuto schiacciare come un frutto secco preso nelle morse dello schiaccianoci. Allora ha fatto un inversione ad U e si attestato in un poco chiaro voto no/ non voto.
4- La sinistra massimalista che non vuole finire la sua corsa nel PD. Il suo consenso scende ai minimi termini, si divide e si frastaglia, ma non molla. Vendola, Francescato, Di Liberto e Ferrero litigano fra di loro ma sono uniti nel voler mantenere alto l'antistoricità di una scelta a sinistra.
5- Ampie aree del PDL che non intendono cambiare questa legge. Vedi punto successivo.
6- Ampie aree del PD che non intendono cambiare questa legge: chi glielo fa fare a questi parlamentari senza consenso nel territorio a misurarsi con qualcuno più forte di loro. Le preferenze, vedrete, non torneranno più e non tornerà nemmeno il collegio uninominale. Volete mettere la comodità di starsene a Roma di curare i rapporti con il proprio capobastone, piuttosto che andare nel proprio collegio a raffrontarsi con l'elettorato. Qualcuno se ne è accorto che noi a Vicenza abbiamo perso metà almeno della forza che avevamo prima: c'erano nove collegi e un paio di nomi buoni da recuperare con il proporzionale. Adesso in provincia di Vicenza, ci sono la Sbrollini e Calearo, Stefani, Filippi e la Dal Lago. Conte e Zanettin del PDL sono stati lasciati a casa, così come altri che li hanno preceduti.
7- Quella parte del PD che guarda a sinistra per gli stessi motivi per cui hanno detto di no gli ex Bertinottiani.
8- Quella parte del PD che guarda all'UDC, per gli stessi motivi per cui non sono andati a votare i centristi.
9- i referendari nemici di loro stessi. Adesso che la campagna è finita lo possiamo dire: ma quesiti meno contorti non si potevano trovare??
E' vero che in Italia i referendum sono solo abrogativi e che quindi non era possibile ripristinare per referendum le preferenze, ma certo far capire il senso di questo referendum non era facile e i nemici avevano buon gioco a dire che si faceva il gioco dell'uno oppure dell'altro degli avversari politici.
10- Berlusconi e Maroni che hanno fatto l'immonda pastetta di far votare gli italiani al 21 Giugno. Abbiamo speso 400 milioni di euro, una cifra con cui si potevano sistemare molte case dei terremotati, che se andavamo a votare in un unica data avremmo risparmiato. Adesso la Lega può cantare vittoria ma metà degli osservatori dicono che comunque la legge elettorale andrà cambiata. Solo Bocchino, (poverino con quel nome e quel modo di parlare..), sostiene che ha ricevuto un investitura popolare...
11- Chi ha chiesto l'astensione perchè non si rende conto di quanto diseducativo sia andare a dire ad un popolo di non votare. Gli ultimi 21 referendum non sono passati: "meglio!"- dice qualcuno- e intanto democrazia non è più partecipazione e solo sterile esercizio di un potere di pochi...
12- Panella e i suoi che hanno fatto tanti referendum da fare disinamorare l'elettorato e adesso "si dimenticano di andare a votare" come ha dichiarato il buon Marco "ma ti sei fumato il cervello assieme ai cannoni che ti fai per sfidare la legge?? Ti sei mangiato la materia grigia durante uno dei tanti scioperi della fama?? Ti rendi conto che la prossima per far firmare una persona dovrai metterle una pistola alla fronte..
Il PD si consola con il risultato dell'Amministrative dove vince a Bologna (60-40) a Firenze (60-40) a Bari (60-40) a Padova (52-48) a Ferrara (57 a 43) e in altri undici capoluoghi di provincia; dove vince in nove province (tra cui Torino e Parma, Brindisi e Taranto, Arezzo e Ferrara) ma perde a Milano e Venezia.
A Vicenza ci consoliamo con il buon risultato provinciale ( vinciamo in 3 comuni oltre i 15.000 su 5) ma sopratutto a Bassano e questa vittoria unita a quella di Vicenza dell'anno scorso rappresenta un buon viatico per le Regionali dell'anno prossimo. Teniamo Schio e Valdagno ma anche Dueville, Torri di Quartesolo e molti altri comuni più piccoli.
Dispiace solo che due buoni sindaci come Scalabrin e Fracasso siano stati investiti dal ciclone lega. Non lo meritavano.
Un abbraccio al neo sindaco di Bassano il mio caro e buon amico Cimatti che ha vinto con grande vantaggio.
lunedì 22 giugno 2009
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