Se Silvio Berlusconi accusa il Parlamento di essere "pletorico" e le "Camere inutili e controproducenti", il Pd risponde carte alla mano per dimostrare che "è il governo
ad essere inefficiente perchè lascia nei cassetti 10 decreti in attesa della firma del ministro competente".
Pierluigi Bersani e Francesco Boccia hanno presentato in una conferenza stampa alla Camera alcuni dati pubblicati dallo stesso ministero dell'Economia. Dimostrano che "ci sono 10 decreti ministeriali contenenti misure per la crisi economica che sono stati approvati da 8 a 3 mesi fa ma che hanno bisogno di atti governativi per essere attivati. Il Parlamento - ha aggiunto Bersani - ha dimostrato di essere scattante anche in ore notturne sui vari lodi ma in questo caso c'è stata inerzia e incuria da parte del governo". Il responsabile economico del Pd ha lanciato anche un allarme sulle conseguenze sociali della crisi che potrebbero dispiegarsi nei prossimi mesi e anche se le misure varate dal governo non sono sufficienti a fronteggiare la situazione, "anche quel poco che dovevano fare non l'hanno fatto". Si tratta di 7 decreti per le imprese, 2 per le famiglie e uno
per i risparmiatori - ha spiegato Boccia - che attendono le firme dei ministri e non le ricevono probabilmente a causa di trattative sotterranee in corso, basta assistere al via vai permanente a palazzo Grazioli dove il premier, uomo del fare,
intavola trattative estenuanti e cerca mediazioni con i vari gruppi di interesse. Berlusconi ha una bella faccia tosta a dire che il Parlamento non funziona sapendo che ci sono tanti decreti nei suoi cassetti che sbloccherebbero decine di miliardi". Tra questi c'è il decreto per integrare gli studi di settore, la certificazione dei crediti verso Regioni ed Enti locali "che serve a velocizzare le riscossioni delle imprese, anche questo da 6 mesi in attesa di essere emanato", ci sono anche misure per agevolazioni fiscali alle imprese e agevolazioni sull'energia elettrica e il gas "che sarebbero utili a sostenere l'economia e le famiglie".
Il Pd annuncia quindi che presenterà nei prossimi giorni un'interpellanza urgente per incalzare il governo sulle sue responsabilità e per dimostrare "l'asimmetria tra le cose che Berlusconi dice e quelle che il governo fa. Se Berlusconi ha inaugurato la serie dei 'capponi e dei tacchini' - ha concluso Boccia - noi ogni settimana gli ricorderemo i ritardi sui provvedimenti per la crisi".
(Apcom)-Roma, 21 maggio 2009
venerdì 22 maggio 2009
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