
I COSTI DELLA POLITICA di Federico Formisano
Ho apprezzato l’inchiesta che il Giornale di Vicenza ha fatto sul giudizio che i cittadini danno della classe politica nazionale e locale. Penso che ben difficilmente si riusciranno a rimuovere pregiudizi e considerazioni radicati nelle persone: ma è indiscutibile che, almeno a Vicenza, si sta facendo molto per cambiare uno stato di fatto consolidato da anni e che si è particolarmente evidenziato nella conduzione di AIM. Ovviamente nel gioco delle parti, tipico della politica, l’attuale minoranza in Consiglio Comunale cerca di evidenziare presunti sprechi di denaro compiuti dall’Amministrazione in carica. Per mettere ordine nel panorama e chiarire i dati oggettivi della vicenda ho chiesto al settore Ragioneria e Stipendi del Comune di Vicenza di fornirmi dati aggiornati sui cosiddetti costi della politica a Vicenza: da tali dati ho tratto le considerazioni che seguono. Saranno i lettori a fare le valutazioni più opportune.
Vediamo le cifre nel dettaglio.
La giunta Hullweck era formata da tredici assessori, quasi il massimo di quello previsto dalla legge. Variati aveva scelto inizialmente dieci assessori, scendendo poi a nove dopo le dimissioni dell’Assessore al Personale Gianni Giglioli. Il risparmio è evidente.
Un assessore costa alle casse comunali 3123 euro al mese ( se è un lavoratore dipendente in aspettativa o un libero professionista) Il risparmio mensile per quattro assessori in meno è di 12.500 euro, che su base annua diventa di 150.000 euro.
Dobbiamo poi considerare il risparmio indiretto dovuto alle spese di gestione della segreteria dell’Assessore: tra ufficio e segretaria, spese di telefono e fornitura del cellulare di servizio, se ne vanno almeno 5000 euro al mese, ovvero 60.000 euro; per quattro assessori sono altri 240.000 euro.
Variati risparmia rispetto ad Hullweck solo per la Giunta circa 400.000 euro all’anno.
Un altro risparmio è quello per i consiglieri comunali. Nel 2007 il valore del gettone di presenza era di 72,30 euro a seduta. A seguito della legge finanziaria voluta dal governo Prodi e applicata da Hullweck in conclusione di mandato il gettone è stato ridimensionato a 36,15 euro, ovvero alla metà. Un consigliere partecipa mediamente a due riunioni la settimana (di Consiglio o di Commissione), quindi ad un centinaio di riunioni l’anno. Nel 2007 percepiva 7200 euro lordi l’anno. Nel 2008 i nuovi consiglieri comunali percepiranno 3600 euro, la metà. Poiché i consiglieri comunali sono 40, il risparmio è di 144.000 euro circa.
Immagino che l’obiezione sarà: “Ma questo risparmio non è stato voluto da Variati e dai suoi!” Resta il fatto incontestabile che dalle casse comunali escono comunque meno risorse.
Arriviamo alla partita delle circoscrizioni: anche qui vale lo stesso ragionamento fatto in precedenza. Non è stato l’attuale Sindaco a chiederne l’abolizione, resta il fatto che non ci sono più e che vi è un costo in meno per la politica cittadina.
Anche tale conteggio è presto fatto: i presidenti di circoscrizione percepivano 1874,12 al mese. Il risparmio per il Comune di Vicenza su base annua è di 157.426 euro!! Poiché i consiglieri di circoscrizione percepivano un gettone di presenza di 36,15 euro, il risparmio teorico considerando una seduta mensile dei sette consigli di circoscrizione è di 30.374 euro.
Ad assistere i consiglieri di circoscrizioni era chiamato il personale amministrativo che veniva pagato con prestazioni straordinarie notturne. Per una spesa presumibile di 5000 euro a cui vanno aggiunti almeno altrettanti soldi per le spese di funzionamento delle sedi circoscrizionali.
Facciamo il totale delle economie:
- per gli assessori 150.000
- per le segreterie e le spese 240.000
- per i consiglieri comunali 144.000
- per i presidenti di circoscrizione 157.426
- per i consiglieri di circoscrizione e per le spese di funzionamento 40.374
- TOTALE 731.800
In sostanza solo per le spese della cosiddetta “Casta”, la giunta Hullweck incideva sulle casse comunali per settecentotrentamila euro (un miliardo e mezzo delle vecchie lire) più di quanto incida la Giunta Variati.
Abbiamo lasciato fuori da queste considerazioni la partita delle nomine in AIM: il giudizio sul proliferare dei consigli e dei compensi ormai è affidato ad altri (Corte dei Conti, Magistratura Ordinaria, ecc.) Ma certo non è edificante per una classe politica che oggi solleva la questione dei costi di una consultazione popolare o si abbarbica sull’incidenza di una persona in più o in meno nella segreteria del Sindaco….
