martedì 13 gennaio 2009

Filibustering

Filibustering è un termine inglese e significa ostruzionismo; quando la minoranza consiliare o parlamentare vuole cercare di bloccare un provvedimento sgradito costruisce tanti e tali ostacoli alla trattazione dell'oggetto da impedirne o almeno da ritardarne l'approvazione. La risposta della maggioranza in questi casi è quella di assestarsi a difesa del provvedimento, di garantire il numero legale e di dotarsi di scorte di viveri e di bevande per le lunghe ore di attesa.
Quando alla minoranza mancano gli argomenti si assiste allora ad uno stucchevole gioco alla ripetizione, all'ovvietà, al sarcasmo più vieto: stasera il consigliere Rucco, consapevole delle meschinità che stava recitando come una giaculatoria, è stato colto da un accesso di ridarola, e ha completato il suo intervento fra i singulti: splendido e significativo esempio di serietà amministrativa!
Mentre scrivo queste righe in Sala Bernarda si rincorrono gli show dei colleghi della minoranza, che arrivano a votare in tre modi diversi (favorevoli, contrari ed astenuti) sui loro stessi ordini del giorno, pur di poter intervenire nel numero massimo consentito dalla normativa e dai regolamenti consiliari.
Se Tizio vota a favore, Caio si astiene e Sempronio vota contro, e poco conta il fatto che Caio e Sempronio abbiano sottoscritto quel documento al momento della presentazione. Poco conta che arrivano a smentirsi rispetto ad un voto appena dato: l'importante è esaltare l'ostruzionismo portando agli eccessi di una vera e propria parodia della politica.
Pensate che in questo momento sono presenti in Sala Bernarda, cinque vigili urbani, due uscieri, quattro impiegati della segreteria generale, il segretario generale, ognuno di queste persone retribuita con lo straordinario notturno maggiorato del 50% rispetto alla normale retribuzione degli impiegati comunali. E' stato stimato un esborso di 7000 euro per le tre serate consiliari. Queste persone domani non verranno a lavorare, ovviamente giustificate dalle ore piccole che stanno facendo: quaranta consiglieri comunali potranno usufrire delle giusticazioni per le assenze. Evviva!!
Potevamo evitare questo spreco di pubblico denaro? Si se la minoranza avesse accolto le nostre proposte. Stamattina, anzi ieri mattina visto che la mezzanotte è trascorsa da un pezzo, abbiamo chiesto di accondiscendere ad una proposta di mediazione che tagliava di un punto ( da 9,8 a 8,8 l'impatto della manovra nei due anni) e di spalmare in maniera diversa sui due esercizi l'impatto delle nuove tariffe ( dall'iniziale proposta di AIM che chiedeva per il 2009 un 6,8 % d'incremento eravamo scesi fino ad un 4,3 % )
La risposta è stata negativa e il braccio di ferro è diventato ineluttabile.
Ma per chiarire la questione alcuni aspetti vanno esplicitati.
- La tariffa ( a differenza della tassa) impone il pareggio del rapporto fra costi ed entrate. Andando palesemente contro la legge, la maggioranza di centro destra non ha mai adeguato le tariffe dal 2004 in poi. E ha lasciato l'azienda nella spiacevole situazione di gestire un disavanzo fra uscite ed entrate nell'ordine degli 800 mila euro all'anno. AIM nell'ultimo decennio grazie ad una criminosa conduzione amministrativa perpetrata da personaggi espressi dalla stessa classe politica che oggi applica le tecniche dell'ostruzionismo, ha visto la sua situazione economica passare da un'attivo di 25 milioni di euro ad un passivo di 160 milioni di euro. Oggi AIM produce 8 milioni di euro all'anno di interessi passivi e la sua situazione è stata definita critica da molti osservatori. In cinque anni l'Amministrazione di Centro Destra ha accentuato questo quadro drammatico, con almeno 4 milioni di euro di passività nel settore dell'igiene ambientale, grazie al mancato incremento delle tariffe.
Per la verità AIM ha attuato (con la complicità dell'Amministrazione Comunale) un artificio contabile che ha permesso di nascondere l'ulteriore disavanzo ( chissà dove sarebbe sennò a questo punto l'azienda che ha mille e duecento dipendenti...).
