Il Ministro Rosy Bindi ha trascorso qualche ora a Vicenza in compagnia del Candidato Sindaco Achille Variati, del sottoscritto, coordinatore provinciale delle liste Bindi in occasione delle primarie del 14/10/2007 e di aderenti e candidati del Partito Democratico e della Lista Variati. Rosy Bindi ha percorso le vie del centro cittadino incontrando molti cittadini che non hanno lesinato i saluti e i complimenti. A Vicenza.com è avvenuto l'incontro con la stampa. Ecco quanto riportato al riguardo dal Giornale di Vicenza
La BINDI in città vuole capire il microcredito
di Chiara Roverotto
Da buona toscana, il ministro ROSY BINDI le battute le ha nel dna e ieri non ne ha risparmiate né a Berlusconi in visita a Vicenza nel tardo pomeriggio («chissà che cosa dirà dopo che per due anni ha trattato l’ampliamento della base con gli americani nella massima segretezza, senza dire nulla ai cittadini di questa città e al parlamento») e nemmeno al candidato sindaco del Pdl, Lia Sartori («la sanità non si gestisce con lottizzazioni politiche in cambio di consensi elettorali. La sanità non è merce da svendere, ma un bene da governare con regole e garanzie per tutti i cittadini. E conoscendo la situazione della sanità veneta mi sentirei più sicura se il sindaco fosse Achille Variati»).Niente da dire, una visita scoppiettante quella di ROSY BINDI che, presentata al caffè Vicenza.com di piazza delle Erbe dal coordinatore cittadino del Partito democratico Antonio Dalla Pozza, dal candidato sindaco Achille Variati e da Rosanna Filippin, segretaria provinciale e candidata per il Senato, ha puntato il suo intervento su famiglia e welfare più in generale. «Quando si parla della prima - afferma - si devono includere anche concetti come fisco, servizi, casa, sanità, scuole. Sono tutti aspetti sociali dai quali non si può prescindere perché ricadono uno sull’altro». Ed ecco il passaggio politico: «Dobbiamo combattere il precariato. Il fisco deve essere amico della famiglia, per questo proponiamo una dote fiscale, una sorta di bonus di 2.500 euro per ogni figlio a carico. Senza uno sviluppo della famiglia è il nostro paese a non avere un futuro certo, anche economicamente, perché la forza economica appartiene ai Paesi demograficamente più dinamici». Variati si è presentato con l’ultima delle sue cartoline elettorali, un passeggino quadruplo in Campo Marzo spinto da una mamma. «Per la vita e la famiglia - ha puntualizzato - dobbiamo agire su tre fronti: casa, nidi e servizi per gli anziani. Serve un piano per costruire almeno 500 nuovi alloggi in 5 anni. E poi è necessaria più assistenza per gli anziani soli: un fronte su cui le famiglie sono spesso abbandonate». ROSY BINDI ha poi visitato uno degli sportelli di microcredito della Caritas. «Le nostre porte sono sempre aperte per chi vuole conoscere e capire i nostri servizi - si legge in un comunicato di contrà Torretti - mostriamo un percorso possibile in modo che la società se ne faccia carico. Non accettiamo strumentalizzazioni, ma lavoriamo anche per dare visibilità ad un bisogno che in città esiste».
Da buona toscana, il ministro ROSY BINDI le battute le ha nel dna e ieri non ne ha risparmiate né a Berlusconi in visita a Vicenza nel tardo pomeriggio («chissà che cosa dirà dopo che per due anni ha trattato l’ampliamento della base con gli americani nella massima segretezza, senza dire nulla ai cittadini di questa città e al parlamento») e nemmeno al candidato sindaco del Pdl, Lia Sartori («la sanità non si gestisce con lottizzazioni politiche in cambio di consensi elettorali. La sanità non è merce da svendere, ma un bene da governare con regole e garanzie per tutti i cittadini. E conoscendo la situazione della sanità veneta mi sentirei più sicura se il sindaco fosse Achille Variati»).Niente da dire, una visita scoppiettante quella di ROSY BINDI che, presentata al caffè Vicenza.com di piazza delle Erbe dal coordinatore cittadino del Partito democratico Antonio Dalla Pozza, dal candidato sindaco Achille Variati e da Rosanna Filippin, segretaria provinciale e candidata per il Senato, ha puntato il suo intervento su famiglia e welfare più in generale. «Quando si parla della prima - afferma - si devono includere anche concetti come fisco, servizi, casa, sanità, scuole. Sono tutti aspetti sociali dai quali non si può prescindere perché ricadono uno sull’altro». Ed ecco il passaggio politico: «Dobbiamo combattere il precariato. Il fisco deve essere amico della famiglia, per questo proponiamo una dote fiscale, una sorta di bonus di 2.500 euro per ogni figlio a carico. Senza uno sviluppo della famiglia è il nostro paese a non avere un futuro certo, anche economicamente, perché la forza economica appartiene ai Paesi demograficamente più dinamici». Variati si è presentato con l’ultima delle sue cartoline elettorali, un passeggino quadruplo in Campo Marzo spinto da una mamma. «Per la vita e la famiglia - ha puntualizzato - dobbiamo agire su tre fronti: casa, nidi e servizi per gli anziani. Serve un piano per costruire almeno 500 nuovi alloggi in 5 anni. E poi è necessaria più assistenza per gli anziani soli: un fronte su cui le famiglie sono spesso abbandonate». ROSY BINDI ha poi visitato uno degli sportelli di microcredito della Caritas. «Le nostre porte sono sempre aperte per chi vuole conoscere e capire i nostri servizi - si legge in un comunicato di contrà Torretti - mostriamo un percorso possibile in modo che la società se ne faccia carico. Non accettiamo strumentalizzazioni, ma lavoriamo anche per dare visibilità ad un bisogno che in città esiste».
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