venerdì 5 giugno 2009

Gli appelli di Veltroni e Prodi: votiamo PD

In un appello pubblicato sulla pagina dei suoi sostenitori su Facebook e su PdNetwork l'ex segretario del PD, Walter Veltroni invita a votare Partito Democratico. Pubblichiamo il testo:

Per questo nostro grande e sfortunato paese il Partito Democratico è la principale speranza. Non è solo il mondo a guardarci con preoccupazione e disagio. E’ la sensazione che vive ciascun italiano, chiunque ami davvero la sua Patria. E’ capitato molte volte nella storia di questo paese che a questa coscienza non si accompagnassero comportamenti elettorali conseguenti. E così si sono vissute stagioni politiche che, specie nelle loro fasi conclusive, hanno prodotto crisi profonde. Crisi sociali e crisi del modo di pensare. Spesso una eclisse di quei valori: Il senso di solidarietà, la rettitudine, il talento, l’operosità, la generosità individuale e collettiva che hanno accompagnato i momenti migliori della nostra storia nazionale, a cominciare dalla ricostruzione.
Una società fondata sull’egoismo è una società violenta. La destra sta edificando un paese violento. Violenza reale, mai così diffusa. E violenza nei rapporti tra le persone. Il paese è tornato a vivere nell’odio e la frantumazione di ogni rete di relazione – tra giovani e anziani, tra italiani e immigrati, tra deboli e forti, tra Nord e Sud – spezza l’anima migliore della nostra Italia.
Non so quanto tempo ci vorrà, ogni giorno che passa così è un giorno perduto per le nuove generazioni, ma il paese girerà pagina. E quando lo farà dovrà trovare il riformismo, ciò che ha conosciuto a sprazzi, ciò che è stato sempre interrotto da reazioni e conservatorismi. Il riformismo, come quello che mostra il suo volto, nel disegno di un mondo nuovo di Barack Obama.

Il riformismo, l’unica soluzione perché questo paese ritrovi le virtù civili e il senso di giustizia che oggi appaiono sepolte. Ma il riformismo non è una etichetta falsificabile. Il riformismo è coerenza, è coraggio del cambiamento, è sfida ad un vecchio mondo. Ed è, soprattutto, una grande strategia. Un progetto politico che deve vivere nella società, che ha bisogno per affermarsi di essere coltivato con amore e disinteresse da parte di tutti.

Il riformismo può e deve essere la speranza per un paese che acquisisca progressivamente consapevolezza della devastazione prodotta da un lungo ciclo della destra.

Dopo quasi dieci anni di governo, più di Reagan e della Thatcher, senza aver conosciuto riforme importanti il paese avrebbe ora bisogno di una stagione di ripresa, di serenità, di legalità e di diritti. Avrebbe bisogno di un patto tra produttori per garantire la crescita e il lavoro. Avrebbe bisogno di politici capaci di mettere al primo posto gli interessi generali e, così, di riformare insieme le istituzioni e renderle ciò che oggi non riescono ad essere fino in fondo: moderne, efficienti, espressione della democrazia del nuovo secolo.

Per questo il voto al Partito Democratico è essenziale. Nessuna demagogia porterà il paese fuori da questo tunnel. Solo il riformismo salverà l’Italia e la terrà saldamente agganciata all’ Europa. Un voto perso al PD rallenta questo possibile e urgente sbocco della crisi italiana.


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Pubblichiamo la lettera di Romano Prodi.
Care amiche e cari amici,
nel momento in cui ribadisco la mia già provata volontà di rimanere al di fuori della politica del nostro Paese, sento il dovere, come semplice cittadino, di sottolineare l’importanza del voto a cui noi italiani siamo chiamati.
Anzitutto un voto per l’Europa.

In questa linea richiamo la necessità di rafforzare il Partito Democratico ricordando come esso abbia sempre con convinzione sostenuto le grandi scelte europee quali l’euro e l’allargamento che , come si è dimostrato in questa fase di durissima crisi , sono la principale difesa per l’Europa e l’Italia.

La seconda ragione nasce dall’intensificarsi di numerosi segnali di allarme e di interrogativi da parte di tanti amici ed osservatori stranieri per la caduta di dignità e per la qualità democratica del nostro paese, segnali che ho colto con sofferenza nella mia attività internazionale. Di fronte a questo il Partito democratico, pur nel suo non facile cammino, è l’unica concreta risposta.

Non è tempo né di astensioni né di sofisticate distinzioni.
È il momento di dimostrare che l’Italia può essere diversa , che ha profonde radici etiche e che è ancora capace di contribuire alla crescita democratica di una nuova Europa.
Con amicizia
Romano Prodi
Bologna 3 giugno 2009

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