mercoledì 9 aprile 2008

Con MONI OVADIA e VITALIANO TREVISAN un respiro nuovo per la cultura a Vicenza

Prendiamo uno spritz con Vitaliano Trevisan ( di spalle), Moni Ovadia e Marina Cenzon

Moni Ovadia e Vitaliano Trevisan, due caratteri diversi: il primo funambolico, ricco di verve, perfino aggressivo quando gli si propone un tema come quello del fascismo e del revisionismo storico; il secondo più schivo, ma spesso caustico e ironico ( "certo una stagione teatrale che si apre con Panariello e la Carlucci e prosegue con i Fichi d'India...).

Insieme parlano della cultura e aprono spiragli interessanti di confronto e di dibattito: c'è preoccupazione per la direzione che sta prendendo la cultura in Italia, così come siamo all'anno zero della cultura a Vicenza. I due artisti trovano presto l'intesa: così Moni tuona sulla destra italiana che tende a relegare la cultura a ruoli di puro gregariato ( in Italia si investe un quarto della Germania, della Francia, la metà degli altri paesi europei) e Vitaliano denuncia la chiusura a tutte le forme di cultura alternativa che si sviluppano a Vicenza. Moni esalta la bravura del Sindaco di Roma che ha fatto miracoli nel settore musicale, cinematografico, dell'intrattenimento in genere. Vitaliano ricorda che a Vicenza da sette anni non c'è nemmeno un Assessore alla Cultura.

Centro trenta persone partecipano appludendo frequentemente, interagendo, ponendo domande. Evidentemente la materia interessa la città, anche se non mancano gli accenti pessimistici. Ma quando l'umore sta scivolando verso il basso, ci pensa Moni Ovadia con la sua voce tonante a rilanciare ed il suo è un inno alla vittoria!!

Federico

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