sabato 20 dicembre 2014

Cittadinanza onoraria a Schiff

Questa è una città miracolosa. Grazie a tutti». Da ungherese a vicentino. Il celebre pianista e direttore d´orchestra András Schiff ha ricevuto ieri la cittadinanza onoraria di Vicenza per i suoi alti meriti artistici e per portare da anni il nome di Vicenza, del teatro Olimpico e di Andrea Palladio nel mondo. Il riconoscimento è stato attribuito dal sindaco Achille Variati in sala degli Stucchi di palazzo Trissino, alla presenza del presidente del consiglio comunale Federico Formisano e di assessori, consiglieri comunali e rappresentanti del mondo culturale cittadino. «Caro maestro - ha detto il sindaco - lei ha legato il suo nome e la sua arte alla città di Vicenza, e sono onorato di conferirle, su deliberazione unanime del Consiglio Comunale, la cittadinanza onoraria “per meriti artistici acquisiti in 40 anni di attività concertistica nel mondo e per tre lustri di esclusivo, generoso impegno musicale nel festival Omaggio a Palladio al teatro Olimpico, con la Società del Quartetto. Un´onorificenza che rappresenta il ringraziamento della città, a lei caro maestro e da oggi caro concittadino, per il suo ruolo di “ambasciatore” di Vicenza in Europa e nel mondo». «Vicenza - ha commentato András Schiff - è una città che amo ed è miracolosa. Sono arrivato l´altra sera: era illuminata come in un sogno. Sono felice di essere qui e posso dire che il festival “Omaggio a Palladio” è al centro della mia vita. Grazie concittadini vicentini per l´opportunità di organizzare ogni anno questo festival. Vicenza deve essere un centro internazionale, questo progetto attira tanti stranieri, risultando importante anche per il turismo», «Schiff è uno dei grandi protagonisti internazionali della cultura che Vicenza ha saputo attrarre nel tempo - è la riflessione del vicesindaco Jacopo Bulgarini d´Elci -. Dare questa importante onorificenza sottolinea il valore e il significato di due importanti aspetti per la nostra città.La valorizzazione e l´immagine internazionale e nazionale di Vicenza attraverso la cultura. In secondo luogo il connubio tra pubblico e privato che nel lavoro fatto dalla Società del Quartetto, con Schiff, trova un esempio lungimirante».

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