giovedì 2 ottobre 2008

UN CLAMOROSO AUTOGOL POLITICO





PIERO E ROBERTO: SANTI SUBITO!!!!!!!!

Ritengo che Cattaneo e Zanettin abbiano operato uno dei più clamorosi autogol della storia politica italiana. Li cito perché sono entrambi amici: con Piero Zanettin abbiamo vissuto intense epopee nella Sala Bernarda, con Roberto Cattaneo abbiamo condiviso le esperienze scolastiche delle figlie. E mi ricordo di quando fra una barzelletta e l’altra confezionava pizze al Portego di Ospedaletto: se qualcuno vuole gustarne la raffinata oratoria può ascoltare questa sua intervista su Youtube.. http://www.youtube.com/watch?v=8lS7mvfjsy4
Ma al di là di queste amenità quello che conta è il clamoroso errore politico che hanno fatto presentando ricorso al Consiglio di Stato.
Devo ammettere che le ultime disavventure ( in cui anch’io ho infilato con malagrazia ma involontariamente, il mio zampino, anzi il mio zampone) delle dimissioni degli assessori, ecc. avevano un po’ affievolito l’immagine del sindaco Variati. Bastava girare per la città per capire che i vicentini non gli perdonavano la gaffe con Quero e che la vicenda Giglioli aveva creato frizioni interne alla maggioranza che avevano sicuramente indebolito Variati. Ieri sera le diecimila persone di Piazza dei Signori hanno spazzato via tutte queste polemiche e Achille è ritornato ad essere il sindaco dei vicentini. E’ puerile oggi dire che Variati è diventato il sindaco dei NO DAL MOLIN. Cinzia Bottene, candidata a Sindaco per i No DAL MOLIN ha ottenuto 3414 voti; in piazza ieri sera ce n’erano almeno tre volte tanti. E mettiamo nel conto il fatto che la manifestazione è stata convocata nel pomeriggio via sms e via mail, senza alcun supporto giornalistico e senza manifesti.
Oggi tutta l’area del centro sinistra è con il sindaco, compattamente.
E di questo deve ringraziare i ricorrenti al Consiglio di Stato.
Sono personalmente convinto che, in caso di voto, il quorum sarebbe stato raggiunto, ma anche in questo caso Variati non avrebbe avuto lo stesso riscontro in termini di consensi che ha oggi. Anzi i problemi di gestione del SI sarebbero stati complessi anche sul versante amministrativo e dei rapporti fra la città ed il governo nazionale.
I cittadini non amano le imposizioni dall’alto; nella nostra tradizione secolare i Comuni sono pietre miliari nel terreno dell’autonomia e della equidistanza dal potere centrale. Su questo si è poggiato per anni la forza della lega ( "paroni a casa nostra"). Oggi tutto questo incredibile bagaglio politico viene lasciato al Sindaco dei cittadini.
Il clima di conflittualità che purtroppo si determinerà in città, potrà essere attribuito al Sindaco? Non credo, i Vicentini che sono intelligenti comprenderanno l’incredibile provocazione di un organo statale ( e molto lontano in tutti i sensi) che si sovrappone alla volontà popolare.
Se continuano con questi incredibili svarioni gli esponenti del centro destra vicentino si regalano anni e anni di opposizione in una città che tendenzialmente sarebbe dalla loro parte: AVANTI COSI’ e GRAZIE!!!!!!!!!!!!

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