L'artificio è consistito nell'accorpare il settore della sosta con quello dei rifiuti: in tal modo AIM ha potuto ovviare al disavanzo creato dal mancato incremento delle tariffe; ma il Comune di Vicenza ha perduto, in questo modo, i soldi della sosta e i vicentini hanno perso alcuni servizi che con quei soldi si sarebbero potuti realizzare, ovvero parcheggi, piste ciclabili, interventi per la mobilità. E' stata una scelta intelligente?? Sarà il tempo a dimostrare chi ha avuto ragione oppure torto: io sono certo che le opportunità perse non ritornano più.
Qualcuno di voi potrebbe dirmi "però in questo modo non hanno gravato sulle tasche dei cittadini.." Anche questo non è vero, perchè l'Amministrazione Hullweck ha deciso di incrementare l'aliquota IRPEF comunale e lo ha fatto in piena consapevolezza: quei soldi entravano direttamente nelle casse comunali senza passare da AIM! E i cittadini lo scorso anno hanno speso ben più di aliquota IRPEF che non quest'anno del temuto aumento della TIA.
Nella pletora delle parole spese inutilmente la minoranza ha anche fatto spesso riferimento alla rapina perpetrata dalla Giunta Variati a danno dei vicentini: sapete a quanto ammonta l'incremento della pressione per famiglia: a circa 50 centesimi al mese; nemmeno il costo di un caffè, la metà di un quotidiano, poco più di una quanto costa una sigaretta di marca.
Ma c'è di più: grazie a questo incremento "stronca finanze" (...) , l'Amministrazione in carica ha potuto varare un provvedimento che permette di creare un fondo di solidarietà a favore delle famiglie più disagiate. Circa 4000 famiglie vicentine potranno avvalersi della possibilità di abbattere fino al 70% della tariffa.
Da un lato demagogia spesa a piene mani ( quella di Franzina e compagni), dall'altro la sostanza di provvedimenti di equità a favore delle situazioni più critiche.
La delibera presentata dell'Assessore Dalla Pozza prevede inoltre un miglioramento del servizio globale con la pulizia della strade attuata anche alla domenica, con l'incremento della raccolta differenziata, ecc.
Nemmeno questo ha convinto la minoranza, asserragliata su una posizione preconcetta e sterile.
Mentre a Vicenza la minoranza si oppone ad un provvedimento di incremento del 4,3 per cento a Verona, Tosi sindaco leghista apportava alla tariffa un incremento annuo del 11% e nel Comune leghista al 70% di Rosà la sindachessa si accontentava di un modesto 5% su base annua!!!
E nemmeno la considerazione che Vicenza ha le tariffe più basse del Veneto serviva a convincere i riottosi applicatori della tecnica oratoria.
A Rovigo si spende il 50% in più: non importa! nella leghista Treviso le tariffe sono più elevate del 40% : e chi se ne impippa!! A Venezia, Padova, Verona, la media delle tariffe è più alta del 44%: e noi ce ne facciamo un baffo! A noi interessa demonizzare il caso Vicenza, il senso di responsabilità dell'Amministrazione Variati, l'equilibrio di un'amministrazione che ha a cuore anche le fasce più deboli della popolazione.
E mentre scrivo, Sorrentino e Zocca, la Barbieri e Franzina, proseguono a spremersi le meningi alla ricerca dei mezzi più sofisticati per tenerci in consiglio a discutere del nulla, di ordini del giorno che vengono respinti con votazioni bulgare, solo per affermare l'evanescenza della loro prosopopea.
Nel frattempo, il Senatore Filippi, che nei sei mesi di attività consiliare è stato presente per un paio di ore complessive, ci prende anche per quella parte anatomica che non posso nominare: viene in Consiglio cinque minuti e poi se ne va, risponde all'appello per quel lasso di tempo che gli garantisce il gettone di presenza, e poi va a farsi gli affaracci suoi. Disponendo di tempo sproloquia con i giornalisti esaltando le imprese del prode Brunetta che stanga gli assenteisti omettendo di ricordare che le sue presenze alle votazioni consiliari arrivano nemmanco al 10% del numero complessivo.