Ho apprezzato l’inchiesta che il Giornale di Vicenza ha fatto sul giudizio che i cittadini danno della classe politica nazionale e locale. Penso che ben difficilmente si riusciranno a rimuovere pregiudizi e considerazioni radicati nelle persone: ma è indiscutibile che, almeno a Vicenza, si sta facendo molto per cambiare uno stato di fatto consolidato da anni e che si è particolarmente evidenziato nella conduzione di AIM. Ovviamente nel gioco delle parti, tipico della politica, l’attuale minoranza in Consiglio Comunale cerca di evidenziare presunti sprechi di denaro compiuti dall’Amministrazione in carica. Per mettere ordine nel panorama e chiarire i dati oggettivi della vicenda ho chiesto al settore Ragioneria e Stipendi del Comune di Vicenza di fornirmi dati aggiornati sui cosiddetti costi della politica a Vicenza: da tali dati ho tratto le considerazioni che seguono. Saranno i lettori a fare le valutazioni più opportune.
Vediamo le cifre nel dettaglio.
La giunta Hullweck era formata da tredici assessori, quasi il massimo di quello previsto dalla legge. Variati aveva scelto inizialmente dieci assessori, scendendo poi a nove dopo le dimissioni dell’Assessore al Personale Gianni Giglioli. Il risparmio è evidente.
Un assessore costa alle casse comunali 3123 euro al mese ( se è un lavoratore dipendente in aspettativa o un libero professionista) Il risparmio mensile per quattro assessori in meno è di 12.500 euro, che su base annua diventa di 150.000 euro.
Dobbiamo poi considerare il risparmio indiretto dovuto alle spese di gestione della segreteria dell’Assessore: tra ufficio e segretaria, spese di telefono e fornitura del cellulare di servizio, se ne vanno almeno 5000 euro al mese, ovvero 60.000 euro; per quattro assessori sono altri 240.000 euro.
Variati risparmia rispetto ad Hullweck solo per la Giunta circa 400.000 euro all’anno.
Un altro risparmio è quello per i consiglieri comunali. Nel 2007 il valore del gettone di presenza era di 72,30 euro a seduta. A seguito della legge finanziaria voluta dal governo Prodi e applicata da Hullweck in conclusione di mandato il gettone è stato ridimensionato a 36,15 euro, ovvero alla metà. Un consigliere partecipa mediamente a due riunioni la settimana (di Consiglio o di Commissione), quindi ad un centinaio di riunioni l’anno. Nel 2007 percepiva 7200 euro lordi l’anno. Nel 2008 i nuovi consiglieri comunali percepiranno 3600 euro, la metà. Poiché i consiglieri comunali sono 40, il risparmio è di 144.000 euro circa.
Immagino che l’obiezione sarà: “Ma questo risparmio non è stato voluto da Variati e dai suoi!” Resta il fatto incontestabile che dalle casse comunali escono comunque meno risorse.
Arriviamo alla partita delle circoscrizioni: anche qui vale lo stesso ragionamento fatto in precedenza. Non è stato l’attuale Sindaco a chiederne l’abolizione, resta il fatto che non ci sono più e che vi è un costo in meno per la politica cittadina.
Anche tale conteggio è presto fatto: i presidenti di circoscrizione percepivano 1874,12 al mese. Il risparmio per il Comune di Vicenza su base annua è di 157.426 euro!! Poiché i consiglieri di circoscrizione percepivano un gettone di presenza di 36,15 euro, il risparmio teorico considerando una seduta mensile dei sette consigli di circoscrizione è di 30.374 euro.
Ad assistere i consiglieri di circoscrizioni era chiamato il personale amministrativo che veniva pagato con prestazioni straordinarie notturne. Per una spesa presumibile di 5000 euro a cui vanno aggiunti almeno altrettanti soldi per le spese di funzionamento delle sedi circoscrizionali.
Facciamo il totale delle economie:
- per gli assessori 150.000
- per le segreterie e le spese 240.000
- per i consiglieri comunali 144.000
- per i presidenti di circoscrizione 157.426
- per i consiglieri di circoscrizione e per le spese di funzionamento 40.374
- TOTALE 731.800
In sostanza solo per le spese della cosiddetta “Casta”, la giunta Hullweck incideva sulle casse comunali per settecentotrentamila euro (un miliardo e mezzo delle vecchie lire) più di quanto incida la Giunta Variati.
Abbiamo lasciato fuori da queste considerazioni la partita delle nomine in AIM: il giudizio sul proliferare dei consigli e dei compensi ormai è affidato ad altri (Corte dei Conti, Magistratura Ordinaria, ecc.) Ma certo non è edificante per una classe politica che oggi solleva la questione dei costi di una consultazione popolare o si abbarbica sull’incidenza di una persona in più o in meno nella segreteria del Sindaco….
Pubblicato sul Giornale di Vicenza del 27/12
1 commento:
Ottima relazione!
Credo che non bisogni dare troppo peso/importanza alle milleeuna polemiche che la minoranza quotidianamente mette in atto. Lavorare per il bene comune è la priorità, dopo devono venire le puntuali risposte ai giochi della minoranza.
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