Intanto l'Onorevole Sartori passa a salutare la sua truppa, si ferma cinque minuti, stringe qualche mano e se ne va a casuccia sua!
Buona notte dalla Sala Bernarda e che Dio ce la mandi buona!

DAL GIORNALE DI VICENZA DEL 16/1/2009
COMUNE. Ci pensano la maggioranza e l’opposizione, sperando che duri la buona volontà
Dopo lo stop all’ostruzionismoaltre regole in sala Bernarda?
Venerdì 16 Gennaio 2009
CRONACA,
Dopo l’ostruzionismo, che cosa? Interrottasi relativamente presto la “maratona dei rifiuti” minacciata e attuata per venti ore da Popolo della libertà, Lega Nord e Udc in Comune, l’altra sera la maggioranza variatiana e l’opposizione si sono lasciate con promesse reciproche di buona volontà.Sull’aumento della tariffa Aim la paralisi voluta dal centrodestra è durata meno di quanto poteva. In cambio il centrosinistra ha mollato qualcosa, più di forma (“rivedremo a fine anno il rincaro del 2010”) che di sostanza (la decisione sarà comunque approvata la settimana prossima).Non è che sia scoppiata la pace, ma non si sa mai che da un atto bellicoso e da un provvisorio armistizio non scoppi, chissà, un modo meno conflittuale di fare politica e amministrazione in sala Bernarda.«Nuovi rapporti? Siamo disponibili al confronto purché sia sostanziale e non di facciata - commenta il vicecapogruppo del Pdl Francesco Rucco -. Anche su questa tariffa di igiene ambientale, se ci fosse stato un passaggio prima di presentare le decisioni della giunta, non saremmo arrivati a quello che c’è stato».E il capogruppo del Partito democratico Federico formisano parla praticamente in sintonia: «Potrebbe esserci un dialogo, vediamo. Dipende da tutti. Noi la nostra parte la faremo, da forze di maggioranza che si assumono la propria responsabilità».È disinnescabile anche proceduralmente, l’ostruzionismo affacciatosi per la prima volta nello scenario comunale cittadino?Il sindaco e la sua maggioranza l’avevano detto sùbito: «Se ci sarà paralisi, modificheremo il regolamento consiliare». Che non pone limiti alla quantità di documenti presentabili su una specifica delibera e permette di moltiplicare gli interventi al microfono con la “finta” del consenso e del dissenso sui singoli testi.Nella maggioranza di centrosinistra prevale l’idea di evitare preventivamente rischi futuri - a partire dalla prossima scadenza del bilancio 2009 da affrontare tra breve - e di modificare il regolamento. «Naturalmente intendiamo farlo con la partecipazione delle minoranze - dice formisano - perché, fatte le debite proporzioni ovviamente, è come quando a Roma si discute di modificare le regole istituzionali: è una cosa da fare insieme, maggioranza e minoranza».È un’idea che - passata la buriana dell’ostruzionismo - ora non dispiace neanche a Rucco: «Sì, si può parlarne. Una modifica per ridurre i tempi di discussione in consiglio comunale l’avevamo fatta già noi, con l’Amministrazione Hüllweck, qualche anno fa. Aspettiamo proposte, purché siano sensate. Vedremo se occorreranno controproposte nostre».Che cosa potrebbe spuntare?Opzioni non ce ne sono molte.O si applica un meccanismo simile a quello che in Parlamento spazza via tutte le osservazioni e contestazioni dell’opposizione: al posto del voto di fiducia che si dà alla Camera e al Senato, ci sarebbe la votazione su un “super-ordine del giorno” che assorbe e cancella tutti quelli presentati, ostruzionistici o no che siano. Ossia quanto già previsto in Comune per le proposte di modifica delle delibere (emendamenti).O si scrive nel regolamento un tempo massimo per la trattazione degli ordini del giorno, siano di minoranza o di maggioranza, per dare sfogo alle sensibilità dei consiglieri comunali ma senza compromettere la funzionalità dei lavori consiliari.
Antonio Trentin

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